Mentre i lavoratori lottano sui tetti delle fabbriche per difendere il salario e la dignità. governo e maggioranza li colpiscono con una nuova tassa cancellando la gratuità del processo del lavoro (nella foto il processo Thyssen). D'ora in avanti i licenziati e i defraudati della previdenza o del TFR dovranno pagarsi le spese di giudizio. Lo denuncia il vicepresidente del gruppo PD alla Camera, Felice Casson dopo il respingimento di un emendamento alla Finanziaria che sarebbe intervenuto sulla cosiddetta 'tassa sul processo'. "Il pagamento del contributo unificato di iscrizione al ruolo - spiega - fino ad ora era dovuto nei processi civili e nel processo amministrativo, mentre ne risultavano esenti i processi in materia di lavoro e di previdenza ed assistenza obbligatorie. Siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano che cancella, di fatto, la gratuità del processo del lavoro ed introduce una odiosa tassa che colpisce le fasce più esposte alla crisi".
La norma, infatti, ricadrà pressoché esclusivamente sui lavoratori, sui pensionati, sugli invalidi, sulle persone colpite da malattie professionali, persone che d'ora in poi dovranno pagare per poter agire in giudizio a tutela dei propri diritti. E molti di questi rinunceranno per mancanza di soldi a chiedere giustizia.
Tutto ciò si manifesta mentre il governo, al contrario, annuncia interventi in favore delle fasce più deboli ed in un momento di profonda crisi economica. E' la solita poltica bugiarda della destra berlusconiana: in Tv afferma di voler aiutare i più deboli, nella realtà decide invece di colpirli con un ennesimo balzello odioso e vergognoso. I "padroni" ringraziano.
Nessun commento:
Posta un commento