sabato 19 dicembre 2009

Bilancio 2010: la strategia della signora "no"

La discussione sul Bilancio di previsione approvato all’alba di venerdì scorso, cioè come quasi sempre è avvenuto entro la fine di dicembre, ha fatto emergere con chiarezza due cose: la volontà del centro sinistra di mantenere sostanzialmente inalterato l’impianto del documento finanziario del Comune, correggendo dove possibile i tagli e le scelte sbagliate o ideologiche introdotte dalla nuova giunta; la sostanziale chiusura del centro destra che si è rifiutato di accettare anche la più piccola e innocua correzione o suggerimento rivendicando questo rifiuto come “scelta politica”.
Ma di quale scelta politica si è trattato? Davvero gli emendamenti proposti erano irricevibili? La verità è che con i 15 “no” ripetuti con dispettosa soddisfazione dalla responsabile del Bilancio si è voluto, ancora una volta, rimarcare la presunta novità di una amministrazione che sembra invece non aver niente da dire alla città. Insomma dicono di no perché non sanno o temono di non saper fare qualcosa di diverso e di nuovo.

La neodestra padernese afferma infatti di non voler fare “opere faraoniche”, ma in realtà non può farle le opere, nemmeno quelle per mettere in sicurezza molte strade della città, perché non sa dove trovare i soldi e quelle poche iscritte nel Piano Triennale, cioè il mercato coperto di Calderara (400 milioni) e il ponte carrabile di via Cappellini (500 milioni), è quasi certo che non si faranno mai.
Gli emendamenti presentati dalla minoranza e respinti dalla giunta e dai suoi sostenitori erano in tutto 15 (12 del PD e 3 di RC-CI) su 7 dei quali era stato espresso parere contrario dal direttore del Settore Finanziario e dal Collegio dei Revisori. Quelli presentati dal PD tendevano tutti ad introdurre piccoli correttivi che spostavano poche migliaia di euro da un capitolo all’altro, per aumentare di complessivi 220mila euro, gli stanziamenti a favore di: asili nido (76mila euro), parchi e gestione del territorio (11mila), teatri e attività culturali (20mila), rette per ricovero anziani e servizi ai diversamente abili (20mila), beneficenza pubblica e servizi alla persona (11.500) centri di aggregazione, enti con finalità sociale e lotta al disagio sociale (28mila), assistenza scolastica, refezione e trasporto (50mila).
Quelli presentati da RC-CI chiedevano di eliminare dal Bilancio di previsione: 110mila euro destinati alla recinzione tra FNM e via Gabrio Casati, di eliminare le voci relative al mercato coperto (400mila) e alla pista per ciclisti (200mila) destinando l'importo alla messa in sicurezza di strade e manutenzione di scuole, e di usare i 500mila euro previsti per il ponte di via Cappellini al finanziamento della metrotramvia Milano-Seregno.
Come si vede gli emendamenti del PD chiedevano alla maggioranza di fare solo dei piccoli aggiustamenti destinando qualche soldo in più al sostegno di soggetti deboli, famiglie, bambini, anziani, alla cultura, alla scuola e alla difesa dell'ambiente. Alcuni tagli fatti dall'assessore Ruzzon erano davvero poco motivati e altri chiaramente ideologici. Ad esempio il taglio del contributo a Legambiente, 2.500 euro, che l’associazione utilizza per la cura e la manutenzione annuale dell’Oasi dei Gelsi, sembra privo di senso a meno che la giunta non voglia ammettere di aver tagliato il contributo solo perché il destinatario non gli era gradito, anche se ha sempre fatto nello specifico un buon lavoro e a buon mercato.
Le risposte ostentatamente negative dell’assessore hanno confermato che di questo in molti casi si trattava. Il servizio reso da Legambiente? Non era un progetto condiviso. La Ludoteca? Serviva solo 120 bambini, o tutti o niente. I soldi per controllare le discariche abusive ricavati dall’aumento delle sanzioni? Non abbiamo ancora incassato quelli delle vecchie sanzioni. L’aiuto al Commercio? Demagogia. Progetti internazionali? Non ci sono soldi. 5.500 euro in più per gli Oratori? Demagogia. 6.500 per la socializzazione e la prevenzione a favore dell’infanzia? Mi è venuto il torcicollo, no. Sostegno agli interventi delle associazioni con finalità sociale? Respinto. Alla fine dopo circa tre ore e mezza, dopo aver detto ancora di no, ma più gentilmente ad Anelli (perché evidentemente non ci provava lo stesso gusto che con Coloretti), la signora Ruzzon si è ritenuta soddisfatta della sua impresa e ha cominciato a mangiucchiare biscottini da un sacchetto. Evidentemente pensava di stare a casa sua in cucina e non nell’aula consiliare. Ma si sa, come dice Rimoldi, "lo stile non è acqua".
Il capogruppo del PdL, ha tenuto subito a ribadire che a Paderno c’è democrazia perché Coloretti ha potuto parlare e illustrare ampiamente i suoi emendamenti (lui avrebbe preferito non consentirlo?) e ha esclamato: “il nostro bilancio è bellissimo” anzi si è detto sorpreso del fatto che l’opposizione non lo approvava spingendosi a definire gli emendamenti di Coloretti “ostruzionistici” e lamentando che la povera signora Ruzzon “è stata maltrattata” dal feroce capogruppo PD. L’uomo evidentemente è privo di senso del ridicolo.
Imbattibile però nell'autoretorica e nell'iperbole resta Alparone che ha chiuso il dibattito affermando che il suo Bilancio “E’ straordinariamente ben fatto e ha fatto emergere una capacità inaspettata”. Cioè nemmeno lui si aspettava tanto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mentre l'ex assessore al Bilancio, Coloretti, si è sempre comportato da signore, quale è, sono sconcertato dall'arroganza esibita con convinzione assoluta, dall'assessora che lo ha sostituito.

Provo al contempo, un pò di sconforto,perchè mi rendo conto che, questa società, approva sempre più, chi sguaita di più, a prescindere assolutamente dalle reali capacità individuali.

Flavio

Anonimo ha detto...

A Flavio, ovio che per i tuoi gusti Coloretti è stato un signore, per noi non è stato un signore, non ricordo abbia mai dato parere favorevole alle proposte presentate dall'allora opposizione, anche noi provavamo sconforto, ora proviamo soddisfazione al tuo sconforto.

Pierluigi

carlo arcari ha detto...

Prendo atto Pierluigi che tu e i tuoi amici fate politica a dispetto e che tutta la vostra strategia si riduce a questo. Bravi 7+