sabato 18 dicembre 2010

Eureco: continuano a girare voci, ma la verità qual è?

Stamattina a seguito della mia riflessione di ieri sulle cose dette sull'incidente della Eureco da uno dei feriti tornato a casa (vedi al post precedente) ho ricevuto un messaggio anonimo che ho deciso di mostrarvi, con tutte le cautele del caso, perché afferma di riportare una serie di notizie raccolte presso un ex lavoratore dell'azienda.
Il contenuto di questo messaggio potrebbe essere totalmente destituito di fondamento e io avverto i lettori a diffidare di quello che dice perché non ho nessuna possibilità di verificarne la veridicità se non ponendolo in forma di domanda a chi invece potrebbe e dovrebbe raccontarci come sono davvero andate le cose. Del resto se queste "notizie", che rimbalzano da uno all'altro, mi arrivano anche in forma scritta vuol dire che qualcuno ne parla da tempo e le sue parole circolano tra i cittadini di Paderno. Sarebbe interesse di tutti, in primo luogo delle istituzioni preposte alla nostra sicurezza, fare chiarezza su queste voci che potrebbero rivelarsi pure e semplici bugie o al contrario contenere elementi di verità. Ecco il testo del messaggio anonimo che lascio a voi giudicare.  

"Lo so che si dovrebbe citare la fonte di affermazioni come queste, ed io ho anche cercato di convincere questo ex lavoratore dell'eureco a farsi avanti ma purtroppo... ad ogni modo, lui racconta di fustini di materiali che arrivavano senza etichette e di cui si ignorava totalmente il contenuto che invece per legge avrebbero dovuto avere. Secondo le sue informazioni (è ancora in contatto con gente all'interno della fabbrica) l'incendio è partito dalla miscelazione di alcune sostanze, la bombola che ha preso fuoco e quant'altro, a suo dire, non hanno nulla a che fare con lo scoppio, nel senso dell'origine. Questo è ciò che ho saputo e che non riesco a tenere per me stesso, seppure mi rendo conto che informazioni date in questo modo non hanno molto valore. Se le cose sono davvero andate così, spero che qualcuno dei lavoratori riesca a superare il timore di parlare e dica la verità su come sono andati i fatti".

Smentire tutto ciò e relativamente facile; basterebbe che chi può farlo ci dica, fornendo prove al riguardo o dandone testimonianza diretta, se: è vero o falso che alla Eureco arrivavano fustini di materiali con contenuti anonimi, senza cioè l'etichetta prevista? E' vero o falso che l'incendio sarebbe partito dalla miscelazione di alcune di queste sostanze (quali erano quelle che si stavano trattando o stoccando?) e non dallo scoppio della famosa bombola? Non mi sembrano domande insormontabili e noi vorremmo avere finalmente qualche risposta attendibile.

3 commenti:

Gianni Rubagotti ha detto...

Sarò un ignorante in diritto ma io non so come si possa dimostrare che un fustino senza etichette non sia MAI entrato in qualunque posto (Compreso casa mia)...posso solo dimostrare che ci è entrato se ne trovo traccia (e se c'erano non penso che con un incendio grave in corso sia stato così semplice nasconderli)...non a caso negli stati di diritto è chi accusa che deve dimostrare le sue accuse non il contrario

carlo arcari ha detto...

Gianni, stiamo parlando di un'azienda in cui si "trattano" rifiuti industriali pericolosi, tossici e nocivi. Pertanto ogni sostanza che entra nel ciclo di lavorazione deve essere prima, autorizzata, identificata, misurata e registrata su appositi documenti. Esistono protocolli precisi da rispettare. Tutto quello che c'era nel capannone bruciato deve esser noto ai gestori dell'azienda e ai controllori istituzionali della sua attività. Dunque non è accettabile a due mesi di distanza non sapere ancora cosa e quanto è bruciato, e soprattutto come e perché è bruciato.

Gianni Rubagotti ha detto...

Sì se tutto funziona come deve funzionare tutto quello che entra deve essere registrato e qualcuno deve controllare.

Però se io voglio fare entrare un fustino non etichettato in un'azienda mica lo scrivonel registro: cerco di comprarlo in nero e lo tengo in un angolo e dico ai miei di stare zitti.

Quello che dico io e che se riesco a fare questo senza lasciar tracce la vedo dura che sia dimostrabile che l'ho fatto.

Quanto ai controlli che dovevano tenere d'occhio tutto...be' non mi meraviglia mica che in Italia i controlli non funzionino...che sia scandaloso sono d'accordo che sia raro no.