martedì 30 marzo 2010

PD: avanti con tutti quelli che hanno voglia di cambiare

Ricevo da Marco Coloretti, capogruppo del PD in Consiglio Comunale questa riflessione a caldo sul recente voto regionale.
Caro Carlo, il primo dato che rilevo è la flessione dei votanti. Una democrazia in cui sempre meno persone trovano motivazione a votare è quanto meno una democrazia malata, anche perchè non mi sembra che la stanchezza derivi da un eccesso di benessere. A maggior ragione, se la crisi è avvertibile sotto il profilo sociale, la disaffezione al voto può portare alla lunga anche ad un vuoto di democrazia, e di questo io sono preoccupato da tempo, non solo dai risultati di ieri.
Il secondo dato è che in Lombardia certamente il centrodestra sta bene, anche se si avvertono due limiti: è la Lega e non il PdL che trascina la coalizione. E' ancora Formigoni che per la quarta volta governerà questa regione, più che un governatorato una vero principato feudale con i vassalli a presidiare i centri di potere regionali, non ultimi Asl, banche e altri centri di interesse economico-finanziario. Il patto è così ferreo tra queste due parti, come in passato? Vedremo, ma ho qualche dubbio.
Il PD si è difeso. Non ha un risultato brillante, è egualmente penalizzato dall'astensionismo. Io non ho una ricetta precisa, però al posto di fare tante alchimie sui numeri - con questi, con quelli, con tutti e con nessuno - ricomincerei a preoccuparmi di quelli che non votano: il nostro serbatoio per un'alternativa democratica sta per la maggior parte lì dentro. A questi forse occorre un po' di motivazione ideale e un sano pragmatismo: dire cosa si fa se si governa, con chi e come e nel nome di cosa - cioè di un ideale che sostiene il programma, una cosa tipo: "dalla parte dei più deboli, contro i privilegi dei pochi, per l'interesse di tutti", sia che si parli di sanità che di fisco, di lavoro che di scuola, di autonomia federale e di immigrazione. E lo si vada a dire in giro ad alta voce: c'è un'alternativa alle ricette della destra, perchè altrimenti in campo c'è solo la Lega.
Il dato di Paderno è abbastanza in linea col resto della Lombardia: quel voto a Formigoni che si ferma a 49 virgola un po' mi fa sorridere, ma non per questo mi fa cantare. La strada è lunga ed è tutta in salita: per qualche anno non si voterà, quindi avanti, con l'impegno di tutti quelli che hanno voglia di cambiare e l'intelligenza di chi ha qualche idea per farlo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il massimo rispetto a Coloretti, ottima persona e buon politico.

Da tenere in considerazione, però, che l'astensionismo ha fatto più male al PD che non al PDL.
Certo, ogni parte enfatizza a proprio modo, è naturale, ma ritengo che il PD debba fare una serie di profonde riflessioni in seno a poter migliorare la propria politica e raggiungere consensi maggiori di ora.
E ritengo più un pericolo l'IDV, per le idee poco sane del loro leader e di molti dei loro esponenti, che la Lega dalla parte opposta.
Avrei preferito non vedere una Rifondazione morente e i Verdi ormai ridicolizzati...ma le gente ha votato in altro modo.

Matteo B.

Anonimo ha detto...

avanti con tutti quelli che hanno voglia di cambiare? ma per carità! dopo anni siamo riusciti a "pensionare" verdi, rifondaroli, e compagni nostalgici; ora abbiamo già fatto un errore madornale ad associarci con "masaniello" di pietro, non penseremo mica, Dio non voglia, di imbarcare grillini vari??? il progetto di veltroni del partito "a vocazione maggioritaria" aveva un senso e un certo fascino; questo ritorno alle suggestioni uliviste, invece, può solo portare, nel migliore dei casi, a battere il centrodestra per "accumulazione alluvionale", nel peggiore a perdere ulteriori consensi, in entrambi i casi comunque non permetterà mai di governare davvero.
ma forse a qualcuno interessa solo "battere berlusconi"; e questo ci condannerà perpetuamente alla sconfitta.

saluti
sastra

carlo arcari ha detto...

Caro Sastra, vorrei ricordarti che qui nessuno parla di "imbarcare" nessuno. Se a Paderno si affaccia una nuova forza politica di opposizione alla Giunta Alparone che raccoglie al primo botto il 4% dei voti vorrai consetire al Pd che è il più forte, ma non l'unico, partito di opposizione, di conminciare e dialogare e discutere anche con questa forza?

