giovedì 29 ottobre 2009

Quartieri: il decentramento secondo Alparone

Ci sono uomini che non appena li vedi capisci che con loro non ci sarà mai possibilità di intesa. Come la simpatia anche l’avversione è una cosa che scatta a prima vista, soprattutto tra maschi. Tutte le volte che provo questo sentimento cerco di reprimerlo, di dirmi che sto esagerando, che non è giusto, e mi sforzo di correggere la mia natura, ma poi mano a mano che la conoscenza del soggetto si approfondisce, che passa il tempo e lui fa discorsi, prende decisioni e comunica le sue scelte, mi convinco che la prima impressione (purtroppo) è sempre quella giusta.
Con Alparone è andata così. La sua retorica, il suo paternalismo ostentato, il suo chiamare “mia” la città, “suoi” i cittadini, il suo autoritarismo mascherato da disponibilità, hanno fin da subito messo in allarme il mio istinto di vecchio cane da guardia. E i fatti hanno confermato purtroppo le mie prime impressioni.
La sua ultima trovata del decentramento “centralizzato”, che dovrebbe riunirsi dal 1 Novembre a parlamentini uniti sotto la sua egida in sala Giunta, presieduto dal Presidente del Consiglio Comunale, Papaleo, è davvero indicativa della bizzarra idea che questo sindaco ha della democrazia, del confronto democratico e della partecipazione popolare.
Nel comunicato stampa diffuso oggi e pubblicato da "La Scommessa" http://blog.libero.it/padernovillaggio/ appare non come un’innovazione, ma come una furbata per mettere sotto la sua mano i Consigli di quartiere che così non gli riserveranno sorprese con richieste sgradite e iniziative da lui non preventivamente approvate. Insomma tutte le iniziative dei singoli quartieri saranno “coordinate”, tramite Papaleo, direttamente dal “cuore” dell’amministrazione. Perché, infatti, il progetto alparoniano si chiama “Sette anime, un solo cuore”.
Non c’è che dire: un bell’esempio di democrazia "a modo mio" condita con le solite giaculatorie del linguaggio politichese tipo: “analisi delle problematiche (problemi è riduttivo)” o “fare rete” ovviamente per “sentirsi parte di un tutto” e naturalmente “lavorare in squadra”. Anche l’idea di far guidare il sedicente “coordinamento” dei quartieri, a turno per sei mesi, da uno dei presidenti, è insieme pletorica e senza senso. Per fare che? Organizzare alla fine di ogni “semestre padernese” una bella festa di quartiere? Ma dove Alparone si supera è quando pretende di farci credere che questa sia un’iniziativa nata dal basso, dalla richiesta del suo “gruppo di ragazzi”, che sarebbe meglio a questo punto definire “ragazzini” se accettano di farsi manipolare in un modo così plateale.
Il primo cittadino di Paderno Dugnano è un demagogo che cerca di nascondere sotto fuochi artificiali di ideuzze come questa la sua sostanziale incapacità amministrativa. Queste trovate sono solo modi per prendere tempo, raccogliere titoli di giornale, fingere di governare. L’eccesso di “cuore” che mette in tutte le sue dichiarazioni grondanti melassa (quando non aggredisce chi osa criticarlo pubblicamente) rivela la sua totale mancanza di visione. Mi sto convincendo che i suoi comportamenti mascherino un grande vuoto di idee. Egli sembra non avere elaborato nemmeno a grandi linee un progetto di crescita per la città, in termini urbanistici, economici, produttivi e culturali e queste iniziative estemporanee lo dimostrano. La cosa, infatti, non è mai stata discussa e tantomeno deliberata da parte dei sette Consigli di Quartiere e il “coordinamento” annunciato in realtà è solo una decisione presa all’interno della maggioranza di cui i cittadini non sanno niente. Inoltre come giustamente ha fatto notare Giovanni Giuranna sul blog del Villaggio ambrosiano,
non si capisce che ruolo avranno in questo coordinamento tutto “anema e core” i consiglieri di opposizione e, soprattutto, i cittadini avranno ancora diritto di parola nei quartieri o questa sarà riservata solo ai fans di Alparone? Giuranna sul suo blog definisce una buffonata tutto questo, e invita a riderci sopra, io invece non mi diverto più.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao.
Per rifarmi al taglio del blog di Giuranna, che tratta moltissimo gli aspetti della Chiesa, direi che l'amministrazione padernese (di destra) assomiglia molto agli "odiati" comunisti della Repubblica Popolare cinese:
infatti sono un pò come il governo cinese, che pretende di nominare lui i vescovi cattolici al posto del capo della chiesa di Roma...
Buon proseguimento.

