Ricevo dall'architetto Fabrizio Allegro questo comunicato stampa a seguito della Conferenza dei Servizi che ha deciso di non interrare la Rho-Monza.Si è svolta la conferenza dei servizi deliberativa ed il Provveditore per le opere pubbliche ha subito aperto l’assemblea anticipando che in vista di Expo2015, trattandosi di opera strategica già compresa nel dossier delle opere complementari, sarà da realizzare in vista dell’evento internazionale. Ha aggiunto che se anche non ci fosse l’unanimità dei pareri l’opera procederà anche se qualcuno dovrà patire disagi e sacrifici perché i benefici sono di ordine superiore.
Apprendiamo dopo pochi giorni che siamo tornati indietro di un anno e mezzo e che questi “fortunati” che patiranno i disagi e l’opera faraonica saranno solo i cittadini di Paderno Dugnano. Un vero e proprio colpo di mano potremmo dire. In definitiva anche la Regione Lombardia ha espresso parere favorevole al progetto con ponte e galleria fonica ed ha steso un documento di indirizzo per valutare le interferenze a Paderno Dugnano, ma non abbiamo potuto prenderne visione, come peraltro del progetto stralcio dell’interramento mai trasmesso alla AC ed a noi partecipanti al Tavolo Tecnico.
La Amministrazione Comunale, presente il sindaco Alparone, ha decisamente ribadito il parere negativo a questa soluzione perché Paderno ha già subito l’impatto della Milano Meda e perché il territorio essendo fortemente urbanizzato è ritenuto incompatibile a subire l’ingresso della Tangenziale nella nostra città. Solo con l’interramento il parere potrebbe essere favorevole, ma la Provincia di Milano ha contraddetto quanto espresso della assemblea della settimana scorsa presso la sala del Consiglio Comunale.
La Provincia ha espresso parere favorevole solo al progetto con ponte e la galleria fonica ed ha liquidato il progetto di interramento, svolto ed a fatica e con un anno di lavoro per chi lo aveva promosso, dicendo che non avrebbe apportato benefici. Progetto di interramento che sembrava cosa fatta nella presentazione di una settimana prima ai cittadini. Insomma non solo le attenzioni non ci sono state per Villaggio Ambrosiano o per Calderara, ma per nessun abitante di Paderno Dugnano, tantomeno per gli utenti di Scuole, Centro Anziani, Centro Pediatrico, Residenze, Parchi, e dimenticandosi della necessaria aderenza e coordinamento dei piani provinciali e regionali (PTCP e PTR) che individuano una Dorsale, un Corridoi Ecologico in quella sede. Direi, come altri, che il peggiore progetto che potessimo avere è proprio quello che oggi viene sostanzialmente licenziato. La Provincia di Milano ha quindi fatto un passo, ma su posizioni sempre più lontane dai cittadini di Paderno Dugnano. Si chiude il consesso con la raccolta delle posizioni prevalenti, e salvo Paderno e Novate i pareri sono favorevoli, alcuni condizionati. Prendiamo atto che il progetto preliminare con ponte e galleria viene sostanzialmente approvato (e con sei pareri favorevoli e solo due contrari) e che tecnicamente potremo solo intervenire sulla Valutazione di Impatto Ambientale che il Ministero dell’Ambiente ha richiesto.
7 commenti:
come sempre il bene di altri (chissà di chi poi) distrugge i beni propri. un'opera da anni '50 (per tutta la vita) per l'expo 2015 (che dura 6 mesi).
Un'ingiustizia perpretata nel nome della collettività. Ma la Lega Padrona cosa aveva detto?
ho voglia di spaccare tutto, anche la faccia a qualcuno!
Grazie anche a nome di mio figlio di 3 anni che quando andrà in giardino potrà finalmente respirare un bel PM10 a pieni polmoni. Italia di m....
