Editoriale: la differenza tra destra e sinistra

Oggi il Giorno “copre” con una pagina, esemplare per completezza e correttezza di informazione, (firmata da Simona Ballatore e Daniela Salerno) il dibattito sull’inceneritore e sull’acqua pubblica che abbiamo ascoltato in Consiglio Comunale martedì scorso. Queste due giovani giornaliste seguono molto bene la cronaca cittadina e rappresentano una garanzia per i loro lettori da questo punto di vista. Le informazioni contenute nella pagina sono sufficienti ai cittadini per fare il punto della situazione: c’è da due mesi la proposta di un privato di realizzare un inceneritore sul nostro territorio. L’amministrazione in tutto questo tempo non ha sentito il bisogno di informare la cittadinanza su questo progetto e solo due interrogazioni presentate dalla minoranza hanno obbligato sindaco e vicesindaco, assessore al territorio, a rispondere su questo argomento. Cosa che i due in realtà hanno fatto in modo molto parziale, nascondendo le loro vere intenzioni e le loro responsabilità di amministratori, dietro la solita caccia agli errori e alle presunte responsabilità del passato. Alla precisa domanda: "si o no" al nuovo impianto i due hanno in sostanza risposto “vedremo”, demandando tutto a un futuro PGT da realizzare entro l’anno e alle decisioni di Regione e Provincia. Insomma hanno risposto di non voler rispondere dal momento che per loro (e per tutta la città) decideranno i “loro superiori” politici e amministrativi. Nella pagina del quotidiano in edicola che vi invito a leggere c’è la notizia dell’assemblea aperta a tutti organizzata per la prossima settimana all’Oratorio del Villaggio ambrosiano che vedrà nascere il Comitato cittadino contro l’inceneritore e quella dedicata alla proposta del centro sinistra di inserire nello Statuto Comunale un principio che stabilisce il carattere pubblico dell’acqua e la sua definizione di bene comune e diritto dell’umanità.

Proposta che è stata respinta in modo meschino e volgare da una maggioranza che considera più importante e suo dovere obbedire alle scelte scellerate del Governo Berlusconi che ha deciso di privatizzare la nostra acqua piuttosto che difendere un’istituzione come il CAP che è nato a Incirano un secolo fa e che in tutti questi anni ha servito il nostro territorio in modo eccellente ed esemplare. Su questo tema ricordo che stasera al Centro Falcone e Borsellino si terrà un convegno con la presenza dei rappresentanti di Amiacque, che raggruppa le società di gestione dell’acqua della Provincia di Milano.
Questa maggioranza ormai ha gettato la maschera e i cittadini possono vedere qual è il suo vero volto. La loro tanto decantata “politica del fare” è solo un impasto di ignoranza e disprezzo delle istituzioni pubbliche, volute e costruite dal nostro popolo in tanti anni di lavoro e sacrifici, disprezzo delle nostre tradizioni di difesa e sviluppo del bene comune e del nostro territorio che viene al contrario sfruttato e messo in vendita nella solita logica di privatizzazione degli utili e della socializzazione delle perdite. Una chiara dimostrazione di quelle che sono le vere e profonde differenze ideali e concrete tra destra e sinistra, differenze che oggi, con la destra (per la prima volta) al governo della città, i padernesi possono valutare pienamente.