Il sindaco di Paderno Dugnano ha fatto arrabbiare l’assessore provinciale De Nicola che è del suo stesso partito, ma evidentemente ha un’altra visione del futuro sviluppo della viabilità nel Nord Milano e anche del modo di governare. Motivo del confronto tra i due (il rapporto sembra pericolosamente vicino a una rottura) è il progetto di riqualificazione della metro-tramvia Milano Seregno in cui Paderno Dugnano, e in particolare lo snodo di Calderara, giocano un ruolo importante.
Il progetto di riqualificazione e ammodernamento della linea ha ottenuto il finanziamento statale (60%) e ora è pronto per essere avviato, ma la giunta Alparone ha già detto che non intende fare la sua parte, cioè investire circa 2 milioni di euro insieme agli altri Comuni interessati, alla Regione e alla Provincia. Motivo del rifiuto alparoniano è il suo “sogno”, molto agitato in campagna elettorale: la metropolitana. Dove? Ma a Cassina Amata, naturalmente.
I più smaliziati tra gli osservatori però sono convinti che non si tratta di un dibattito sul futuro dei collegamenti tra Paderno Dugnano e Milano, ma di una contesa più a breve, una partita insomma più locale e soprattutto più terra terra. Alparone privo di progetti di grandi opere spendibili nel quinquennio ancora una volta cerca di impadronirsi di progetti di altri per metterci sopra la sua bandierina. La metro tranvia è un progetto targato centrosinistra, perciò non va bene, “è vecchio” dice, fingendo di volersi mettere di traverso. In realtà è pronto a sostenere la realizzazione dell’opera se gli si offre un appiglio a cui attaccarsi per dire che è “sua”.
Come se i due progetti, il primo concreto e già finanziato, l’altro fantastico e che non fa parte di nessun possibile sviluppo di linee metropolitane (difficilmente la M3 arriverà ad Affori nel 2011) potessero essere messi in alternativa. Come ha fatto con l’interramento della Rho-Monza, progetto prima osteggiato, poi cavalcato in modo maldestro, raccontando cose non vere e facendo figure barbine anche con i suoi sostenitori. Prepariamoci dunque ad assistere anche su questo fronte un clamoroso giro di valzer. Basta che si decida, però, perché con questi chiari di luna, il rischio di perdere il finanziamento c’è ed è molto concreto.
1 commento:
Devo dire che, questo increscioso episodio, la dice lunga sulla coscienza ecologica di questa sgangherata Giunta!
Mentre da tutte le parti, la
"Gente" chiede a gran voce la possibilità di avere mezzi pubblici meno obsoleti, a Paderno, non si è trovato di meglio, che dire un bel no, tra l'altro ad una proposta portata avanti, da parenti di destra.
Complimentoni:
Flavio
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