lunedì 20 settembre 2010

Somewhere? Fantozzi, Fracchia e la signorina Silvani

Bondi ha ragione. Una volta tanto, dopo aver visto domenica al Metropolis quella soporifera pellicola che è “Somewhere”, film vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia, mi schiero a fianco del ministro berlusconiano alla Cultura per dire che no, basta così, smettiamola di farci del male con soldi nostri. E non tanto perché il regista Quentin Tarantino, presidente della giuria ha voluto premiare la sua ex, Silvia Coppola (tutti italoamericani, ancora più familisti e terroni di noi), ma perché il film “è una cagata pazzesca” come direbbe Fantozzi.La storia non è minimale, è inesistente. Il protagonista, il giovane attore di grido, Johnny Marco (terrone anche lui) vive a Hollywood nel leggendario hotel Chateau Marmont. Se ne va in giro sulla sua Ferrari (nera, a 50 miglia orarie) e casa sua è un va e vieni continuo di puttanelle e pasticche. Adagiato apparentemente in questa situazione di torpore, Johnny vive senza patemi la sua vita vuota. Fino a quando giunge inaspettatamente allo Chateau la figlia undicenne, Cleo, nata dal suo matrimonio fallito. Il loro incontro sembra (il film lo lascia solo vagamente alludere) spingere Johnny a riflessioni esistenziali, sulla sua posizione nel mondo e ad affrontare la questione che tutti dobbiamo affrontare: chi sono, cosa faccio, dove vado. Mamma aiutami…Il tutto confezionato in modo dilettantesco, con inquadrature fisse e piani sequenza lentissimi e inutili che strappano in sala sospiri e borbottii anche ai più benintenzionati e tolleranti.
Basta, ha ragione Bondi, a questo punto tanto valeva premiare alla memoria "Quel gran pezzo dell'Ubalda...", sarebbe stato meno noioso e più giustificato.
Ps: da segnalare i molto spudorati placement commerciali: la Ferrari, gli alberghi Chateau Marmont a Hollywood (con servizio di lap dance in camera) e Principe e Savoia a Milano (strepitosa suite con piscina privata), farmaci per la crescita dei capelli, catena Usa di negozi sportivi, la WII Nintendo, i ecc

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