giovedì 6 maggio 2010

Rho-Monza: l'assemblea cittadina dice "occupiamola"

"Se dovessimo votare stasera la mozione per andare o meno ad occupare la Rho-Monza, chi sarebbe d'accordo?" ha chiesto ieri sera Ferruccio Porati alla sala del Falcone e Borsellino gremita di cittadini. La risposta immediata è stata una selva di mani alzate, praticamente tutte quelle dei presenti. "Va bene - ha detto il portavoce del Comitato per l'interramento -, ma ci dobbiamo arrivare tutti insieme, un passo dopo l'altro; cominciamo a farci vedere domani a Milano al Consiglio provinciale, poi il 12 maggio ancora più numerosi alla Commissione Trasporti e infine sabato 15 vi voglio vedere tutti all'occupazione simbolica, ma rumorosa e colorata, della collinetta piantumata di fianco al ponte storto. La vostra volontà di lottare si vedrà infine alla manifestazione del 22 maggio, quando marceremo insieme dal Villaggio fino a qui. Se saremo davvero tanti, vorrà dire che tutto è possibile, anche bloccare la Rho-Monza". (nella foto il blocco della statale 36 per il tunnel di Monza)
Bella serata quella di ieri, oltre 150 persone si sono stipate nel salone del Centro di aggregazione padernese per ascoltare le "verità nascoste" che le istituzioni, dal Comune alla Provincia, non ci hanno detto dopo la presentazione del sedicente "Piano di Fattibilità" presentato in Consiglio Comunale. Verità che sono state enumerate (erano tante) da Fabrizio Allegro, l'architetto che aveva partecipato in rappresentanza dei cittadini al famoso Tavolo Tecnico che è stato chiuso subito dopo le elezioni dalla Provincia e che ha partorito quella relazione truffaldina, piena di bugie, dati gonfiati e tendenziosi.
Dai dati sui gas di scarico a quelli sul rumore, dai pesantissimi dati sulle malattie provocate dall'esposizione alle polveri e agli altri inquinanti, per finire con i soldi, cioè i costi gonfiati oltre ogni limite ragionevole delle opere da fare, per dimostrare l'insostenibilità del tunnel. Persino sulla "talpa" hanno raccontato bugie, tentando di farci credere che macchine in grado di fare quello scavo erano solo due o tre al mondo, come avessimo l'anello al naso pronti a berci qualunque panzana.

Dopo aver sbugiardato i tecnici venduti alla Provincia c'è stato, molto puntuale, il contributo dell'avvocato Mazzola, esperto in cause ambientali, che ha illustrato le possibilità di impugnazione dell'atto, la delibera provinciale che nega l'interramento, davanti al giudice amministrativo e a seguire quello del pediatra padernese, Villa, che ha elencato le patologie e la gravità dei danni alla salute legati alla realizzazione dell'autostrada urbana a cielo aperto. Una preziosa testimonianza su come e a quale prezzo di sacrifici e di lotte si ottiene una simile opera è venuta da Isabella Tavazzi, portavoce del Comitato S.Fruttuoso 2000 di Monza, che dopo 15 anni ha la soddisfazione di assistere oggi alla costruzione del tunnel sotto Viale Lombardia.
Poi sono iniziati gli interventi del pubblico: ha parlato per prima Stefania, la mamma che ha lanciato il censimento dei bambini e ragazzi da 0 a 17 anni che vivono nei quartieri minacciati dal progetto: finora sono 200 i nomi raccolti che abbiamo visto scorrere sullo schermo e che verranno inviati al Presidente della Repubblica, all'ONU, all'UE e poi a tutte le istituzioni italiane. Altri cittadini si sono susseguiti al microfono e tutti hanno dichiarato di voler aderire alle iniziative e si sono detti pronti a manifestare pubblicamente la loro contrarietà al progetto. Molti hanno rilevato l'assenza degli amministratori padernesi che non si sono fatti vivi ieri sera sottolineando come anche questa assenza getti una cattiva luce sull'operato della giunta e autorizzi a pensare che forse questa amministrazione di centro destra dalla parte dei cittadini non ha voglia di stare.
"Noi vorremmo che sindaco e vicesindaco, assessori e consiglieri  di maggioranza e di opposizione vengano con noi sulla collina a protestare contro la Provincia - ha concluso Porati -. Se i politici saranno con noi sarà più facile vincere, vengano pure con le loro bandiere di partito, ci farà piacere. E' ovvio che ci piacerebbe vedere tutti rappresentati in questa lotta, ma il 15 maggio si vedrà chi sulla collina con noi ci sarà e chi no".

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