Giovanni Giuranna sul suo blog ci informa che a Paderno Dugnano: “qualcuno vorrebbe cambiare il nome alla Festa della Liberazione trasformandola in Commemorazione della nostra Libertà”. Giuranna osserva che la “proposta” in realtà è la ripetizione pappagallesca del pensiero di Berlusconi che l’anno scorso ebbe a dichiarare: “i tempi sono maturi perché la festa della Liberazione possa diventare la festa della Libertà”. In realtà non è neanche il capo della destra imprenditoriale l’inventore di questa posizione, perché prima di lui una generazione di reazionari ci aveva già provato, teorizzandola come “pacificazione nazionale” per giungere alfine a una rilettura “condivisa” di una storia scomoda: quella della Resistenza. Perché è proprio la Resistenza che si vuole rimuovere. Ha detto benissimo Giovanni: “libertà e liberazione non sono la stessa cosa. Liberazione è il processo dinamico (pagato a caro prezzo!) per cui la libertà si rende possibile e concretamente esperibile in un preciso momento storico. La liberazione è il sale che non fa perdere alla libertà il proprio sapore, è il 'principio attivo' della libertà, ciò che le permette di restare quello che è nonostante le mille possibili contraffazioni”. Chi chiede di sostituire il concetto di Liberazione, infatti, vuole negare quello che è stata: una guerra di popolo e una guerra patriottica, ma anche una guerra civile, feroce e sanguinosa come sempre sono le guerre civili. Nè una festa, nè una passeggiata.
Una guerra che voleva scacciare dal suolo patrio l’invasore tedesco, sì, ma anche distruggere ed estirpare la dittatura di Mussolini, combattendo con le armi i fascisti repubblichini, torturatori e massacratori dei loro fratelli in nome della fedeltà ai tedeschi, a Hitler e alle sue SS. Fedeltà agli aguzzini che è durata fino all’epilogo tragico di piazzale Loreto, dove Mussolini venne finalmente appeso per i piedi dopo essere stato giustiziato dal CLN guidato da comunisti, socialisti, democristiani, liberali e monarchici, cioè da tutti i partiti.Questa, insomma, è la “Liberazione” di cui i “promotori della Libertà” vorrebbero "liberarsi". In Italia e a Paderno Dugnano. E chi sono questi nuovi “liberatori” che vorrebbero affermare una nuova memoria riscrivendo la storia? Sono quelli che tentano di censurare “Bella Ciao” perché è la canzone simbolo della Resistenza, e poi, davanti alla reazione dei cittadini, negano di averci provato. Perché sono, prima ancora che dei reazionari, dei pavidi che si vergognano di affermare ad alta voce e davanti a tutti, quello che pensano e dicono in privato.
La Resistenza a suo tempo divise gli italiani: da una parte c’erano i combattenti per la libertà e la democrazia, dall’altra i complici di Hitler. Dobbiamo prendere atto che li divide ancora oggi e che la Resistenza non ha vinto la sua battaglia il 25 aprile del '45? La guerra civile continua?
7 commenti:
Berlusconi ama talmente tanto la libertà che è per questo che non vuole farsi processare.
Baraviera Aris
Trovo di pessimo gusto la scelta della foto.
Chi conosce un minimo di storia sa a cosa fa riferimento.
Questo è mancanza di rispetto, anche per un uomo che ha commesso degli errori, ma che non è stato un mostro.
Ha pagato per i suoi errori, forse adesso può essere lasciato in pace.
Caro Anonimo, le foto dei lager con i bambini da sterminare sono di pessimo gusto? Quella di Mussolini e dei suoi gerarchi giustiziati ed esposti, sono di pessimo gusto? Hai ragione, è il gusto amaro della verità, tanto scomoda da ricordare che tu e quelli come te vorreste tanto dimenticare, mentre io e quelli come me ve la sbatteremo sempre in faccia fino a che non la smetterete di cercare di affermare una cosa sulla quale non saremo mai d'accordo. Gli aguzzini e le vittime non sono uguali. Viva la Resistenza, no al fascismo.
La foto sarà anche un po' "forte" ma il commento sulla mancanza di rispetto verso colui che NON è stato un mostro è assurdo !!!
Quindi Stalin e il comunismo vanno bene. Certo loro, non hanno fatto nulla di male.
Allora metti anche le foto dei gulag accanto a quelle dei campi tedeschi.
O ti fa solo comodo la TUA di verità?
Ipocrita!
caro Anonimo,lucida il busto di Mussolini e accendi pure un cero a Hitler. Ma vai a manifestare la tua fede fascista da un altra parte..
C'e' un altro piccolo particolare: in Italia (nota nazione governata per anni dai Comunisti) non ci sono mai stati i Gulag....i Campi si.
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