Il mio intervento di lunedì scorso sul punto a cui è arrivata la vicenda Rho-Monza e su quelle che, a mio parere, dovrebbero essere le opzioni che il CCIRM ha davanti, è stato apprezzato dal leader del comitato, Ferruccio Porati che ne ha fatto oggetto del suo messaggio di stamattina, ripreso anche da altri blog.
Nel comunicato Porati rileva che l'assurdo e abnorme affollarsi di opere autostradali attorno a Milano sta sollevando dubbi anche sulla grande stampa nazionale. Evidentemente anche i “poteri forti” si sono resi conto che non è possibile, perché insostenibile economicamente e politicamente, asfaltare tutto questo territorio. “Se anche il Corriere (che non è certo la voce degli ambientalisti...) dà spazio a tutti questi dubbi e ripensamenti in modo così incalzante, allora potrebbe essere proprio vero che i soldi non ci sono e le banche si stanno tirando indietro. Quale altra spiegazione?” osserva Ferruccio Porati.
Nello stesso messaggio egli segnala oltre al mio anche l'intervento del blog novatese Route64 che analizza criticamente la situazione nella quale ci troviamo. “Trattasi, in alcuni passaggi, in entrambi i blog, di considerazioni che forniscono anche un desiderio, e cioè quello di mantenere la lotta unita e di 'aiutare' i 5 comuni che hanno sposato il progetto alternativo a porre dei 'paletti' verso la Provincia e le istituzioni, così, se davvero i lavori della tratta Serravalle dovessero venir rimandati, alla loro eventuale 'riesumazione' non si debba di nuovo ripartire dalle '14 corsie a cielo aperto' padernesi e dall’altra spinosa questione del ponte ferroviario FNM al confine Bollate / Novate. L’idea, quindi, di una nuova riunione dei 5 comuni e delle organizzazioni dei cittadini al fine di redarre un documento comune su che cosa vogliamo e che cosa faremo, nel bene e nel male, nelle conferenze dei servizi, è tutt’altro che campata per aria e potrebbe dare una nuova spinta a tutti a porre nell’angolo questa Provincia e quella che verrà fuori dalle elezioni del 2014".
La partita da giocare, anche per Porati, è ancora in gran parte politica e dunque la politica, cioè i partiti e le istituzioni locali che hanno fin qui appoggiato la lotta per l'interramento, devono scendere in campo seguendo il percorso indicato dal leader del CCIRM. Il primo passo è riunione dei 5 comuni e dei comitati per scrivere insieme un documento comune sulle azioni da fare nel prossimo futuro.
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