giovedì 12 novembre 2009

Villaggio: la destra ha in testa una soluzione " radicale"

Il parlamentino del Villaggio Ambrosiano si riunirà venerdì sera con il seguente ordine del giorno: aggiornamento della situazione degli immobili di via Derna e via Cernaia in seguito all'incontro con gli amministratori degli stabili, varie ed eventuali.
La questione di cui si discuterà è nota e risale ad almeno quattro anni fa: gli stabili incriminati sono il condominio di via Derna 17 e due condomini di via Cernaia, interessati dal fenomeno del mancato pagamento di mutui, affitti e spese condominiali provocato delle condizioni sociali in cui versano alcuni dei proprietari e degli inquilini residenti, cittadini italiani e stranieri rimasti senza lavoro o con un reddito inadeguato a causa della crisi. Una situazione che aveva provocato più volte in passato i distacchi di gas, gasolio ed energia ripristinati solo dopo gli interventi della vecchia amministrazione di centro sinistra che era riuscita a mediare con i gestori del servizio e gli amministratori.
La neopresidente del Consiglio di Quartiere, stando alle sue dichiarazioni, sembra invece voler affrontare il problema con il facile e accattivante slogan: “No al ghetto, basta extracomunitari”. Uno slogan sostenuto dalle affermazioni riportate da “Il Cittadino” del 17 ottobre: “Sicuramente una delle cause della situazione attuale è la ghettizzazione e se oggi è così grave qualcuno dei vecchi amministratori deve farsi l’esame di coscienza”. Insomma, è chiaro che per lei il "ghetto" del Villaggio l'ha creato la sinistra. Poi la bocconiana si è ricordata di qualche lettura sparsa e ha osservato che sì, ci sono anche le responsabilità delle banche e le speculazioni della finanza immobiliare, e ha concluso annunciando: “Il futuro degli abitanti di via Derna e via Cernaia dovrà avere una nuova destinazione. La situazione non è risolvibile senza un radicale intervento urbanistico di riqualificazione”. Varrà proprio la pena di partecipare alla riunione di dopodomani, così forse capiremo finalmente che tipo di “soluzione” ha in testa la signorina presidente.

21 commenti:

Francesco Rienzo ha detto...

Io mi chiedo come lei possa così attaccare senza motivo persone che hanno dimostrato di 'voler bene' alla città di Paderno Dugnano molto più dei passati amministratori, permettendosi di insultarla nei suoi "articoli" con bugiarda e razzista. La signorina presidente, come la chiama lei, ha forse interpretato e capito quel messaggio che i cittadini del Villaggio hanno voluto trasmettere dando la maggioranza al centrodestra.
Ora, il Villaggio versa in una situazione grave, è diventato un ghetto. Come se fa a negarlo? Qualcuno per caso si fida a uscire la sera in quel quartiere? Io e le persone che conosco no di certo.
Vogliamo continuare così e far finta di niente, come fatto dalla passata amministrazione? Penso di no, visto che nessuno ce la fa più. E risolvere il problema non significa essere razzisti, ma come dice la presidente "integrare" tutti con il resto della città di Paderno.

carlo arcari ha detto...

Signor Rienzo, io non insulto nessuno, prendo atto di dichiarazioni e fatti. Il nuovo presidente considera il Villaggio "un ghetto" solo perchè ci vivono molti cittadini immigrati e italiani poveri? Questo per me è un giudizio razzista. Il nuovo presidente pensa di eliminare "la ghettizzazione" del Villaggio sfrattando un servizio di volontariato agli immigrati dalla sede di Quartiere? Questa per me è una scelta intollarante e razzista. La signorina Preda ha detto ai giornali di aver chiuso un servizio comunale inutile? Ha detto una palese bugia perché non si trattava di un servizio comunale, ma di volontariato, al quale il Quartiere prestava solo una sede.Prova ne sia che il servizio continua ospitato dalla comunità degli Evangelici. Ma evidentemente bisognava dare subito un segnale politico, anche raccontando bugie. Raccogliere il messaggio, come dice lei.
Considero questa scelta tutta ideologioca, indicativa di una politica pericolosa che porterà, se non contrastata, a ulteriori insanabili conflitti tra cittadini del Quartiere. E' questo che la destra vuol fare al Villaggio?

Anonimo ha detto...

