sabato 31 dicembre 2011

Natale triste al supermarket

Gli italiani hanno stretto la cinghia sotto le feste riducendo nettamente i consumi per cene e banchetti. L’andamento negativo è comune a tutte le aree geografiche anche se le contrazioni peggiori si registrano al Nord Ovest e al Sud Italia. Molise, Puglia, Abruzzo e Liguria sono le regioni dove gli operatori della distribuzione alimentare hanno registrato la maggiore contrazione dei volumi venduti rispetto a dicembre 2010.
Lo afferma un rapporto di Nielsen Italia che ha registrato questi dati: le prime due settimane di dicembre hanno segnato una flessione dei fatturati del -1,1% nella distribuzione moderna alimentare (iper+super+lis+discount) e una riduzione dei consumi pari a -3,7%, rispetto alla prima metà di dicembre del 2010 quando la rinuncia del Natale fuori casa aveva dato una spinta molto positiva alla grande distribuzione che cresceva del +2,8%. Tutti i canali ne hanno sofferto, il supermercato ad esempio, che nel Natale del 2010 aveva segnato una crescita dei consumi del +2,5%, ha avuto quest’anno una contrazione del -3,6%. In controtendenza ovviamente la spesa fatta nei discount dove si è registrata una crescita delle vendite del +3,9% (variazione a volume a prezzi costanti).

Curiosando nelle case degli italiani, cosa è mancato maggiormente nelle dispense o nei frigoriferi nelle prime due settimane di dicembre rispetto allo scorso anno? Panettone e Pandoro, cassette natalizie, torrone e spumanti hanno registrato cali superiori al 20%. In flessione anche i tipici regali natalizi alimentari (liquori, cioccolata e dolci natalizi); tra i prodotti stagionali il salmone affumicato ha mantenuto le stesse vendite dello scorso anno.
Le prime stime a disposizione sulle restanti settimane del mese di dicembre confermano questa realtà. Le vendite del mese di dicembre confermano un discount che corre ad un +5,7% (var % fatturato), con accelerazioni maggiori in Nord Ovest e Centro Italia (rispettivamente +6,5% e +6,8%) e gli altri canali in forte difficoltà rispetto allo scorso anno (-4,7% per iper+super+lis nelle prime 3 settimane di dicembre rispetto al 2010).

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