"Ieri mattina, pochi minuti dopo le 5, gli operai della Co.Ge.Ti. di Turbigo (impresa collegata alla Progesam) sono scesi in fondo alla cava per continuare l' opera di piantumazione di betulle iniziata il giorno prima e interrotta dagli ambientalisti. Gli operai hanno fatto appena in tempo a smuovere un po' di terra con il badile, quando la sirena sopra la torre dell' acquedotto ha cominciato a suonare, radunando in pochi attimi quasi mille persone, che hanno raggiunto e bloccato gli operai".
Il testo è tratto da un articolo di cronaca del Corriere della Sera che descrive bene come si è svolta la lotta dei cittadini di Buscate, comune del magentino a ovest di Milano, contro la discarica. Quella lotta ambientalista è diventato uno spettacolo teatrale che si terrà venerdì sera alle ore 21 al Metropolis. Titolo dell'opera è: "Il rifiuto dei rifiuti" e racconta la resistenza di Buscate che dal 1991 al 1993 ha visto i 4.000 abitanti della cittadina circondata da cave, discariche, inceneritori e fogne a cielo aperto opporsi alla Regione che, in piena emergenza rifiuti, aveva scelto la Cava S. Antonio per buttarci 400.000 tonnellate di rifiuti di Milano e provincia.
Contro questa sciagurata decisione erano nati i comitati che hanno dato inizio a un presidio di 880 giorni e 880 notti davanti alla cava per non far entrare le ruspe. Un'iniziativa civile e non-violenta che ha coinvolto migliaia di donne, anziani, lavoratori, bambini e studenti di Buscate e di tutto il Castanese. Una delle più belle battaglie ambientaliste di rilevanza nazionale.
Una spinta dal basso non per costruire la discarica altrove, ma per fare rete con gli altri comitati e trainare la Lombardia e l'Italia intera verso politiche nuove come la raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti, il riuso, il riciclo e il compostaggio.
Lo spettacolo ideato e recitato da Nora Picetti, è un lavoro realizzato in collaborazione con Associazione 5 Agosto 91 e, ancora una volta, con il supporto del progetto MITIci che ha debuttato il 5-6 dicembre 2011 alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi.
Con documenti, testimonianze, reperti e video originali, lo spettacolo ripercorre le tappe che hanno portato alla vittoria, intrecciando in una narrazione corale indignata ed ironica le vicende dei presidianti di Buscate (la Marisa, la Piera, il Mario, l'Oreste...) con il filone ambientale dell’inchiesta Mani Pulite e con i protagonisti delle vicende politiche e giudiziarie di quegli anni.
Una strenua battaglia ambientalista di rilevanza nazionale da cui è nata la legge regionale del 18 aprile 1992 sulla raccolta differenziata.
Quello che fa riflettere è che a 20 anni di distanza dalla grande rivolta dei buscatesi contro la Regione Lombardia, guidata già allora da Formigoni, la città (che dal dopoguerra a Mani Pulite era sempre stata guidata dalla DC) oggi è parte integrante del feudo elettorale di Mario Mantovani, potente Ras lombardo del PdL e dominus del sindaco Alparone. La comunità allora unita ha impedito la costruzione della discarica, ma nel tempo la carica civile dei buscatesi si esaurita e chi lottava contro la Regione nel 1991 oggi ha votato ancora per Formigoni e i suoi amici e sostenitori, cioè per quelli che la discarica la volevano costruire.
Ps. Qui è possibile leggere la storia del presidio di Buscate
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