venerdì 18 novembre 2011

Acqua Pubblica: attuare il Referendum

Ricevo e diffondo questo comunicato stampa del Comitato per l'Attuazione del Referendum sull'Acqua Bene Comune
COMUNICATO
Nonostante il referendum, se la legge regionale non verrà cambiata al più presto, il rischio è che l'acqua di tutta la Lombardia finisca nelle mani di poche imprese private, italiane o straniere, interessate solo a fare profitto.
Giovedì 24 Novembre - ore 21
INCONTRO PUBBLICO
Presso la sala della Villa Gargantini di Incirano
Via Valassina 1 – PADERNO DUGNANO

Interviene: Giancarlo PETERLONGO
Referente provinciale del CARA
(Comitato per l’Attuazione dei Referendum sull’Acqua bene comune)

Le problematiche generali e a livello locale di cui si parlerà :
- Modificare la Legge Regionale per adeguarla alla volontà espressa dal Referendum popolare.
- Inserire negli Statuti Comunali che l’acqua è un bene comune senza rilevanza economica. 
- Unificare l’ATO della Provincia e l’ATO della città di Milano (ATO del bacino idrologico Lambro, Seveso, Olona). 
- Unificare società patrimoniali e società che hanno il compito della gestione e erogazione (Nella Provincia di Milano e Milano si chiede di abolite le 5 amministrazioni in una società unica. Si taglieranno così anche le spese di 5 inutili consigli di amministrazione).
- Cambiamento di  SpA in società di diritto pubblico. 
- Studiare forme di partecipazione della cittadinanza alla gestione dell’acqua. 
L' Appello per l'acqua pubblica in Lombardia chiede: agli Amministratori dei COMUNI e delle PROVINCE della Lombardia di fermare le procedure per la costituzione degli Uffici d’Ambito provinciale (in sostituzione delle A.ATO) e di non attivare i processi di riorganizzazione della gestione dei servizi idrici che avviano le gare o predispongono l'ingresso dei privati nelle aziende pubbliche esistenti.E propone di garantire la gestione totalmente pubblica dei servizi idrici, attraverso l’affidamento ad aziende di diritto pubblico di proprietà dei Comuni

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