sabato 22 maggio 2010

No all'inceneritore, si all'interramento, la città scende in piazza. Unita?

Oggi è una giornata importante per la comunità di Paderno Dugnano. Nel pomeriggio infatti si terrà la prima grande manifestazione popolare che vedrà riuniti in piazza tutti i cittadini, i movimenti, le associazioni e i partiti politici che hanno a cuore la difesa del territorio, della qualità della vita e che esprimono una visione coerente e chiara dello sviluppo sostenibile della nostra città. Ci sarà tra questi soggetti sociali e politici la Lega? Ci sarà il PdL? Ci saranno il rappresentanti della giunta comunale, sindaco e vicesindaco in testa? Ci saranno i presidenti dei quartieri interessati dai due progetti? No, gli organizzatori della manifestazione mi hanno fatto sapere che molto probabilmente "loro" non verranno.
Perché? Per quale motivo non verranno? Perché nonostante si dicano ufficialmente contrari all’inceneritore e a favore dell’interramento, oggetto di questa manifestazione che interessa anche le città vicine, essi si sentono evidentemente delle “controparti”. Di chi? Dei cittadini che hanno promosso i comitati prima e le manifestazioni poi, che hanno raccolto le firme, che hanno fatto pressioni sugli enti locali, che si sono mobilitati, hanno coinvolto i partiti e le associazioni che oggi li sostengono, in primo luogo. Ma si sentono "controparti" anche dei Comuni confinanti con i quali i nostri amministratori hanno sempre tenuto un assurdo rapporto di non collaborazione e di conflittualità.

Insomma i massimi esponenti della giunta e della maggioranza padernesi, che dovrebbero partecipare a questa manifestazione perché ne condividono le finalità e perché hanno istituzionalmente il dovere di rappresentare tutta la città di fronte alla quale hanno preso dei solenni impegni, manterranno invece la loro posizione di sostanziale avversione ed estraneità. Una decisione che contraddice in modo clamoroso le dichiarazioni ufficiali, contraddice perfino un Ordine del Giorno sottoscritto dall’intero Consiglio Comunale, contrario alla costruzione del forno al Villaggio, e che si dimostra frutto di un avversione ideologica per la politica intesa come confronto leale e partecipazione paritaria alla gestione della cosa pubblica.
Io spero ancora (irrazionalmente?) oggi pomeriggio di venire smentito dai fatti, vedendo i nostri amministratori e il sindaco con fascia tricolore, prendere posto nel corteo insieme ai loro concittadini. Perché se non sarà così, se Alparone e Bogani non daranno la prova di non essere “controparte” dei padernesi, ma al loro fianco, senza se e senza ma, non sarà mai possibile per maggioranza e opposizione “tornare a parlare e confrontarsi su progetti concreti per la nostra Paderno Dugnano” come i due chiedono retoricamente nei loro comunicati. Le ostilità continueranno e la maggioranza non potrà mai contare sull’aiuto della opposizione. E' questo che si vuole?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono reduce, dalla splendida manifestazione di oggi pomeriggio, faccio i miei più sentiti ringraziamenti, a quanti si sono adoperati per l'organizzazione e, a quanti (Tantissimi!)vi hanno preso parte.

La scelta politica degli attuali amministratori,( Quartieri e palazzo)di non aderirvi, è stato un errore enorme, del quale i cittadini che hanno a cuore il bene della nostra città, sapranno darsi una risposta.

Il Sindaco, ha inoltre dimostrato una forte miopia politica, perchè, se si fosse presentato al corteo,la sua figura, ne avrebbe guadagnato enormemente,(Certo che ha dei consiglieri che ben sanno leggere le situazioni!).

Adesso, se ne uscirà con un: "Ma era un corteo di chiara matrice centrosinistroide", come se fosse colpa del Centro Sinistra, se questa Amministrazione, ha a cuore più i propri intrallazzi che gli interessi dei suoi Cittadini.

Complimenti, avanti così e che questi quattro anni, per il bene di Paderno, (Senza fare troppi danni!!!) passino veloci.

Flavio Mariani