L’amministrazione di Paderno Dugnano informa, con un comunicato stampa dagli isterici toni trionfalistici, che il TAR non ha accolto il ricorso presentato da Di Bari, Bisco, Baldassarre, Scalabrini della disciolta Associazione Falcone e Borsellino.
Il testo del comunicato scritto con un linguaggio tecnico impreciso, recita testualmente: “Il TAR della Lombardia ha respinto, con ordinanza cautelare, il ricorso presentato dai signori…”. Non si capisce bene come lo strumento dell’ordinanza cautelare sia stato usato per respingere il suddetto ricorso, ma in attesa di leggere il testo ufficiale del pronunciamento del Tribunale Amministrativo e di vederci più chiaro, tutti ci auguriamo che la Giunta Alparone (tre settimane fa aveva dichiarato di non poter aprire il Centro proprio per via del ricorso) adesso si decida a riaprirlo, restituendo ai cittadini la struttura comunale che è rimasta chiusa per troppo tempo.
“Non tutti sanno che il Centro Falcone e Borsellino costa non poco alle casse comunali anche se rimane chiuso” ricorda Giovanni Giuranna sul suo blog. Tenerlo chiuso, infatti, è un danno economico oltre che sociale. Leggendo il comunicato che potete trovare pubblicato sul sito comunale salta agli occhi una frase curiosa che merita di venire sottolineata: “La decisione del TAR è l’ulteriore dimostrazione che le scelte prese da questa Amministrazione Comunale sono non solo giuste ma anche legittime..”. Il sindaco temeva forse che le sue decisioni “giuste” fossero in realtà illegittime? Se è così il suo nervosismo era pienamente giustificato.
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