Egregio Sig. Arcari,
mi associo a quanto afferma il Sig. Francesco Rienzo, è veramente disgustoso come Lei definisce Veronica e non posso concepire che una persona come Lei che si definisce "intelligente, che sa scrivere in italiano, e soprattutto di una maturità tale dovuta ai suoi 63 anni, si permetta di dare gratuitamente degli aggettivi ad una ragazza che si sta dando da fare per migliorare la qualità del suo quartiere.
Sono una persona che lavora da 40 anni alla società Eco-Bat proprio di fronte a quello che viene definito il "ghetto" e nel corso di questi anni ho avuto modo di vedere come sono cambiati gli usi e i costumi in questo quartiere.
Mi trovo d'accordo con il Sindaco Alparone di integrare queste persone e non emarginarle come sinora è avvenuto.
E' proprio invitandole presso gli uffici comunali che avranno modo di sentirsi in toto cittadini e soprattutto persone aventi gli stessi diritti (e anche doveri) come tutti noi.
Se posso dare un consiglio smettiamola di criticare l'operato di questi giovani messi a capo dei quartieri, lasciamoli lavorare in tranquillità, porteranno sicuramente idee innovative, che noi maturi, potremmo anche non condividere, ma dobbiamo essere consapevoli che stanno facendo esclusivamente il bene della nostra città.
Anzichè mettere i paletti, aiutiamoli e sosteniamoli, non dimentichiamoci che i giovani sono il nostro fututo.

Cordialmente
Carla Borghi Tempella

carlo arcari ha detto...

Gentile Signora, i miei giudizi non sono "gratuti" come lei scrive, perché credo di averli ampiamente motivati. Può non condividerli, ma sono giudizi basati su fatti. Io, ad esempio, non sono l'unico a trovare "disgustoso" il tentativo di risolvere i problemi sociali sabotando e cercando di rimuovere i servizi di volontariato costruiti con fatica e passione da gente che da anni presta il suo lavoro gratuito a favore dei cittadini più bisognosi.
La sua posizione in merito mi è chiarissima, come chiara è quella della signorina Preda, alla quale mi oppongo perché non mi smebra "innovativa", ma al contrario reazionaria. E' una politica che non solo non offre integrazione, ma cerca di impedire ad altri volonterosi di realizzarla. Infine, una cosa che forse le è sfuggita: a definire il Villaggio "un ghetto" non sono stato io, ma la presidente Preda.

Anonimo ha detto...

ma perchè dice che il problema riscaldamento uando ci sono 5 palazzi su 9 tra via derna e via cernaia che sono senza riscaldamento. La sua soluzione qual'e' :: gli paghiamo noi il mutuo e le bollette?? e chi paga regolarmente cosa dovrebbe dire??
Io abito vicino a questa realtà e posso assicurarvi che sotto quelle case ci sono anche molte macchine da 50 000 euro parcheggiate..come la mettiamo?? forse Arcari lei non è mai entrato al villaggio e non sa dove sono queste vie ma chi ci abita sa qual è la realtà.
Antonio.
P.S Se venerdi non ha impegni puo venire ad ascoltare di persona cosi non le riportano frasi distorte o bugie.
antonio

Anonimo ha detto...

Lei ha travisato, girando la frittata, le mie parole:
"disgustoso"
io non mi riferivo al tentativo di risolvere i problemi ma il suo atteggiamento "a parole" con cui Lei attacca le persone.
"ghetto"
se la Sig.na Preda ha definito il Villaggio "ghetto" (questo è da verificare) non ha altro che ripetuto l'aggettivo che tutti usano per individuare questa frazione, ma sicuramente starà operando affinchè questa definizione venga accantonata e auguro a Veronica come per Cassina Amata, che noi amatesi amiamo definirla "la piccola Parigi", di riuscire non solo a trovare un altrettanto aggettivo ma a far vivere dignitosamente le persone che vi abitano.

Carla Borghi Tempella

GC80 ha detto...

"Soluzione radicale"...Sig. Arcari, forse lei non si rende conto al 100% di ciò che scrive.
Qualche giorno fa la "Kinder divisionen", poi la definizione di "razzismo ed intolleranza" all'indirizzo sempre della Sig.na Preda; oggi quest'altra uscita.
Non le sembra di esagerare con l'accostamento al movimento nazifascista?

Confido nella sua buona fede...temo altrimenti per lei che la querela sia ben più di un rischio ipotetico

carlo arcari ha detto...

Gentile GC80, un consiglio di stile: quando minacci querele abbi almeno il buon gusto di non farlo con una missiva anonima.

Francesco Rienzo ha detto...

