lunedì 24 maggio 2010

Alparone: qui non si fa politica, qui si aggrega

Politica off limits nei centri di aggregazione sociale di Paderno Dugnano. Lo ha deciso il sindaco Alparone che ha inviato una lettera circolare in questo senso ai presidenti dei tre centri anziani di Calderara, Palazzolo e Paderno ai quali ha vietato di rendere disponibili le loro sedi, anche a pagamento come è stato finora, “alle riunioni dei partiti”. La lettera datata 19 maggio 2010, fa riferimento in particolare alle attività del Centro Falcone e Borsellino che evidentemente il sindaco giudica troppo aperto alle iniziative politiche, soprattutto a quelle dei partiti e dei movimenti di opposizione alla sua giunta. Alparone nella lettera afferma che, per raggiungere i loro obiettivi di aggregazione, i centri devono limitare le proprie iniziative “alle funzioni e alle finalità per le quali sono nati”. In pratica basta concessione della sala agli eventi e alle attività politiche perché, secondo il primo cittadino, la loro presenza “potrebbe in qualche modo limitare la capacità aggregativa e di accoglienza” dei centri. I partiti stabilisce il sindaco dovranno d’ora in avanti svolgere la loro attività solo nelle sedi proprie (nelle sezioni) e se avranno bisogno di uno spazio pubblico dovranno usare solo quelli istituzionali: l’aula consiliare, la sala conferenze di Villa Gargantini, l’auditorium Tilane. Via dunque dai centri anche i manifesti che annunciano iniziative ed eventi politici.
Insomma fuori la politica dagli spazi sociali di Paderno Dugnano. Come se politica e società fossero due cosa da tenere separate e ben distanti. La reazione delle forze politiche dell’opposizione padernese si annuncia molto critica. La decisione, è un chiaro tentativo di limitare al massimo gli spazi di incontro tra le istituzioni della democrazia, cioè i partiti, e i cittadini. Alparone dopo aver commissariato e svuotato l’attività dei Consigli di Quartiere oggi vuol occupare anche i centri di aggregazione sociale per togliere agibilità politica a quei partiti che stanno seguendo e partecipando alla mobilitazione cittadina contro le sue scelte. Così facendo mostra a tutti qual è la "sua politica", ma dimostra anche quanto sia poco sicuro del suo futuro.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ha fatto bene il sindaco! ci sono luoghi dove si sta insieme per divertirsi e passare il tempo, luoghi invece dove si fa politica,ad esempio il pd può andare nelle sue sedi, cosa vuol dire usare i centri anziani? la politica va divisa da luoghi che dovrebbero essere apolitici in quanto vi sono persone di ogni idea politica,cosi escludete le persone che non la pensano come voi.ripeto BRAVO SINDACO!! NON TI CURAR DI LORO!!

carlo arcari ha detto...

Ma perché se una sera o una mattina il centro è vuoto, un partito politico di Paderno Dugnano non può usare, pagando s'intende, la sala per fare una riunione, un convegno, un seminario, un congresso o una festa? Che fastidio dà? A chi? (oltre che a te) caro anonimo?

Anonimo ha detto...

Mi risulta che per entrare in questi centri, non li chiamerei centri per anziani perchè sono persone più giovani dell'anonimo che scrive, non venga chiesta la tessera per verificare il partito di appartenenza per poter partecipare a tutte le attività che vengono svolte, i soldi che vengono raccolte dalle varie riunioni anche quelle politiche servono a tutti noi. Parole di portinerie han detto che questi centri non potranno gestire in proprio corsi di ginnastica o altro, ci saranno in futuro delle società che lo faranno, spero siano solo pettegolezzi sarebbe il colmo, se vogliono chiudere questi centri hanno sbagliato, voglio fare degli oratori anche con i centri, ognuno deve essere libero di andare dove vuole o no??? Poveri noi

Anonimo ha detto...

A me sembra un tantino rigido questo provvedimento perchè non nasce dalla necessità di tutelare eventi e serate culturali/sociali che altrimenti non troverebbero spazio, ma parte dal principio discriminatorio nei confronti della politica che a priori viene considerata come qualcosa di negativo/diseducativo.

Strano perchè il nostro sindaco fa parte del Partito dell'Amore, del Popolo delle Libertà....non dovrebbe temere queste cose!

