I 75 lavoratori del presidio Lares non si arrendono, stringono i denti e rilanciano la loro battaglia per il lavoro. Non possono salire sul carro ponte, sulla ciminiera o sul tetto della fabbrica perché la loro fabbrica non c’è fisicamente più e allora hanno deciso di riconquistarsi un po’ di visibilità facendo una cosa intelligente e civile: un’inserzione.
Un’inserzione non per la ricerca di un posto di lavoro, ma di un imprenditore che li faccia ricominciare a lavorare mettendo a frutto le loro indubbie competenze professionali e tecniche e utilizzando tutti i benefit, gli incentivi e le agevolazioni che le leggi nazionali e locali garantiscono a chi oggi crea lavoro riassumendo lavoratori da troppo tempo in cassa integrazione o mobilità.
A parlare di questa loro iniziativa è ancora una volta Il Sole-24 Ore, nel blog della sezione laburista Job24, gestito da Rosanna Santonocito. Questo è il link a Job Talk dove potrete leggere tutta la storia.
Un’inserzione non per la ricerca di un posto di lavoro, ma di un imprenditore che li faccia ricominciare a lavorare mettendo a frutto le loro indubbie competenze professionali e tecniche e utilizzando tutti i benefit, gli incentivi e le agevolazioni che le leggi nazionali e locali garantiscono a chi oggi crea lavoro riassumendo lavoratori da troppo tempo in cassa integrazione o mobilità.
A parlare di questa loro iniziativa è ancora una volta Il Sole-24 Ore, nel blog della sezione laburista Job24, gestito da Rosanna Santonocito. Questo è il link a Job Talk dove potrete leggere tutta la storia.
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