Fabri
Le conclusioni della conferenza di servizi di ieri non possono, ahimè, destare la minima sorpresa in chiunque abbia assistito la scorsa settimana alla presentazione del progetto di fattibilità in sala consiliare: era più che evidente dove Provincia e Serravalle volessero andare a parare. Al contrario, il sindaco Alparone, dopo un iniziale tentennamento, sembra aver abbracciato senza riserve la causa dell'interramento. sono sicuro che abbia maturato quasta decisione, riflettendo sugli effettivi danni che avrebbe sui cittadini e sul territorio di paderno, il mantenimento del progetto preliminare; ma probabilmente, nell'assunzione di questa linea, oltre al mantenimento dell'impegno assunto in campagna elettorale, ha avuto un certo peso la considerazione che, in caso di realizzazione del progetto originario, lui stesso e la sua maggioranza pagherebbero un prezzo salatissimo in termini di voti e di popolarità; a pochi importerà che il progetto non sia di competenza comunale: quelle quattordici lingue d'asfalto stese sul nostro territorio e che saranno portate a termine quasi in concomitanza con le prossime elezioni amministrative, rappresenteranno agli occhi della cittadinanza il sunto di cinque anni di amministrazione Alparone: e temo che il giudizio non sarà positivo.
credo che tutti abbiano accolto con favore l'appello del sindaco ad evitare divisioni al fine di ottenere la migliore soluzione per paderno: a prescindere dalla simpatia politica, la cittadinanza intera ha mostrato il suo favore per il progetto di interramento e si è dimostrata pronta a fare quanto necessario per ottenerlo; tutti si augurano che anche il sindaco lo sia.
andrea favrin
Caro Andrea, anch'io, penso che, alla scadenza di questo sciagurato quinquiennio, i devastatori cambieranno aria.
Peccato però che, nel frattempo, grazie alle ancronistiche decisioni condivise con la Provincia, l'aria sarà comunque molto meno respirabile nei pressi del mostro che ci lascierà in dote!!!
P.s. Qualcuno, ha notizie di quei ridicoli signori, che urlano slogan del tipo:
Padroni a casa nostra???
Flavio Mariani
calma flavio; capisco la tua irritazione e quella di tutti quelli che si sentono impotenti di fronte a quello che appare a tutti gli effetti come un sopruso, ma credo che questo sia ancora il momento della compattezza; il momento di tirare le somme arriverà e se le cose dovessero andare in un certo modo il giudizio per l'operato di chiunque non avesse mantenuto quanto promesso sarebbe durissimo.
andrea favrin
La giornata Mondiale della Salute quest'anno è incentrata sul tema dell'urbanizzazione in relazione alla salute, con lo slogan "1000 città, 1000 vite", per ricordare che il trasporto su strada comporta effetti significativi sulla salute umana tramite le emissioni di gas serra.
I paesi più moderni stanno cambiando radicalmente mentalità trasformando le città per renderle più vivibili, a misura d'uomo, più attraenti, meno inquinate. Mi chiedo perchè nel nostra paese andiamo sempre nella direzione opposta...
AndBar
Caro Andrea quello che scrivi è assolutamente vero. Tutti i paesi sviluppati stanno trasformando le loro città in senso più sostenibile modifcando l'urbanistica, la viabilità e le norme di costruzione per renderle più vivibili. Diversamente rischiano di perdere anche opportunità di sviluppo economico dal momento che le grandi aziende internazionali quando devono scegliere una location per i loro uffici tengono conto del fattore qualità della vita che è sempre al primo posto. In Italia andiamo contro corrente. Perché ti chiedi? Ma la risposta è la solita. Siamo un paese arretrato culturalmente, socialmente, politicamente, perché la nostra classe dirigente è arretrata, vecchia, provinciale e ignorante. Chi governa in lombardia pensa che sia più importante per studenti e insegnanti conoscere il dialetto che l'inglese o il cinese. Che cosa pretendi?
Carlo concordo con te, la mia era una imprecazione.
Dai nostri governati vorrei sentir parlare di un "Piano di sviluppo nazionale" di medio e lungo periodo che metta in sinergia le imprese, il mondo del lavoro, la ricerca, l'alta tecnologia, la scuola e università, le infrastrutture... un progetto realizzato dai migliori "cervelli esistenti" condiviso dalla maggior parte del paese che porti tutti nella stessa direzione: occupazione, tecnologia da esportazione, migliore qualità della vita e rivalutazione e conservazione dell'immenso patrimonio del nostro paese.
Invece si discute di riforme della giustizia, di intercettazioni, Semi presidenzialismo alla francese, l'astratto federalismo fiscale, gli immigrati... non dico che questi argomenti non meritino di essere trattati ma pare che le priorità siano altre.
Chi saprà portarci fuori dalla sacca della crisi, invertendo la rotta dalla "palude" della stagnazione economica e dal pericolo del conflitto sociale?
Speriamo che le nostre speranze non debbano ricadere in Bossi jr. detto "la Trota"...
AndBar
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