Baraviera Aris

Giovanni G ha detto...

forse sarebbe necessaria una riflessione più approfondita su che cosa è la politica. Mi fanno sorridere queste distinzioni tra ciò che è politico e ciò che non lo è. Caso mai ci possono essere alcune situazioni e realtà in cui è richiesta una caratterizzazione apartitica. Ma questo è un discorso diverso...
Quanto alla decisione del sindaco sul Falcone e Borsellino, non so proprio cosa pensare. Forse ha paura...
Hai la possibilità di pubblicare la fotocopia (pdf) della lettera del sindaco, così ognuno si fa un'idea più precisa?
Ciao, G

carlo arcari ha detto...

Purtroppo non ho lo scanner. Vedrò cosa posso fare. Ma il contenuto della direttiva è quello che vi ho raccontato. Il concetto è identico a quello già usato al Villaggio Ambrosiano per giustificare la chiusura della sede di quartiere allo sportello immigrati. E' l'apartheid del buon senso e del senso civico.

Anonimo ha detto...

La Democrazia, è un'altra cosa.
Certo che, in uno stato che ha passato quello che ha passato,e non ostante tutto, si può pubblicizzare una vendita di dvd con discorsi politici del Duce, dove si afferma che si possono ascoltare anche gli applausi scroscianti della folla, si può ben capire tutto ...

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti.

E' palese che vogliono destabilizzare questi importanti centri, perchè visto le recenti affluenze di cittadini sia per l'assemblea del CCIRM del 5/5/2010 sia per la Manifestazione CCIRM e NO.I del 22/5/10, dove l'A.C. al completo ha disertato tali eventi, prendendosi dei sonori fischi e insulti, hanno paura di perdere la poltrona e la faccia. I padernesi, intelligenti e critici di pensiero e non corrotti, hanno capito finalmente che razza di persone sono. Altra riflessione fiscale: chi è il proprietario di questi centri? Come è l'Atto costitutivo e lo Statuto? C'è un Contratto di gestione o di comodato? Il fatturato e gli introiti da chi vengono gestiti? Pagano un affitto all'A.C.? Perchè se io "pinco pallino" noleggio la sala per un mio convegno o assemblea, e questo mio contributo è come entrata a bilancio tra le attività del Centro e poi il gestore con questi soldi può organizzare gite, corsi, danze ect., se non mi permettono di fare ciò è naturalmene fisiologico che il prossimo esercizio fiscale debba mettere il Centro il liquidazione perchè devo dichiarare il Fallimento. Bhè se tutto ruota intorno all'A.C. è DICHIARATO con questa lettera voglio chiudere i centri e farli fallire. Sarebbe bello, giusto per materia fiscale avere la lettera pubblicata per poter vedere i vizi di forma. Perchè è facile fare fessi persone che non sono avezze a questa materia fiscale.

Il loro fine è: più i padernesi sono ignoranti, cioè ignorano, pertanto non capaci di ragionare con la loro testa, più loro sono potenti. Non dobbiamo esprimere il nostro pensiero ma stare zitti e sottostare a tutto ciò che dicono e fanno.
Peccato che dimenticano che noi, paghiamo le tasse e con queste il loro stipendio.

Distinti saluti.

Matteo

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con Matteo,più la gente è ignorante meno si rende conto di essere presa per i fondelli.....a Paderno come nel resto del paese.Ne è la prova che i Tg che loro controllano sono diventati rotocalchi,di notizie serie neanche l'ombra.Di questo passo sostituiranno Ballarò con "Cotto e mangiato".......!Antonello Queirolo

Anonimo ha detto...

La lettera del sindaco è una vergogna.A lui danno fastidio i partiti (gli altri) ,le attività politiche e il funzionamento dellA DEMOCRAZIA.Infatti ha emesso una circolare con la quale vieta ai partiti di usare gli spazi dei centri anziani di paderno,palazzolo e calderara. Con una lettera mielosa e ipocrita:afferma che “gli obiettivi di promozione della popolazione anziani vengono meglio perseguiti se le sedi dei centri non vengono resi disponibili alle riunioni dei partiti” e poi conclude che le riunione dei partiti si fanno dove dice lui e invita (ipocrita) “qualora aveste richieste in proposito di trasmettere il presente messaggio chiedendo agli interessati di
rivolgersi agli uffici competenti” Insomma vuole decidere lui come Si discute e si fa democrazia a Paderno Dugnano:il sindaco ha perso la testa,la frequentazione dei fascisti comincia a dare i primi frutti.
E' una vergogna per Paderno Dugnano.

Gianfranco Massetti