Sta di fatto che in molti siamo d'accordo. La vera ghettizzazione, di cui lei non può sentire pronunciare la parola, c'è ed è inequivocabile, date le risposte che ha ricevuto in questi stessi commenti.
Evidentemente non conosce il Villaggio così bene. Vorremo per caso negare il problema? La Sig.na Preda non fa altro che prendere atto di questa realtà, quella di un quartiere debole e non certo sicuro rispetto agli altri, con un'alta concentrazione di delinquenza. Cosa fare? Certamente integrare il quartiere e le classi più a rischio con il resto della città. Ecco perché dobbiamo favorire il collegamento e non l'isolamento. Mi sembra un questione così chiara e inequivocabile, che specularci sopra a fini politici mi pare alquanto inopportuno. Il tema della sicurezza non è mai importante fin quando non ci colpisce direttamente.

carlo arcari ha detto...

Rienzo, quando si parla di sicurezza bisogna capirsi. In che cosa il Villaggio è più insicuro rispetto al resto della città? Onestamente, dati alla mano, tutta questa pericolosità che viene da voi affermata non esiste perché non emerge concretamente da episodi di criminalità registrati dalle Forze dell'Ordine, e mi sembra rimanga confinata al livello delle vostre percezioni soggettive. Mi sono letto la rassegna stampa locale di un anno di notizie relative al quartiere che voi definite "ghetto", quasi fosse il Bronx. Ebbene potrete anche voi verificare che se si esclude il problema (è questo il crimine?) delle bollette non pagate, in 12mesi non è successo niente se non un accenno di rissa per motivi "automobilistici" subito sedata dai Carabinieri. E' tutto qui il pericolo che fa chiudere in casa la gente alla sera? Cerchiamo di essere seri.

Anonimo ha detto...

un accenno di rissa??? ma lei proprio non sa di cosa sta parlando visto che dei romeni avevano picchiato un italiano si è scatenato il finimondo.
forse lei abita a palazzolo e non conosce la realtà del villaggio in alcune zone e per questo parla cosi.
nessun genitore manderebbe in quelle vie le proprie figlie senza accompagnarle.
non si possono mica avere i paraocchi come fa lei.

Francesco Rienzo ha detto...

Scusi Arcari lei forse vive in un'altra città, ora capisco. Ma lo sa come è soprannominato il Villaggio? Proprio il 'bronx'. Non si chiede perché sia l'unico rimasto a pensarla così, quando neanche quelli del suo partito hanno agito come dice lei? Ma soprattutto è veramente grave perché denota una conoscenza nulla di quello che avviene in città. Perché non viene a ripetere quello che sta dicendo in consiglio di quartiere questa sera? Dica a tutti che il villaggio è sicuro. Sono proprio curioso di come le risponderanno.

carlo arcari ha detto...

Rienzo i fatti parlano da soli e se tu non ne citi (quanti episodi di criminalità sono avvenuti al villaggio quest'anno?)discutere è inutile. Io ho analizzato la rassegna stampa del Comune e in 12 mesi l'unico episodio che ha turbato l'ordine pubblico al Villaggio è quello che ho citato. Ce ne sono stati altri che la stampa non ha riportato e che i Carabinieri non hanno registrato? Enumerali, sono tutto orecchi..

Anonimo ha detto...

sig. Arcari come già scritto tempo fa io ho n'attività proprio nel centro del "Villaggio" e non pecco di mpresunzione nel dirle di saperne più di lei su questo quartiere. Vivo sulla pelle tutti i giorni i racconti e i malumori della gente che vi vive.
La cronaca del villaggio non ha mai interessato nessuno, tanto meno ai famosi vigili di quartiere che si vedono in maniera sporadica, un piccolo esempio.... macchine parcheggiate senza disco orario e mai una multa da anni.... ripeto da anni.
la situazione del villaggio è all'apparenza tranquilla, gli extracomunitari fanno quello che vogliono e gli altri zittiscono per paura. diciamo che si è creata una situazione di "quieto" vivere.
Ci sono appartamenti dove vi sono più di 10 persone a viverci..... apparentemente affittati da italiani , questo dimostra che la situazione fa comodo.
La frazione è divisa in due , e la farmacia fa da spartitraffico.
Quello che per alcuni è RAZZISMO per chi ci vie vuole essere soltanto un modo da mettere dei paletti a chi non ha mai dimostrato nessuna intenzion all'integrazione.
Fino poco tempo fa gli esercoizi commerciali di loro rimanevano aperti fino a tarda notte , e vorrei vedere che avrebbe avuto il coraggio di andare a dirgli qualcosa.
Persino le autorità ci hanno messo un'eternità prima di intervenire.
Comunque la invito a non credere a me , ma neanche di quello che gli viene detto da altri.
Faccia un giro da solo a piedi di sera e verifichi in prima persona , Parco Gadames compreso, e parli con le persone che vi abitano chiedendo cosa ne pensano.... perchè spesso alla mia domanda mi sento dire..... é uno schifo!
Il mio commento nasce dal proprio vissuto .... da 15 anni.
forse la signorina Preda e la kinder spa vuole solo dare voce al cuore del villaggio, più di chi vendeva patatine......
Provi ad andare a vedere da 10 anni a questa pare come è cambiata la forbice in percentuale tra italiani e non ...... già avrebbe un'idea su quanti non pensino che sia una cazzata la situazione del villaggio.
Marco F.

