sabato 31 dicembre 2011

Milestones 2011

L'anno vecchio è finito ed è stato un anno molto agitato che ha provocato numerosi cambiamenti a livello mondiale e anche in casa nostra.
Tra gennaio e febbraio il Nord Africa è esploso; sommosse popolari per il pane e la democrazia hanno scosso nell'ordine Algeria, Tunisia, Egitto e Libia portando al cambio di regime in tre paesi su quattro e alla guerra civile in Libia.
In marzo un maremoto distruttivo si è abbattuto sulle coste giapponesi provocando incendi e devastazioni con fusione del nocciolo dei reattori della centrale nucleare di Fukushima.  Il terremoto e le onde anomale conseguenti causarono circa 11.000 morti accertati e oltre 17.000 dispersi; gli tsunami hanno interessato, senza causare altre vittime, anche tutto il resto del bacino del Pacifico. Sempre in marzo l'Onu autorizza i bombardamenti sull'esercito di Ghedaffi che si oppone con le armi alla rivolta popolare. Scoppiano incidenti e sommosse in Siria contro il regime di Asad.
In aprile, nel Sud degli Stati Uniti, negli stati dell'Alabama e del Missouri, una serie di tornado uccidono più di 300 persone e tolgono l'elettricità a migliaia di cittadini. Ci sono state vittime anche negli stati confinanti.
A maggio il terrorista Osama Bin Laden, l'arcinemico dell'Occidente, ideatore degli attentati dell'11 settembre 2001, è stato ucciso in Pakistan dai Navy SEAL statunitensi. La notizia della sua uccisione è stata data in diretta su Twitter da un vicino di casa che aveva visto dalla finestra lo svolgersi dell'azione. 

Viene arrestato dopo quasi 16 anni di latitanza il generale serbo Ratko Mladic, ex leader dei Serbi di Bosnia imputato per crimini di guerra e contro l'umanità.
Luglio; un attentato terroristico, di matrice neonazista, colpisce il centro di Oslo, capitale della Norvegia, con un ordigno esplosivo e l'isola di Utøya con una sparatoria: 76 morti in totale. Il responsabile del massacro è un norvegese di 32 anni, Anders Behring Breivik.
Ottobre: in Libia viene ucciso dopo essere stato catturato mentre era in fuga, Mu'ammar Gheddafi. La sua uccisione è stata una specie di linciaggio ripreso in diretta da decine di telefonini. A fine mese la Terra ha raggiunto i sette miliardi di persone.
In novembre in Italia il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rassegna le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che dopo alcuni giorni incarica il senatore a vita Mario Monti di formare un governo tecnico per portare il Paese fuori dalla crisi.  La Lega Araba ha sospeso la Siria dall'organizzazione. Sono oltre 5mila le vittime popolari provocate dal regime in nove mesi di sommosse.
In dicembre l'anno si chiude con una manifestazione a Mosca di110.000 cittadini che scendono in piazza contro il primo ministro Vladimir Putin e denunciare i brogli alle ultime elezioni. Termina la missione della NATO in Iraq, come annunciato dal segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen. I costi umani della guerra non sono chiari: l'unico numero noto con una certa precisione è quello delle perdite della coalizione occidentale (4.188 morti ed oltre 28.000 feriti fino al 1º dicembre 2007), mentre per le perdite irachene si parla di circa 650.000 morti stimati dalla rivista medica Lancet. 

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