mercoledì 11 novembre 2009

Licenziamenti, squadracce, violenza: il gioco si fa duro

La lotta dei lavoratori contro i licenziamenti sta subendo un pericoloso salto di qualità. Lo dimostra l’irruzione all'alba nella sede dell'Agile (ex Eutelia) in via Tiburtina a Roma occupata dal 28 ottobre dai lavoratori per protestare contro la chiusura del'azienda. A guidare la squadraccia di vigilantes l'ex amministratore delegato di Eutelia, Samuele Landi, Il gruppo, dichiarando di essere della polizia, ha ordinato in malo modo ai dipendenti di uscire utilizzando piedi di porco per scassinare le porte chiuse. L'episodio però è stato registrato da alcuni giornalisti del programma «Crash» di Rai Educational che si trovava nello stabilimento al momento del blitz, i quali scoperto l'inganno hanno chiamato la vera Polizia. L'intervento delle forze dell'ordine, che ha identificato i componenti della squadra e il proprietario dell'azienda, ha impedito che la tensione degenerasse in scontri (a sinistra la foto Ansa).
Preoccupati da questo episodio i dipendenti dell'Agile di Pregnana Milanese, occupata martedì scorso da una ventina di lavoratori dei 237 di cui è stata chiesta la messa in mobilità: “Siamo sconcertati - ha detto il delegato Fiom Angelo Pagaria - ma questi gesti non bastano a scoraggiarci: andremo avanti finché non ci sarà un intervento politico per salvare i posti di lavoro. Accetteremo anche l'amministrazione straordinaria, se sarà necessario”.
Intanto da Montereale Valcellina (Pordenone) dove Agile ha un'altra delle sue sedi, riceviamo questa lettera:
Cari Amici,
io a altri 1.191 colleghi della ditta Agile ex Eutelia, una sede è anche a Pregnana Milanese (tutti derivanti da aziende come Olivetti e Bull) a fine anno saremo tutti licenziati probabilmente senza poter usufruire degli ammortizzatori sociali. Ben presto a noi si uniranno altri 6.600 colleghi di Phonomedia uno dei più grandi call-center in Italia. Tutto ciò grazie a degli imprenditori che qualcuno, con un eufemismo, ha definito "diversamente onesti".
Questo sta accadendo nel silenzio più totale, nonostante varie manifestazione anche eclatanti (incatenamenti davanti a Ministeri competenti, salite sui tetti delle sedi, occupazioni delle sedi),
sembra che nessuno si accorga di noi. Il Governo ci ignora, sembra che il destino di quasi 9.000 famiglie non lo interessi nemmeno. Non stiamo percependo alcun stipendio né rimborsi spese ormai da 3 mesi. Conosco colleghi cinquantenni, con mutui e/o affitti, che per mantenere la famiglia chiedono soldi a genitori e suoceri.
Vista la situazione qualcuno ha pensato di usare il tam-tam delle mail come la vecchia "catena di S. Antonio" per fare conoscere la nostra situazione al più alto numero di persone possibile, sperando che arrivi alle orecchie di qualcuno...."in alto". Tutto quello che vi chiedo è : inviare al più presto una mail con allegato questo testo al maggior numero di amici possibile, con la preghiera che loro lo inviino al maggior numero di amici possibile.
In questo modo in pochi giorni migliaia, forse,milioni di persone saranno al corrente di quanto ci sta succedendo e chissà che la voce non arrivi a chi è in grado di farsi sentire. Per cortesia, fate capire ai vostri amici che non è la solita catena di S.Antonio, si tratta di 9.000 famiglie che non sanno come arrivare a fine mese. Vi ringrazio di cuore fin d'ora
Gianfranco

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo è solo il triste risultato dell'assenza totale del ns. governo in materia di lavoro....e chissà a quali estremi dovremo arrivare per sollecitare un reale intervento che sani questa situazione....
Giovanna

Anonimo ha detto...

Qualcuno vuol spiegare a questi lavoratori che la crisi è finita, ora dobbiamo festeggiare il Natale in santa pace e soprattutto bloccare tutti quei processi fastidiosi che limitano l'azione del nostro premier.
And.Bar

Unknown ha detto...

Certo perchè negli altri paesi con altri governi queste cose non accadono..
Mi spiace per i lavoratori che non hanno più un posto di lavoro però non si può dare la colpa sempre alla politica..

Anonimo ha detto...

Niente commenti del Centro-Destra vero? se ne guardano bene

Anonimo ha detto...

Dal sito del Corriere della Sera:
"Processo breve, ddl al Senato
Prescrizione dopo due anni Sul testo intesa Pdl e Lega: tre articoli. Prescrizione due anni dopo il rinvio al giudizio per i processi in corso e i reati «inferiori ai dieci anni di reclusione». Intanto Cicchitto apre all'ipotesi di far tornare l'immunità per i parlamentari".

