L' Amministrazione, di PdL e Lega Nord di Paderno Dugnano, ha sestuplicato la tassa sul'occupazione del suolo pubblico presso le aree di mercato. Il risultato che gli "spuntisti" cioè i precari della categoria del commercio, hanno rinunciato al giorno di lavoro, dato l'altissimo costo della tassa. Il vistoso ritocco della tariffa equipara via Oslavia a Paderno Dugnano con via Montenapoleone a Milano. E' da notare che fra gli spuntisti vi sono cittadini di varie nazionalità. Il dubbio che con il ritocco della tassa si sia fatta "pulizia etnica" è molto forte. Meno male che ci promisero, anche localmente, meno tasse.
Così ha scritto ieri a padernoforum Domenico Di Modugno. Martedì scorso al mercato di via Oslavia infatti sono avvenute molte molte discussioni che hanno provocato la rinuncia da parte di molti operatori di montare le bancarelle a causa delle tariffe di occupazione di suolo pubblico passate da 12 euro a oltre 60 euro.
Con questo aumento si conferma che la giunta di centrodestra ha ormai perso la testa e trascinata dalla sua assurda indeologia antisociale va avanti sulla strada dell'imposizione di tariffe improponibili. Alparone, pur di non ammettere che non è autosufficiente e da solo non può governare la città, sta rompendo il rapporto di fiducia con interi settori di cittadini: dai lavoratori dei mercati, ai genitori che hanno bambini utenti delle mense scolastiche, ai cittadini proprietari di case in edilizia convenzionata.
Personalmente sono da sempre convinto della sua inadeguatezza e incapacità di amministratore pertanto non posso che dire "avanti così": i padernesi eleggendolo hanno sbagliato e se ne devono convincere per ammettere il loro errore e porvi rimedio rivolgendosi ad altri amministratori e ad un altro modo di fare politica.
Nessun commento:
Posta un commento