Immigrazione: i permessi di soggiorno scadono prima del rilascio

Trecento cittadini immigrati da due settimane fanno lo sciopero della fame per denunciare lo scandalo del mancato rilascio dei permessi di soggiorno nei tempi previsti dalle leggi vigenti. Come al solito l’Italia berlusconiana e leghista non rispetta nemmeno le leggi che approva, ma pretende ipocritamente che i cittadini, soprattutto in questo caso i cittadini immigrati, le rispettino. Il Testo Unico sull’immigrazione prevede infatti che il permesso di soggiorno sia rilasciato entro venti giorni dalla domanda. Oggi invece – denunciano gli immigrati - si devono aspettare dai 7 ai 13 mesi, mentre sono oltre 500mila le persone in attesa di rinnovo. Insomma il ministro dell’Interno, il leghista Maroni, responsabile di questa pericolosa situazione, costringe burocraticamente a vivere nell’illegalità mezzo milione di persone per poterle poi espellere come clandestini "in nome della legge". Questa è la politica dell’accoglienza praticata dalla destra, una politica razzista e irresponsabile, tesa a rimuovere l’esistenza dell’immigrazione nel tentativo di negarne la realtà.

Anche a Paderno Dugnano abbiamo visto all’opera questa cultura del “respingimento” e della negazione dell’accoglienza. Fatte le debite proporzioni, a che logica rispondeva il tentativo di "sfrattare" il centro servizi per l’immigrazione del Villaggio Ambrosiano? Le dichiarazioni della presidente del Consiglio di Quartiere lo dicevano chiaramente: eliminare lo sportello per evitare che gli immigrati lo utilizzassero andando così “fuori” dal Villaggio, spostando “il ghetto” altrove . Una illusione ridicola prima ancora che inutile e meschina.