carlo arcari ha detto...

Marco, con tutto il rispetto, dall'auto in divieto di sosta alla criminalità ce ne corre. Io non vivo al Villaggio,ma nella mia vita sono cresciuto in periferie emarginate e forse ancora di più desolate di quella padernese; alla Bovisa negli anni 50, a Cinisello negli anni 60, per esempio. Alla Bovisa eravamo una banda di bambini così poveri che per andare al cinema rubavamo il rame o il ferro se non c'era altro. A Cinisello invece l'auto l'hanno rubata a me tre volte in 10 anni. Per non parlare dei 4 colpi di pistola che uno spacciatore (calabrese) con cui avevo avuto un banale diverbio mi ha sparato negli anni 70, per fortuna senza beccarmi.
Stando alle tue parole il Bronx padernese sarebbe questo: i vigili non fanno le multe, ci sono appartamenti dove vive più gente del dovuto, il parco è maltenuto e sporco, i negozi degli stranieri stanno aperti oltre l'orario. Ed è questa la realtà che ingenera nel 75% dei cittadini italiani del Villaggio, paura, insicurezza e disagio? Tutto qui? Mah! I miei genitori a Milano vivono da 25 anni nelle ex case popolari di un quartiere molto proletario vicino all'ortomercato dove le cose sono più o meno identiche a quelle da voi descritte. Ma non si sentono in pericolo, anche se hanno già subito due furti in casa. Con tutto il rispetto per i vostri vissuti, io penso che quando parlate di Bronx, non sapete bene quello che dite.

GC80 ha detto...

Provo a lasciare nuovamente il post...

Sig. Arcari, la ringrazio per la lezione di stile impartitami. Io, in realtà, non ho minacciato proprio nessuno e non ho alcuna intenzione di querelarla; ritengo però che con alcuni suoi scritti lei mi sembra sulla buona starda per ricevere una querela...
Non è il caso di esacerbare sempre i toni in questo modo

Buona giornata

Anonimo ha detto...

non ho parlato di bronx , e nemmeno voglio paragonare il villaggio ad altri posti , ho trascorso ache io parte della mia vita tra quarto oggiaro e Bovisa e non sono così sciocco da paragonarli, ma con ciò non si può neache non vedere che questa frazione sta vivendo una situazione particolare.
Seno non si spiegherebbe come mai in alcuni palazzi l'80 % della gente a deciso di cambiare abitazione.
delle multe ho parlato ironicamente per descrivere una situazione banale , ma che di sicuro fa caire che non vi è presenza delle forze dell'ordine.
In centro non puoi lasciare la macchina due minuti che becchi la multa , qui ci sono aut parcheggiate da anni senza nulla.
La sensazione è che il villaggio sia diventato un luogo dove tutto tace , dove i vigili girano alla larga, dove i cittadini per paura non parlano e dove i diritti non sono quelli della comune convivenza.
Sono coscente del fatto che non vi siano delle situazioni di imminente emergenza o di violenza ma le assicuro che nnon per questo si sta tranquilli.
sottolineo che il problema non sono gli extracomunitari ma la mancanza di un controllo sul territorio, perchè il problema non stà nella cittadinanza ma in chi non osserva le leggi e i diritti altrui.
italiani o stranieri.
Sno però cero che il Villaggio per alcune di queste persone sia un oasi felice dove nessuno rompe le scatole e si fa quello che si vuole, e da questo il passa parola a portato a questo arrivo in massa.
i cittadini del villagio non hanno paura di un parco Gadames malconcio ( una panchina rota non ha fatto male a nessuno) ma la paura è dettata dalla gente che vi frequenta il parco, specialmente nelle ore buie, e visto che è inverno già alle 17.30.
Pensare ciò che faccianon non è difficile visto che ha vissuto in certi posti.
La gente fuori da luoghi di ritrovo più o meno ubriaca, quindi non del tutto lucida e capace di generare una rissa per futili motivi.
persone che nel proprio condominio è rimasta una delle poche famiglie italiane, costretta a convivere nel via vai di persone estranee, e con vicini che non rispettano nemmeno le basilari norme di igiene.
in 40 mq non si può vivere in otto, dormendo su materassi a terra.
potrei elencare altre cento situazioni, che di sicuro non sono quelle de Bronx , qui non si spara , non si violenta, non si ruba, ma comunque le persone non sono tranquille perchè non si sentono protetti da chi dovrebbe.
non penso che lei era contento quando abitava in bovisa o cinisello, o meglio ancora quando gli hanno rubato la macchina e gli hanno sparato, quindi non descriva ciò come se alcune situazioni sia normali.
Il fatto che non siamo gli unici o che ci sia di peggio non giustifica l'accettazione di tale situazione.
Sono sicurissimo che un puntiglioso come lei nelle regole .... al VILAGGIO non ci vivrebbe mai.
Marco

