mercoledì 22 dicembre 2010

Opere Pubbliche: un "triennale povero", niente idee e scelte sbagliate

Ricevo dal consigliere del Partito democratico, Gianfranco Massetti, copia del suo intervento di ieri a commento del bilancio triennale delle opere pubbliche presentato dalla giunta Alparone.

L’Amministrazione Comunale di Centro destra ha presentato oltre al Bilancio annuale 2011 anche il bilancio triennale 2011-2013 delle Opere Pubbliche. Ora possiamo dare un giudizio di merito e anche definitivo sul suo quinquennio di governo. Restano solo da programmare, infatti, gli ultimi 6 mesi del 2014.
Il programma triennale di investimenti presentato per gli anni 2011-2013 conclude la parabola discendente del Centro Destra padernese. Sappiano cosa hanno fatto nel periodo giugno 2009 – dicembre 2010, poco o nulla. Nemmeno il completamento delle opere del Centro Sinistra. La via Coti Zelati è stata finita a fatica da qualche settimana, la Biblioteca Tilane non è ancora ultimata, i marciapiedi non sono stati ancora fatti, l’area antistante la ferrovia è ancora ferma. Come si può pretendere che qualcuno voglia affittare i tre negozi sottostanti in un’area che si presenta ancora degradata dopo 15 mesi di governo del Centro Destra? E’ il vero simbolo dell’ inconcludenza e dell’incapacità di questa amministrazione.
Ora il triennale ci dice cosa vuole fare l'amministrazione nei prossimi tre anni. Abbiamo così una chiara visione dei suoi 5 anni di governo, dal punto di vista delle opere pubbliche, e dunque della sua idea di città.
Ne ricaviamo tre riflessioni:
1. la prima che la manutenzione ordinaria della città cala in qualità e quantità;
2. la seconda che la supposta centralità degli investimenti sulle scuole di questa amministrazione è solo uno slogan. Su questo il capogruppo del PD Coloretti, nel Consiglio Comunale del settembre scorso, dati alla mano (il bilancio di fine mandato) ha ricordato i 5 milioni di investimenti fatti e non dichiarati dalla precedente Amministrazione. Ma tant’è sappiamo come per il centro destra l’Amministrazione è una macchina per fabbricare il consenso e non per fare il bene della città.
Basta ripetere all’infinito lo slogan che ora le scuole sono al centro dell’ attenzione dell'amministrazione mentre prima erano trascurate, non importa se i fatti sono esattamente il contrario. Vedremo a consuntivo, alla fine del mandato, quanto avrà speso questa giunta per le scuole: allora potremo dire se è stato fatto meglio.


