Ricevo da Fabrizio Allegro questo comunicato in cui si denuncia il comportamento scorretto di Serravalle che dichiara a mezzo stampa cose non dimostrate al solo scopo di sostenere l’idea falsa che il progetto alternativo messo a punto dai Comitati e dalle strutture tecniche dei 5 Comuni, costerebbe ben 150milioni di euro in più del “loro” progetto. Il conteggio delle spese fatto dalla società autostradale che non è stato ancora messo nero su bianco, ma solo comunicato a voce (la scorrettezza è evidente), stride parecchio con quello dei progettisti estensori del lavoro condiviso le cui voci sono invece puntuali e fondate nella realtà delle realizzazioni che essi fanno quotidianamente. Le cifre "sparate" da Serravalle, invece, devono ancora essere spiegate a cittadini.
Comunicato
Il confronto sul progetto della Rho Monza, iniziato con i Comuni interessati presso il comune di Paderno Dugnano, e proseguito poi presso la sede di Serravalle per ricercare la soluzione e gli affinamenti utili a certificare la fattibilità della soluzione alternativa della Rho Monza, seppur proficuo per il lavoro di studio svolto nei mesi passati, subisce una netta involuzione.
Questo dato è certificato da una posizione a dir poco chiara di Serravalle. Mentre l’arch. Allegro, come l’ing. Calcinati e l’arch. Aina ed anche le strutture tecniche dei Comuni, ed altri, si sono prodigati a presentare i tracciati alternativi, le sezioni tipiche, i profili longitudinali, fino a discutere delle stime di costo, la società Serravalle per contro ipotizza una serie di opere non strettamente necessarie e sovradimensionandole per giustificare extracosti improponibili.
Questa fatto è da denunciare, come fatto dal collega ing. Calcinati, come mera mistificazione.
“Il computo è ovviamente il prodotto tra un prezzo e una quantità: basta con questa retorica sui
prezzi ANAS. E' evidente che, nel caso, saranno usati quelli. Basta mettersi d'accordo sulle
quantità e sulla metodologia di fondo che è stata prevista”, dice Calcinati. Se i politici prenderanno decisioni sulle considerazioni che una sola delle parti esporrà, ed essa è parte in causa, essi andranno nuovamente a commettere un errore, questa volta grave e definitivo.
Come asserisce il collega Ing. Calcinati in risposta alle indicazioni più che sommarie sulle analisi dei costi, in definitiva verificate con il prezziario ANAS, i risultati sono del tutto simili. “La questione è che il computo è una moltiplicazione tra un prezzo ed una quantità di opere e qui si rivendica che le quantità da noi definite sono corrette”.
Per contro Serravalle non ha esposto e consegnato alcun documento a supporto e giustificazione di “extracosti” nella progettazione dell’interramento e della trincea sino a Bollate. Un esempio sugli altri è che Serravalle, da quello che afferma, indica un costo esorbitante, ma non perché utilizza listini differenti ma perché intende proseguire con le paratie a profondità ben superiori a quelle necessarie e con sezioni del 20% maggiorate, con incidenze di ferro del +200% rispetto a quelle previste dalle normative anche antisismiche più recenti, e con opere neanche previste nel tratto in galleria a Baranzate, laddove la falda è ad una quota maggiore di quella Padernese di circa 7 metri.
Ribadiamo quanto espresso a seguito dell’incontro di Settembre, ovvero che Serravalle e la
Provincia devono dire chiaramente se e come vogliono risolvere le ovvie criticità del progetto
preliminare e non inventare numeri per sbilanciare i giudizi di chi deve prendere le decisioni
serenamente e su dati certi e certificati.
Arch. Allegro Fabrizio
Ingr. Ermanno Calcinati
Arch. Pacifico Aina
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