Scusate ma io non riesco a rassegnarmi a questo schifo, con quale faccia tosta questa gente propone una legge del genere? Non parliamo più di SICUREZZA e GIUSTIZIA se poi per salvare un "corruttore" si mandano al macero gravi processi in corso e si tutelano i futuri delinquenti alla faccia degli onesti cittadini.
Andrea Barison

Anonimo ha detto...

andrea complimenti.si vede che il governo prima di portare una legge in parlamento ti consulta perchè tu commenti un qualcosa senza che sia ancora stata pubblicata.. complimenti mago veggente Barison.
Antonio

Anonimo ha detto...

Sig. Antonio
grazie del veggente ma sinceramente è sufficente saper leggere, infatti nel mio post ho specificato che la notizia arriva dal sito del corriere on line (www.corriere.it), inoltre la proposta non è un mistero dato che ne hanno parlato beatamente da giorno quasi tutti i media.
Se vuole aspettare il TG4 di Emilio Fede per commentare le notizie faccia pure, ognuno si informa come e dove vuole.
Saluti
And.Bar

carlo arcari ha detto...

Cari amici,Berlusconi e il suo destino giudiziario non possono sempre stare al centro della vita del Paese. Noi abbiamo altri è più urgenti bisogni. Io credo che sia venuto il momento di ricominciare ad organizzare la lotta collettiva alla precarietà dei rapporti di lavoro. Dico ricominciare perché 40anni fa,in un contesto meno "globale" di quello attuale, le lotte per un più corretto equilibrio tra diritti e doveri di imprese e lavoratori portò a quella grande conquista sociale che è stata lo Statuto dei Lavoratori. Oggi bisogna tornare a lottare insieme per realizzare un nuovo Statuto dei Lavoratori che ridefinisca e regoli in modo più accettabile e soprattutto sostenibile socialmente i rapporti di lavoro. La condizione di precarietà che oggi accomuna tutta la società dei produttori, dai lavoratori dipendenti a quelli senza contratto (che sono la maggioranza), ai lavoratori autonomi, agli artigiani, ai professionisti, fino agli imprenditori,non è più accettabile perché distrugge il tessuto sociale. Una diversa redistribuzione dei redditi e della ricchezza è necessaria se non vogliamo che scoppi la guerra sociale, inevitabile se i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

Anonimo ha detto...

prima di commentar una notizia è bene informarsi a fondo sig. Barison.
Lei ha ragione quando dice che ne aprlano da diversi giorni giornali e telegiornali e ognuno da la propria interpretazione di qualcosa che ancora non c è ..
Vista la professione che svolgo a me le leggi piace leggerle e studiarle quando pubblicate e non farmele commentare in venti righe di giornale da un giornale di una parte o dell'altra.
Se non si fa questo si è strumento dei media che ci vogliono far credere la loro verità.
Se uno leggesse solo questo forum senza conoscere Paderno penserebbe che fino a giugno eravamo nell'eden e ora il diavolo Alparone sta incendiando la città e non si capirebbe allora perchè mai la gente ha fatto questa scelta.Anche questo è colpa di Berlusconi???

Antonio

Anonimo ha detto...

La proposta di legge è arrivata in Senato e alla stampa che l’ha pubblicata e commentata.
Sono d’accordo che per giudicare una notizia conoscerla in maniera approfondita ed ho ciò che ho fatto servendomi di diversi mezzi d’informazione (Il Corriere della Sera, Radio 24, Il Fatto Quotidiano, Il Giornale). La maggior parte di chi l’ha letta la giudica una legge pessima che, se dovesse passare, cancellerà numerosi processi rendendo quasi sistematica la prescrizione o l’annullamento di quelli futuri (un processo in media dura 7 anni). Questo lo ritiene giusto per salvare una sola persona? Chi avviserà le vittime della Thyssen, la Clinica Santa Rita, delle truffe della BNL dei “furbetti del quartierino” che non avranno mai giustizia?
Tenendo conto che sia il Premier che i suoi avvocati (ad es. Pecorella) non nascondo che tutta ‘sta fatica la si è fatta per salvarlo, le pare una cosa da paese normale? E per favore non mi tiri fuori la storiella delle “toghe rosse” che è alquanto ridicola.
Io abito a Paderno Dugnano e la vivo perché faccio il volontario da parecchi anni e cerco di conoscere i problemi della nostra realtà, il sig. Arcari non è certo l’unica fonte di informazione e non sempre sono d’accordo con il suo modo di esprimersi ma questo è un suo blog ed è libero di scrivere ciò che vuole (nel rispetto delle altre persone).
Saluti
Andrea Barison