martedì 3 gennaio 2012

Comitati: perché il Giorno ignora "Cara Terra Mia"?

Il quotidiano il Giorno ha dedicato la scorsa settimana un ampio servizio a Paderno Dugnano "città dei comitati". 
Corretto il titolo perché in effetti di comitati di lotta ne sono nati molti da quando la destra ha preso il potere nel 2009, ma poco informato e parziale il contenuto. Nel testo, infatti, dopo aver elencato alcuni dei comitati sorti per contrastare le scelte e le decisioni dei governi locali, Comune, Provincia, Regione, e nazionali, i redattori dedicano gran parte dello spazio per presentare gli ultimi organismi nati in città, con delle strane dimenticanze.
L'articolo definisce come "nuovi comitati", l'associazione degli "Amici del Pilastrello", lodevole iniziativa di volontariato culturale, ma niente affatto nuova perché nata nel novembre 2010. Parla anche di uno sconosciuto  "osservatorio" sugli sprechi alimentari dei padernesi, mentre ignora altre realtà oggettivamente meritevoli di una segnalazione. Quali ad esempio il comitato "Cara Terra Mia", fondato tre mesi fa da alcuni tra i più attivi condomini proprietari di immobili realizzati su aree pubbliche (Legge167) che si oppongono alle proposte di riscatto dei diritti di superficie avanzate dalla giunta Alparone considerate inique perché troppo onerose.
Questo comitato, costituito regolarmente e dotato di uno statuto, è molto impegnato sul fronte dell'informazione ai cittadini ed è strano che il Giorno non se ne sia accorto dal momento che da tre mesi i suoi promotori editano un blog "visualizzato" da oltre 1.400 utenti al mese e da ieri anche una newsletter satirica dall'evocativa testata: "La Pentolina". Il titolo principale dice "Denunciati decine e decine di Comuni. Sono fuori legge. Hanno applicato sconti eccessivi ai propri cittadini". Perché per il Giorno i "condomini contro" di Paderno Dugnano non fanno notizia?
Insomma a mio avviso il quotidiano milanese se vuole davvero "offrire nuovi spazi ai suoi lettori e farsi portavoce delle loro istanze" come ha scritto il suo neodirettore Cennamo nell'editoriale di insediamento, deve cercare di fare un'informazione più "precisa, chiara ed affidabile", preoccuparsi meno di lisciare il pelo alle giunte dei "carini" di destra e pensare di più alle esigenze dei cittadini (che poi sono i lettori da conquistare) che a quelle degli amministratori al potere.

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