A proposito di emergenza lavoro nel Nord Milano e "nell'isola felice" del nostro territorio, come l'ha definito la ricerca sulle dinamiche occupazionali presentata sabato scorso alla Biblioteca Tilane, vi segnalo questo comunicato stampa diffuso dal Comune di Cormano.
Denuncia la grave situazione che si è determinata alla Form, azienda da tempo in agitazione per via delle scelte dalla proprietà. Una storia aziendale che si inserisce perfettamente nella tendenza ormai consolidata che vede le imprese industriali della nostra area non investire in innovazione per competere e crescere, ma licenziare e introdurre un più alto tasso di precarietà (che loro chiamano flessibilità) per sopravvivere. Da un lato licenziano dall'altro chiedono ai "superstiti" di lavorare un giorno in più la settimana. La soluzione per uscire dalla crisi che l'azienda ha scelto è: lavoratori più precari, più dequalificati e più sfruttati (la bella foto elaborata è ripresa da Il Giorno)
EMERGENZA LAVORO, FORM (EX SIMI) A RISCHIO 50 POSTI DI LAVORO
L’Amministrazione di Cormano al fianco dei lavoratori
Cormano, 1 febbraio 2010 – Altri posti di lavoro a rischio nel nord Milano. Bloccando il traffico in via del Lavoro a Cormano stamattina i lavoratori della Form (ex Simi) hanno manifestato contro la cassa integrazione per 50 persone annunciata dalla proprietà. La Form S.p.A., azienda siderurgica e metallurgica che si occupa della distribuzione di profili speciali e trafilati in ferro e acciaio, ha infatti spedito giovedì 28 gennaio a 50 dei 343 lavoratori la lettera che li colloca in cassa integrazione per 3 mesi.
Eppure mentre si accinge a lasciare a casa per 13 settimane 50 persone, il gruppo dirigente della Form chiede al resto dei dipendenti di produrre al sabato. Immediata la reazione dei lavoratori che nell’assemblea che si è svolta venerdì hanno deciso 20 ore di sciopero da effettuarsi “alla bisogna”: le prime tre ore questa mattina. La direzione della Form, ha poi convocato i rappresentanti dei lavoratori e il sindacato informandoli che chi è stato posto (unilateralmente) in cassa integrazione, sarà poi licenziato.
Il Sindaco di Cormano, Roberto Cornelli, si è detto fortemente preoccupato per l’intenzione del gruppo Form di cessare l’attività sul territorio. Per i lavoratori della Form non vi sono possibilità di ricollocazione all’interno del gruppo che non ha fornito alle rappresentanze sindacali alcuna spiegazione sulla strategia e il futuro di uno stabilimento altamente produttivo.
L’Amministrazione Comunale si è dichiarata solidale e al fianco dei lavoratori nella loro lotta per il mantenimento dell’occupazione e nella difesa dello stabilimento di Cormano, una delle realtà più consolidate ed efficienti tra le attività produttive. Per cercare una possibile soluzione il Sindaco Cornelli ha dichiarato l’intenzione di prendere contatto con la proprietà sia per riuscire a comprendere la reale situazione aziendale e sia per tentare di facilitare una negoziazione tra le parti. “Occorre – afferma Cornelli – aprire quanto prima un tavolo istituzionale che coinvolga proprietà, rappresentanze sindacali, lavoratori e istituzioni. L’amministrazione è vicina ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro in una situazione economica come quella che stiamo vivendo sempre più critica. Chiediamo maggiori garanzie per i lavoratori e inoltre ribadiamo che sia fondamentale aprire una fase di trattative e discussione su questo caso emblematico della crisi occupazionale di questi anni. Il territorio su cui sorge la Form – continua il Sindaco - è e continuerà ad essere zona industriale e non c’è alcuna intenzione da parte di questa Amministrazione di cambiarne la destinazione d’uso. Cormano ha bisogno di realtà produttive sul proprio territorio e faremo quanto possibile perché non siano smantellate.”
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