mercoledì 27 aprile 2011

Volantini in vetrina, esposti liberamente se non commerciali

Chi manda i vigili urbani a intimare ai commercianti padernesi di togliere i volantini delle associazioni dalle vetrine? E perché l’Unione del Commercio non interviene per fare chiarezza su questo andazzo che ormai puzza di intimidazione? 
Sta montando tra gli esercenti del quadrilatero una certa rabbia contro i modi e lo stile di questa amministrazione. La notizia era già uscita tre settimane fa: in un negozio di Piazza Falcone e Borsellino un agente motociclista della Polizia locale che aveva visto esposto in vetrina un volantino dell’associazione omonima, sciolta dal sindaco a gennaio, era entrato e aveva intimato al proprietario di togliere immediatamente il volantino pena gravi sanzioni. Motivo? Perché, aveva risposto il vigile, era vietato esporre annunci senza l’autorizzazione del Comune e senza aver pagato la tassa.
Stando ai negozianti questa pratica intimidatoria starebbe continuando e i titolari, per non subire altre visite sgradite, rifiutano tutti i volantini che le associazioni diffondono per informare sulle loro iniziative. “E’ capitato anche a me - conferma Lara Lai, titolare della libreria Natura Umana di via Roma -. Nei giorni scorsi avevo affisso alla vetrina il volantino del centro Falcone e Borsellino e un vigile, che conosco benissimo perché è mio cliente, è entrato e dopo aver dichiarato che il suo era un intervento ‘ufficiale’, mi ha inviato a toglierlo pena gravi sanzioni. Secondo il vigile per esporlo avrei dovuto applicare sul volantino una marca da bollo annullata dal timbro dell’ufficio affissioni”.
L’esercente ha voluto andare a fondo e ha mandato un incaricato a informarsi agli uffici comunali. “Gli impiegati ci hanno risposto, dopo avere controllato le normative, che non era vero, non trattandosi di volantini commerciali non erano sottoposti a nessuna tassa né autorizzazione” dice la titolare della libreria che ha subito rimesso in vetrina il volantino incriminato. E ha fatto bene perché le locandine di un ente non commerciale non sono soggette all’imposta sulla pubblicità.
Lo conferma autorevolmente il Ministero delle Finanze che ha fornito, con risoluzione del 16 marzo 1999, n. 41/E, interessanti chiarimenti in merito al pagamento o meno dell'imposta comunale sulla pubblicità di locandine esposte da un ente non commerciale per la promozione di una propria iniziativa. In questo caso viene confermata la non assoggettabilità di tale fattispecie alla suddetta imposta per carenza del presupposto oggettivo. Infatti, secondo l'art. 5 del d. lgs. 507/93 sono assoggettati ad imposta comunale sulla pubblicità solo i messaggi pubblicitari diffusi nell'esercizio di un'attività economica allo scopo di promuovere la domanda di beni o servizi.
I negozianti padernesi che vogliono esporre in vetrina locandine di eventi o iniziative non commerciali sappiano che possono farlo liberamente e senza dover sottostare ad autorizzazioni o tasse di sorta. La legge parla chiaro e va rispettata, da tutti, in primis dall'amministrazione comunale.

7 commenti:

Unknown ha detto...

Penso sia una regola ormai consolidata e diffusa tra i Comuni e quindi non dipenda solo dalla vostra amministrazione.
Si possono esporre i volantini solo dopo aver corrisposto la relativa gabella. Diciamo che a Paderno sono maggiormente solerti.

carlo arcari ha detto...

Ramon, o non sai leggere o non hai capito. La legge dice il contrario di quello che pensi tu: l'esposizione in vetrina di volantini non commerciali è libera, pertanto i commercianti se vogliono possono farlo senza problemi e senza pagare nessuna tassa.

Unknown ha detto...

Spero che il tono della tua risposta sia amichevole perchè ho capito benissimo e so leggere altrettanto.
Mi dispiace contaddirti ma dipende da cosa prevede il regolamento comunale di riferimento: infatti non si parla di volantini commerciali bensì di ''affissione manifesti aventi finalità istituzionali, sociali, sportive, politico ideologiche, culturali e
commerciali''. Io non conosco il regolamento di Paderno ma desumo che tale interpretazione sia fatta pure dal vs comune. Quindi in teoria sono TASSABILI anche i volantini NON COMMERCIALI.

carlo arcari ha detto...

La mia risposta è amichevole, ma tu hai letto quello che dice il Ministero delle Finanze? Nessun regolamento comunale supera una norma dello Stato. Per ora.

carlo arcari ha detto...

X Ramon, forse non hai letto bene, ma l'Ufficio Affissioni del Comune ha confermato (al negoziante che ha chiesto chiarimenti) che nessuna tassa era dovuta per quei volantini.

Unknown ha detto...

Faccio ammenda.
Ho approfondito l'argomento sulle delibere del Ministero.
I volantini che non abbiano fini di lucro non sono tassabili.

carlo arcari ha detto...

Mi rendo conto che è difficile credere davvero a un'iniziativa intimidatoria nei confronti dei cittadini portata avanti da una giunta, ma quando la verità è evidente bisogna solo chiedersi il perché un sindaco fa queste cose. Io la risposta ce l'ho: perché a lui della città non importa un fico. Usa questa carica per fare carriera nel suo partito e aspira ad altre poltrone.