Il cittadino padernese Gianfranco Pessina, ha inviato ai blog della città un reportage fotografico su situazioni di degrado relative alle piste ciclabili lungo il Villoresi tra Palazzolo, Varedo e Senago. Le immagini parlano da soli e denunciano lo stato miserevole nel quale vengono lasciate queste aree, dai cittadini che le usano senza preoccuparsi di mantenerle pulite e dalle amministrazioni interessate che dovrebbero comunque curare la manutenzione e tenerle in ordine.
Alla base di questo degrado oltre alla mancanza assoluta di civismo dei frequentatori delle aree verdi c'è dunque anche un disinteresse da parte dei Comuni che è inaccettabile. Il loro dovere infatti sarebbe da un lato prevenire e reprimere gli abusi, dall'altro favorire con strutture apposite la raccolta dei rifiuti sul posto e valorizzare sempre di più i parchi e il verde pubblico di cui il nostro territorio è fortunatamente dotato più di altri. Ad esempio i piccoli cestini per rifiuti lasciati a lungo strapieni non sono assolutamente adeguati alla bisogna e non si può pretendere che gli utenti della pista ciclabile se li portino a casa (come però avviene in molti rifugi di montagna). Le staccionate divelte e rotte vanno sostituite se costituiscono un oggettivo pericolo.
Tutto ciò costa, è evidente, ma un parco, una pista ciclabile, sono valori concreti, non ideologici e vanno difesi perché costituiscono il nostro patrimonio. Il fatto che Paderno Dugnano vanti una percentuale di verde doppia o comunque più elevata di molti comuni vicini è un motore di attrazione per la nostra città che dobbiamo cominciare a mettere in moto. Un parco attrezzato e valorizzato vale socialmente ed economicamente quanto un nuovo centro commerciale Ikea.
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