Francesco Rienzo ha detto...

Sta di fatto che nessuno la pensa come lei al Villaggio, fortunatamente. E soprattutto il fatto che lei si basi solo sui giornali, dove gli episodi di piccola criminalità non trovano di certo lo spazio che meritano, denota una scarsa attenzione, che invece è fondamentale se si vuole offrire un servizio "giornalistico"(?... meglio di propaganda politica) come questo. Sono, infatti, questi, insieme al fatto che dieci persone sopravvivono in un appartamento, che non si paghino le spese in un condominio, gli atti di vandalismo e tutto il resto, i segnali da atmosfera del 'Bronx', ossia di una zona non sotto il controllo adeguato. Questi sono gli episodi che creano le forti e profonde rotture nella società, il sentirsi non integrati, e che, se non curati, sfociano in episodi ben più importanti. Dobbiamo aspettare il verificarsi di questi eventi? Dobbiamo aspettare di andare su un tg nazionale, per dichiarare che non si è sicuri al Villaggio?
Quello che mi meraviglia è proprio il fatto che lei neghi la realtà che esiste. Basterebbe che lei ascoltasse la gente del Villaggio, per correggersi ed informarsi in prima persona, prima di esprimere un parere privo di riscontro nella realtà. L'ascolto viene prima di qualsiasi cosa.

Anonimo ha detto...

io non vivo al villaggio,ma ho un ricordo che voglio condividere con tutti anche chi come arcari ha le fette di salame sugli occhi,ed un orgoglio grande come una cattedrale,tipico di chi ha tan'anni da esser saggio,ma cosi comportandosi dimostra di essere piu immaturo di me che ho "solo" 28 anni.
In marzo,mentre io con i miei validi militanti della lega,tenemmo un gazebo in via tripoli angolo via cernaia,(di fronte al prestinaio del villaggio) incontrammo tanta gente che già allora denunciava il degrado,l'abbandono,la ghettizzazione,insomma chiedevano al comune di essere piu presente e di intervenire drasticamente,ciò che ora Veronica,ma non solo lei,l'amministrazione direi sta cercando di fare.
Per concludere vorrei riportare una frase di un anonimo cittadino del villaggio di cui non ricordo il nome che mi disse "voi andate a casa tra 2 ore,noi qua ci viviamo e non potete neanche immaginare cosa voglia dire vivere qua"
questo significa che io,arcari,tutti noi dobbiamo sostenere persone come veronica che amano,vivono il loro quartiere e lo vorrebbero piu bello,piu sicuro piu vicino al resto della città,il resto è solo fumo,provocazione retorica massimalista,
ah dimenticavo,va ben il volontariato ma quando porta del bene al prossimo,non quando lo allontana dal resto della comunità e dare la "pappa pronta"

Andrea Bonandin

carlo arcari ha detto...

Bonandin,io come te del resto apppoggio e sostengo le idee in cui credo e le persone che dimostrano di saperle interpretare. Tu affermi che sono immaturo, che ho le fette di salame sugli occhi, che ho un orgoglio smisurato , che sono un provocatore e un massimalista. Io non ti giudico, mi limito a darti la parola e noto con piacere che ciò nonostante continui a leggermi e seguirmi assiduamente. Me ne compiaccio.

Anonimo ha detto...

...eh perchè mi ritengo una persona pluralista e leggo anche quello che non mi piace e non condivido,cosi amplio i miei orizzonti...noi leghisti mica leggiam solo la padania!

andrea