mercoledì 6 aprile 2011

La fabbrica del fumo

In Italia, da molto tempo, negli uffici pubblici e in quelli privati aperti al pubblico è vietato fumare. Le ragioni del divieto sono che l’esposizione al fumo provoca danni gravi alla salute delle persone che vanno tutelate. Che dire dunque di un primo cittadino che, fregandosene di queste ragioni e delle normative in vigore, fuma come un turco all’interno del palazzo comunale, non solo nel suo ufficio, che poi come tutti sanno non è il “suo”, ma quello appunto del Sindaco, cioè la sede di un’istituzione?
Il palazzo comunale è un edificio pubblico, aperto al pubblico, frequentato da cittadini, funzionari, impiegati, non è il luogo privato di un pinco pallino che è stato eletto pro tempore ad occupare quella carica. Pertanto se la legge dice che è vietato fumare nei luoghi pubblici va rispettata, anche e soprattutto dal primo cittadino. Che per di più è la prima autorità sanitaria del Comune, tenuto a far rispettare le leggi dello Stato.
Qualcuno dirà che è un peccato veniale, una debolezza umana, una piccola trasgressione, ma  si sbaglia. Non è così. Quello che accade in Municipio è un problema serio perché dimostra ancora una volta il disprezzo delle leggi e soprattutto dei diritti degli altri da parte di chi invece dovrebbe tutelarli come prima missione. Inoltre ribadisce una concezione “proprietaria” delle istituzioni inaccettabile che sta diventando ogni giorno di più insopportabile.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Arcari, se quanto lei ha scritto corrispondesse alla realtà, si configurerebbe un grave danno all'immagine del municipio poichè il sindaco meriterebbe di essere sanzionato come previsto dalla legge. Ma l'assessore Di Maio così sollecito a perseguire i ragazzi palazzolesi per aver festeggiato la tradizionale festa della leva oppure, come lei ha riferito, ad intimidire i commercianti che espongono i volantini dei soci e volontari del Falocne e Borsellino, cosa fa? Sembrerebbe che come spesso accade, per gli avversari le leggi si applicano e per gli amici si interpretano.
Lohengrin

Santuzzo ha detto...

e questo qua dovrebbe difendere la sua gente dalle polveri sottili?
Minchia: meno male che ha studiato medicina!

Anonimo ha detto...

ma se esce a fumare.... e le prove di ciò dove sono? chi lo ha visto fumare dentro gli uffici?? prove dateci prove...

M.A.

carlo arcari ha detto...

Ma questo non è un tribunale,io non devo produrre prove, mi basta la parola di cittadini che l'hanno visto e dei dipendenti comunali che lo vedono tutti i giorni. Chiedete all'assessore Di Maio che, stando a quel che ha affermato davanti a testimoni, l'ha più volte "dovuto richiamare".