lunedì 21 novembre 2011

Provincia, ma quanto ci costi?

Quanto costano le Province italiane e quanto risparmieremmo se le eliminassimo? Oggi Guido Podestà, presidente di quella di Milano, ha presentato i dati elaborati dal Certet-Bocconi sul riassetto delle Province, ricerca dalla quale emerge che i numeri diffusi finora dalla stampa, mai validati da nessun supporto scientifico-metodologico, sono molto diversi dalla realtà.
Le cifre diffuse dai media indicavano, infatti, che dalla soppressione delle Province deriverebbe un risparmio per lo Stato pari a 22 miliardi di euro. Oggi, correttamente, il professor Lanfranco Senn, curatore della ricerca, ha evidenziato come il costo di questi Enti ammonti, invece, a circa la metà: 12 miliardi di euro.
Il Certet-Bocconi inoltre ha affermato che sulla base di dati accertati i risparmi dei “costi della politica” sono poco significativi rispetto ai sacrifici oggettivi che la manovra finanziaria impone al Paese nei prossimi anni. La spesa complessiva delle Province  nel 2010 è stata di 11,5 miliardi, di cui 8,6 di spesa corrente e a fronte di 2.9 mld in investimenti. La spesa delle province per la rappresentanza democratica assommano a 122 milioni di euro, pari all’1,4% del totale della spesa corrente, mentre i costi elettorali ammontano a 3,4 miliardi.
Il resto della ricerca si affanna a “scoprire” che le Province spendono molto meno di Regioni (165,8 miliardi) e Comuni (19,7). Una "scoperta" ovvia dal momento che a differenza di questi enti la provincia non eroga servizi significativi a cittadini. Ed è proprio a fronte di questo niente di fatto o quasi che anche “solo” 12 miliardi spesi appaiono e sono troppi.

3 commenti:

Ugo ha detto...

Podestà (che, per quanto mi riguarda, può tornare a fare la muffa da dove è arrivato) è inutile che si affanni a cercare una certificazione dalla Bocconi, perchè l'unica cosa che dovrebbe fare la Provincia sono delle strade che siano utili e, come vediamo dalla vicenda Rho-Monza, questo non accade. Inoltre, mi dica la Bocconi se si risparmiava di più prima quando c'era solo la Provincia di Milano, oppure ora che sulla stessa superficie territoriale vi sono non una ma bensì TRE province, così quando nevica, da Seveso fino alle porte di Palazzolo si può circolare (perchè è MB), mentre davanti al Carrefour ci vogliono le catene (perchè è MI) e De Nicola ti vorrebbe multare. Ma per favore!
Via le province!

Anonimo ha detto...

Caro ugo,parole sante.
pierino favrin

Gianni Rubagotti ha detto...

Una vecchia battaglia liberale (che i liberali del Pli si sono ben guardati dal portare avanti) chiedeva l'abolizione dei prefetti...ci sono cifre in merito?