3. la terza è di merito del piano triennale. Giusto e obbligatorio il finanziamento di1.300.000 euro della metro tranvia Milano-Desio. L’assessore alla partita aveva detto che il progetto era da rivedere e che l’utilità dell’opera era in forse. Meno male che ha cambiato idea.
Anno 2011.
Unico intervento significativo quello di 650.000 euro per la manutenzione della Scuola Media di Palazzolo. E’ una scuola vecchia di 30 anni che necessita di una manutenzione continua. Ma era proprio l’unico intervento possibile? L’idea di una nuova Scuola Media non è stata neanche presa in considerazione? Val la pena spendere 650.000 euro (di previsione) su una scuola così? Se sì ,siamo sicuri che è un investimento giusto? Noi avevamo un’altra idea, da verificare certo ma un’altra idea di scuola. con un investimento importante…Comunque in mancanza di altre proposte va bene anche così.
Anno 2012
Unico intervento significativo la riqualificazione di via Sant Ambrogio. Bene, giusto. Ma che tipo di intervento di qualità si può fare con 250.000 euro? .E senza aver approvato prima un nuovo piano del traffico. Senza pensare a nuovi sensi unici, a nuove piste ciclabili, a nuove piantumazioni di quella via? Sembra una scelta affrettata e non ponderata.
Anno 2013
E’ l’anno più lontano e con più interventi. Questo già la dice lunga, perché gli interventi giusti su Cava, Centro sportivo e Palazzo sanità sono da tempo indilazionabili e ancora si allontanano, inoltre c’è ancora la proposta del mercato coperto (ben 400.000 euro) di cui non si sente assolutamente la necessità, almeno oggi.
Questo è quello che c’è : ed è poco. Ma quello che manca è molto. Manca tutto quello che fa di Paderno Dugnano una città che si proietta nel futuro. Mancano le piste ciclabili, la case a edilizia sociale, i servizi a Calderara, l’ ampliamento dei parchi, l’ampliamento della piscina comunale, il collegamento tra le due Cave, gli orti comunali. Nulla, nessuna progettualità che faccia capire quale ruolo può svolgere la città dentro l’area metropolitana milanese, quale ruolo con Provincia e Regione, quali servizi di rete (parchi sovracomunali, infrastrutture, reti culturali, servizi per il lavoro).
Nulla, solo normale e indifferente amministrazione…parlando, ovviamente, sempre male degli altri. Forse è il caso di riflettere meglio su quello che non si sta facendo….tutti quanti!
Soprattutto è gravissimo un dato che è la risultante di due fattori: la crisi economica che riduce anche alcune entrate proprie importanti (oneri ) e di una scelta politica tutta centralistica e contro le autonomie locali alla faccia del federalismo sbandierato che impoverisce i Comuni: la diminuzione drastica degli investimenti.
Un dato incontestabile! L’ultimo triennale del centro sinistra per il 2009/2010/2011 prevedeva 13,6 milioni di investimenti a fronte di questo 2011/2012/2013 che prevede 9,8 milioni.  La città si è impoverita di 3,8 milioni di euro pari a 8 miliardi di lire. E questo sacrificio dovrebbe servire a far ripartire il paese?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Quindi per Massetti futuro è sinonimo di piste ciclabili, ampliamento dei parchi e della piscina comunale, collegamento tra le due Cave e orti comunali?? Buono a sapersi.


Diciamo allora che è un proiettarsi nella propria terza età: andare a coltivare l' orticello, farsi due vasche in piscina attraversando le due cave, a cavallo dell'immancabile bicicletta.

Futuro è ben altro.


Saluti,

Simone Carcano

carlo arcari ha detto...

Alla buon'ora Simone: futuro è ben altro! Sono tutto orecchi, sono curioso di sentire che cos'è per te il futuro. A tre anni ovviamente perché di questo arco temporale si parla.
Cosa faresti tu, quali cantieri apriresti in città, a quale opera o serie di opere daresti priorità? Forza Simone, dimostraci che vali più di Alparone e Massetti, che la tua visione è più interessante.

Anonimo ha detto...

Quello che mi chiede è uno sforzo non indifferente, Alparone e Massetti hanno come minimo il doppio dei miei anni e di conseguenza il doppio delle mie esperienze.

Il primo fattore che mi viene in mente sono i collegamenti: superstrade e autostrade, ma anche mezzi pubblici: treni e metropolitane.

Un esempio è quello che Raffaele Cattaneo sta facendo da anni in Regione Lombardia.

Per questo, fa sorridere l'intervento di Massetti che accanto a futuro nomina la bicicletta, da quando Alparone dal primo momento ha sempre nominato la metropolitana, che viene ancora prima della bicicletta e della metrotranvia.



Saluti,

Simone Carcano

Anonimo ha detto...

Simone ma hai una minima idea di quello che stai dicendo? Sai come si programma la costruzione di una metropolitana? Ma hai visto il PGT di Milano?
Vatti a guardare i progetti di ampliamento della rete di metropolitane milanesi da qui al 2030 e dimmi se vedi prolungarsi la M3 fino a Paderno.
Finiscila e finitela di vaneggiare, ATM non intende prendere in considerazione il prolungamento perchè gli studi preliminari rivelano che il n. di utenti previsto non è sufficente a coprire i costi.
Informatevi e smettetela di continuare con la politica di chi la "spara più grossa" anzi forse ora è meglio pensare a come coprire le voragini che si sono aperte sulle strade in tutta la città.
Gabriele