Che cosa vuol fare il sindaco Alparone del Centro Sociale Falcone e Borsellino, chiuso ormai da cinque mesi? All’Ordine del Giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale uno dei punti riguarda l’approvazione del “nuovo regolamento” di gestione dei tre Centri di Aggregazione per Anziani di Paderno Dugnano, ma leggendo la proposta che la giunta porterà in aula non si capisce ancora quali sono le vere intenzioni del sindaco.
Il regolamento partorito dall’assessore Ghioni, o da chi per lui, non introduce sostanziali novità rispetto al vecchio regolamento al punto da sembrare quasi la sua fotocopia. Non chiarisce nemmeno il famoso punto in cui si dice che nei locali dei centri anziani si potrà “attivare un punto di ristoro per la somministrazione di alimenti e bevande, riservato esclusivamente agli utenti e/o soci”, perpetuando così l’equivoco dal momento che gli “utenti” sono notoriamente altra cosa dei “soci”.
Introduce invece una norma transitoria che solleva molte perplessità. Si tratta dell’articolo 10 del regolamento in cui l’assessore scrive che a causa del ricorso al TAR presentato dagli ex gestori del Centro Falcone e Borsellino, questo potrà venire riaperto solo se per un “periodo transitorio” di durata non indicata, verrà gestito, non si capisce come, direttamente dell’amministrazione, senza cioè alcuna partecipazione democratica degli anziani sulla sua conduzione.
Il testo recita:“Con provvedimenti di carattere temporaneo, gli organi comunali competenti disciplinano le modalità di gestione transitoria del Centro di Aggregazione Sociale “Falcone e Borsellino”, al fine di garantire alla collettività la fruizione del Centro medesimo”.
La principale perplessità che questa “norma transitoria” solleva è la seguente: per quale ragione non si può indire subito tra gli 800 ex iscritti del Falcone e Borsellino l’elezione di un nuovo Comitato di gestione al quale affidare, anche a tempo determinato, il Centro sociale? La seconda perplessità è: che fine ha fatto il progetto, che Ghioni e Alparone dicevano di caldeggiare, basato sull’impegno di diverse associazioni tra cui Arci, Libera, Auser, Acli, Anpi, Libera e SAO, che si erano fatte avanti per dare soluzione al problema? Insomma, perché il sindaco vuol emarginare le associazioni di volontariato dalla gestione futura del Falcone e Borsellino? Che cosa ha in testa? Sentiremo mercoledì in Consiglio Comunale cosa la giunta risponderà alle domande che l’opposizione sicuramente farà su questi punti ancora oscuri. Su questa materia infine c’è da segnalare per domani mattina alle 10.00 la conferenza stampa convocata allo Splendor dagli ex gestori del Falcone e Borsellino i quali diranno la loro sul “nuovo” regolamento di gestione dei centri anziani e informeranno in merito al proseguimento dell’azione giudiziaria promossa davanti al TAR contro le delibere di Alparone.
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