venerdì 17 febbraio 2012

Monti finanzia la "green economy" con il Fondo Kyoto

L'uscita di scena del governo Berlusconi ha rimesso in moto l'Italia nella direzione dello sviluppo basato sulla green economy, un modello che la destra reazionaria rappresentata dal governo di PDL e Lega aveva sempre ideologicamente (e stupidamente) avversato, perseguendo invece un impossibile ritorno all'energia nucleare.
Saranno disponibili dal 15 marzo 200 milioni di euro per la riqualificazione energetica grazie al la Circolare applicativa del Decreto Interministeriale del 25 novembre 2008, che definirà le modalità operative del “Fondo Kyoto” da 600 milioni destinato ad incentivare l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. 
Le attività finanziate comprendono l’installazione di impianti di microcogenerazione, di impianti di piccola taglia per l'utilizzazione delle fonti rinnovabili per la produzione di elettricità e calore, la sostituzione di motori elettrici industriali di potenza superiore a 45kW con motori ad alta efficienza, l’incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia nei settori civile e terziario, l'eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali. In pratica il pannello fotovoltaico sul condominio, l’impianto di trigenerazione per il capannone della fabbrica, l’impianto a celle combustibile della villetta e il minieolico installato sul tetto, si possono costruire da marzo con il finanziamento dello Stato.

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Io da tempo mi chiedo quanto guadagnerebbe anche nel futuro il comune di Paderno Dugnano se mettesse i pannelli solari sui tetti dei suoi edifici....sbaglio?hundaye