Per richiamare i passeri d’inverno ho un sistema infallibile: dopo colazione nel cestino restano un sacco di briciole, non solo di pane, ma anche di crackers e biscotti e mi basta versarle sul pavimento del balcone e attendere. Dopo un po’ arrivano, prima uno in esplorazione, poi altri due o tre.
Stamattina miei piccoli amici pennuti mi hanno raccontata una storiellina proveniente dal palazzo comunale che la dice lunga sulla sincerità e crediblità dei nostri amministratori quando piangono misera e con questa scusa negano quattro soldi ai bisognosi.
Nei giorni scorsi degli impiegati comunali stavano procedendo alla spedizione di 1.800 lettere-invito a partecipare alla manifestazione che l’amministrazione ha organizzato sul tema del lavoro, i cui contenuti sono il frutto di una ricerca dell’AFOL sulle dinamiche occupazionali padernesi e i risultati di un questionario realizzato dalla cooperativa sociale Duepuntiacapo.
L’evento si terrà nella seconda metà di gennaio 2012, con la forma del Consiglio Comunale Aperto, non nell’aula consiliare come sarebbe stato logico, ma nell’auditorium Tilane che è una sede meno capiente oltre che incongrua.
Le 1.800 lettere già stampate erano pronte per la spedizione, mi hanno raccontato i passeri, quando l’operazione è stata bloccata dal portavoce del sindaco il quale, dopo avere controllato il testo, ha dato ordine di buttarle nel cestino della carta straccia e di ristamparle. Motivo? Nel testo non era sottolineato a sufficienza il ruolo di primo piano giocato dal sindaco in questa iniziativa.
Pertanto ha fatto rifare le lettere inserendo nell’invito la frasetta miracolosa: “come richiesto dal sindaco, Marco Alparone”. Una frase che, mi hanno fatto notare gli amici uccellini, era indispensabile perché cambiava tutto il significato del messaggio conferendogli un più alto senso politico.
Ristampare e reimbustare 1.800 lettere costa soldi, forse non tantissimi, ma valeva proprio la pena di mandarle al macero in tempi di ristrettezze, quando si dice di “no” ai lavoratori della Eureco ai quali si ha anche la faccia tosta di imporre il pagamento di una tassa (14,60 euro) per il banchetto natalizio di raccolta fondi che il loro comitato ha tenuto oggi pomeriggio in centro?
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