A margine di questo grande evento di cui dobbiamo giustamente andare fieri segnalo una piccola sbavatura. Il giornalista Aldo Cazzullo si è scandalizzato per "la mancanza di flessibilità" dell'organizzazione inglese. Nei suoi sms che manda da Londra ci ha raccontato che i perfidi albionici avevano osato negare l'ingresso al palazzetto dove si disputava la finale del fioretto femminile, a Enrica Vezzali, "la madre di Valentina, quattro ori olimpici, la nostra portabandiera" chiosava l'inviato del Corriere. Perché è avvenuto ciò? Perché la signora era priva di biglietto, ma chissà perché pensava di poterne fare a meno per diritto di famiglia. Il bello è che lo pensava e lo pensa anche Cazzullo il quale ci ha informato che non potendo tollerare l'affronto ha insistito personalmente con i controllori inglesi. Alla fine davanti alla sua sceneggiata mediterranea con tanto di Gazzetta dello Sport (che in prima pagina immortalava la nostra portacolori accanto alla Regina Elisabetta) agitata sotto il naso dei burocrati britannici, l'hanno fatta entrare. Senza biglietto.
Che dire, esprimo tutta la mia solidarietà ai controllori inglesi, in quanto alla gentile signora Enrica, la prossima volta, si procuri un biglietto come tutti i comuni mortali. Anzi si faccia dare il passi da Cazzullo.
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