domenica 20 novembre 2011

Il lato in fiore della città infinita

Un pomeriggio di straordinaria poesia è quello che i padernesi hanno goduto ieri partecipando al Primo Reading di Poesia di Paderno Dugnano organizzato dal Circolo Culturale Restare Umani e curato dalla scrittrice Jessica Malfatto che ha condotto con mano sicura e stile anglosassone la manifestazione.
Sala piena all’Auditorium Tilane e grande attenzione ed emozione hanno caratterizzato questa prima iniziatva del Circolo Culturale padernese che si ispira alla parola d’ordine di Vittorio Arrigoni, giovane attivista, pacifista, impegnato nella difesa dei diritti umani, ucciso da terroristi a Gaza, in Palestina, nella primavera scorsa.
L’incontro, dopo la presentazione del Circolo fatta dal suo presidente, Umberto Zilioli, è iniziato proprio con la lettura di una poesia (Bateau ivre) composta da Arrigoni nel 2005, che alla vigilia di un pericoloso viaggio in Palestina quasi profetando scriveva:
L'odissea oscura si svela
dinnanzi ai prossimi giorni,
ho un battello ebbro come taxi per il non ritorno,
nessun testamento se non il mio ricordo sepolto
nelle coscienze di coloro che ho amato.
A seguire, presentati dalla conduttrice, hanno letto i loro versi sei autori,  Dalila Festosi, Cristina Nardin, Francesco Jodice, Emanuele Cabboi, Luciana Figini, Paola Di Furia. Dopo questa prima sessione di letture, Jessica Malfatto ha intervistato il poeta Fabiano Braccini. Le sue opere sono inserite in diverse Antologie degli Scrittori del '900 e pubblicate in autorevoli riviste di letteratura e sulla stampa specializzata.
Braccini ha letto qualche suo verso e stimolato dalle domande di Jessica ha dato dei consigli ai giovani poeti o aspiranti tali che si possono così riassumere: scrivere tutti i giorni, dappertutto e di tutto, buttare poi il 90% di quello che si è scritto, distillare il resto.  Scrivere poesie, non racconti con molti a capo, far leggere i propri versi a tutti, ma non partecipare al gioco dei premi letterari a pagamento in cui i poeti si premiano tra loro a vicenda.

Sono stato felice, dopo queste parole, di ascoltare mia figlia Crstina leggere, contro questa poesia comprata e venduta, dei versi dal significativo titolo: “La cortigiana bianca”. Oltre a lei altri dieci cittadini giovani e non più giovani sono saliti sul palco a regalare a tutti dei momenti di imprevista intimità ed intensa emozione.  I più giovani hanno cantato l’amore fragile e acerbo, i meno giovani quello che non muore, nonostante delusioni e ferite. In sala ad ascoltarli e applaudirli fino alla fine una settantina di persone tra cui l’assessore alla Cultura, Rodolfo Tagliabue. Un simpatico rinfresco ha concluso la manifestazione che ha fatto emergere un lato in fiore dell’anima padernese confermando che anche nella megalopoli la poesia è il linguaggio che unifica quelli che amano e sentono prepotente il bisogno di “restare umani”.

2 commenti:

Luca Garavini ha detto...

​Il reading di poesia di Paderno Dugnano è uno squarcio sul lato migliore e più genuino della cultura in provincia, divertente e toccante allo stesso tempo. L'esperienza, cresciuta nella migliore tradizione anglosassone, ha avuto una funzione terapeutica per gli inaspettatamente molti appassionati di poesia della città, che hanno imparato (non senza qualche impaccio iniziale) a condividere le proprie emozioni creative con la cittadinanza.

Anonimo ha detto...

quanto pubblico, complimenti