Martedì scorso mia figlia è stata portata dalla scuola al cinema Metropolis a vedere il film "Tutti per uno", all'interno della rassegna Cine-Teatrale curata della Rete Intercultura delle scuole padernesi.
Mi ha detto che le era molto piaciuto e la storia così come me l'ha raccontata è questa: una donna anziana, Milana, in un futuro proiettato nel 2067 ricorda la sua infanzia quando mezzo secolo prima viveva a Parigi dove era arrivata all'età di 3 anni, immigrata clandestinamente dalla Cecenia, senza documenti.
Era un'epoca d'oro per una ragazzina come lei: passava i pomeriggi coi compagni della scuola elementare, bambini di tutti i colori e di origini diverse, a creare un piccolo commercio di dvd pirata e a rubare liquirizie dai negozi. Si divertiva molto. Ma un bel giorno le nuove politiche d'immigrazione francesi contro i"sans papier" causano l'espulsione di molti clandestini e lei rischia di dover abbandonare presto i suoi amichetti e tornare con la famiglia in Cecenia. Quando gli altri bambini si rendono conto della sua situazione, si organizzano per aiutare la loro amica.
In modo particolare Blaise, il capo "francese" della piccola banda, si impegna, dapprima facendo in modo che la sua famiglia accolga in casa Milana, e poi convincendo gli altri a fare un gesto clamoroso, scappare di casa lasciando questo messaggio agli adulti: "ci chiamiamo tutti Milana". In quattro si nascondono in un magazzino abbandonato, già usato in precedenza per piratare i dvd di cui facevano commercio e la loro scomparsa provoca una grande eco sui giornali e le televisioni. Addirittura in altri Paesi del mondo ci sono ragazzini che fanno lo stesso e scappano di casa per solidarietà.
In modo particolare Blaise, il capo "francese" della piccola banda, si impegna, dapprima facendo in modo che la sua famiglia accolga in casa Milana, e poi convincendo gli altri a fare un gesto clamoroso, scappare di casa lasciando questo messaggio agli adulti: "ci chiamiamo tutti Milana". In quattro si nascondono in un magazzino abbandonato, già usato in precedenza per piratare i dvd di cui facevano commercio e la loro scomparsa provoca una grande eco sui giornali e le televisioni. Addirittura in altri Paesi del mondo ci sono ragazzini che fanno lo stesso e scappano di casa per solidarietà.
La polizia che li cerca, intercetta un loro "corriere" e alla fine individua il nascondiglio. A quel punto i bambini ormai braccati si arrendono ed escono dal loro rifugio con le mani alzate (il titolo francese del film è "Les Mains en l’air") in segno di ironica resa. Così l'avventura finisce, come la loro innocenza.
A mia figlia è rimasto molto impressa l'amicizia dei bambini, la loro vita di gruppo, separata e sconosciuta agli adulti, estranei e nemici, l'hanno colpita i loro valori spontanei che essi decidono uniti di difendere contro il mondo reale e le sue crudeltà insensate, valori che li mantengono nel ricordo legati nel tempo.
Il cinema francese ha un tocco speciale e unico per i bambini. Chi non ricorda "La guerra dei bottoni" o il bellissimo "Au revoir les enfants"?
Il cinema francese ha un tocco speciale e unico per i bambini. Chi non ricorda "La guerra dei bottoni" o il bellissimo "Au revoir les enfants"?
"Tutti per uno" (2010) di Romain Goupil, con i bambini Linda Doudaeva che interpreta Milana e Jules Ritmanic che interpreta Blaise, è uscito in Italia nel novembre 2011. E' ancora in programmazione al cinema Anteo di Milano.
Nessun commento:
Posta un commento