Anonimo ha detto...

francamente, viste le premesse da cui muove il movimento di grillo e le proposte che propugna, me ne terrei alla larga; che il movimento cinque stelle si opponga al mio avversario non è sufficiente per discuterci insieme (anche forza nuova si oppone al PDL, ma chi lo vorrebbe come alleato???); per intraprendere un percorso comune, dovrebbero esserci ben altri punti di contatto, che in tutta onestà non vedo.

saluti
sastra

carlo arcari ha detto...

Grillo come i nazisti di Forza Nuova? Ma non ti pare di esagerare? Silvana Carcano non mi sembra Hitler. Non diciamo enormità per amor di polemica. Con lei abbiamo già condiviso l'opposizione all'aumento delle tasse scolastiche e all'inceneritore del Villaggio Ambrosiano. Probabilmente potremo fare insieme anche altre battaglie. Perché non dovremmo?

Anonimo ha detto...

Sastra, prendi il Valium e smettila con gli allucinogeni!
F

Anonimo ha detto...

Arcari, non condivido il suo pensiero. I Grillini non sono possibili buoni alleati, ma solo piantagrane.
Non sto parlando della Carcano in particolare (non l'ho comunque apprezzata nelle occasioni in cui si è messa a dar spettacolo).
Poi, se il PD deciderà di dar corda anche a queste persone, non so che dire...già ci sono gli elementi dell'IDV (non mi dica che Cerioni è un politico valido per piacere).
Poi, io sono solo un simpatizzante e non ho magari diritto di dire la mia...però non credo che con queste alleanze avremo più consensi, anzi...

Matteo B.

Anonimo ha detto...

Vorrei solo chiarire che il mio ragionamento riguardava le persone non i gruppi politici.
L'ho anche scritto: bisogna dire cosa si vuol fare e nel nome di cosa, e anche "con chi" - intanto richiamando al voto quei "tanti chi" che non votano, quella è la priorità. A differenza di altri a me la vocazione maggioritaria mette l'orticaria: la destra vince perchè ha due bastioni al Nord (PdL e Lega) e altri bastioni al sud (PdL e vari altri), cioè un sistema di alleanze che sorregge un progetto politico guidato da un leader riconosciuto.
A destra non c'è il partito unico, quindi non c'è bi-partitismo che tenga. Semmai va riorganizzato e riaggregato su basi nuove il campo del centrosinistra: in questo ho sempre creduto che l'ulivo "federazione dei riformisti" fosse meglio come risposta politico-organizzativa ad altre. Ma la storia non la faccio io, mi auguro comunque che si trovi la forza per avere un quadro di riferimento politico di tutto il centrosinistra sempre meglio organizzato. Questo dovrebbe aiutare anche il sistema delle aleanze, la selezione della classe politica e i programmi di governo. Cioè il recupero di quella credibilità di cui tutti abbiamo bisogno. Il resto sono scorciatoie, servono solo a far sopravvivere i dinosauri di ogni specie.
marco coloretti

Anonimo ha detto...

calma.. cerchiamo di intenderci; non stavo assimilando la proposta "politica" di forza nuova con quella di grillo!! ci mancherebbe altro. era una forzatura per esemplificare il fatto che "essere contro" qualcuno non è un collante sufficiente per una coalizione; altrimenti si rischia quello che è successo con il 2° governo Prodi, che vittorioso alle urne, è stato poi impossibilitato a governare per le eccessive divisioni interne, o l'ultima amministrazione massetti, che ha pagato i capricci e le imposizioni di verdi, comunisti e rifondatori, con la sconfitta all'ultima consultazione.
a margine del discorso, mi pare corretta una precisazione sul risultato delle elezioni regionali nel nostro comune: formigoni ha avuto il 49 e spiccioli %; se a questa percentuale si unissero i voti della lista "di maio" e "favrin", che per ovvie ragioni alle regionali non correvano, formigoni avrebbe raccolto più o meno la percentuale avuta da alparone alle ultime comunali; la cosa può fare storcere il naso, ma evidentemente, al momento, la amministrazione di centrodestra a paderno conserva il suo "appeal".
io comunque ritengo più corretto confrontare i risultati di consultazioni omogenee (comunali con comunali, politiche con politiche, e via dicendo...)

saluti
sastra