Alberto Colombo.

Anonimo ha detto...

beh mi sembra un po esagerato parlare in questi termini,io credo che bisogna provare e poi giudicare,beh è un'iniziativa nuova potrà piacere o no ma non si può paragonarla ai cinesi...

Andrea Bonandin

Anonimo ha detto...

Da sempre i Presidenti di quartiere hanno avuto la necessità di confrontarsi e coordinarsi fra loro per affrontare tematiche generali e infatti nell’ultima modifica del regolamento alla partecipazione è stato inserito su loro richiesta il seguente articolo :

Art. 20 - Assemblea dei presidenti
1. Almeno due volte all’anno il Sindaco o l’assessore alla partecipazione convoca l’assemblea dei Presidenti dei Consigli per discutere le problematiche dei quartieri. Il verbale dell’assemblea viene comunicato alla Giunta e al presidente del Consiglio comunale.
2. L’assemblea è convocata dal Sindaco anche ogni volta lo richiedano almeno tre presidenti di Consigli di quartiere.

Quindi come si vede niente di nuovo sotto il sole, mi fa invece specie leggere che questo coordinamento sarà “Un nuovo impulso quindi per i Quartieri, uno strumento di partecipazione fondamentale, ma in seria difficoltà negli ultimi anni: la necessità di rilanciarli e di rilanciare la loro attività ha convinto i Quartieri ad organizzare questo coordinamento, che ha avuto il via libera della Giunta”, quando questa amministrazione ha tolto l’assessorato alla partecipazione e non parla assolutamente di bilancio partecipativo.
Bilancio partecipativo che in questi anni è riuscito a dare nuovo impulso all’attività dei Consigli di quartiere e della partecipazione di cittadini alle scelte amministrative.
giorgio rossetti ex presidente di quartiere di Cassina Amata

Massimo ha detto...

Beh gli slogan si potrebbero sprecare: "sette per uno...uno per tutti", "i magnifici sette", "i sette Samurai". Insomma, ancora una volta il Boss si è rivelato un ottimo comunicatore, del resto, considerato il maestro d'ispirazione :-) Resta solo da vedere quando finalmente si deciderà a sudare le famose "Sette camice" per produrre risultati tangibili :-D

Massimo Negrisoli

Unknown ha detto...

c'è fatemi capire..
fino alla vecchia amministrazione i consigli di quartiere si lamentavano perchè il sindaco non li incontrava mai..

Ora invece li incontra troppo????

Andrea Barison ha detto...

Aiutatemi a capire, questo nuovo Coordinamento dei quartieri da chi sarà formato, da tutti i consiglieri? Gli incontri dei singoli quartieri come verranno gestiti se già il coordinamente occupa almeno due serate al mese?
Mi pare che con questa novità i cittadini non siano coinvolti come in precedenza si era fatto con il bilancio partecipativo.
Mi preoccupa inoltre che l'amministazione avendo anche la maggioranza nei quartieri tenti di estromettere l'opposizione.
Questo modo di far politica mi pare lontano dal "federalismo" e decentramento invocato dalla Lega.
Andrea Barison

Anonimo ha detto...

basta con questi attacchi preventivi giusto per creare polemica e portare acqua al tuo mulino Arcari..magari fra cinque anni il pd ti candida e finalmente riesci a trasformare paderno dugnano nel paese delle meraviglie dove tutti sono felici e contenti..
come è bello criticare quando si è all'opposizione..
antonio

Anonimo ha detto...

che bella risposta antonio,io lo dico sempre che quando si è all'opposizione è bello e semplicissimo criticare ma io lo spero per arcari...nel 2014 candidato sindaco....arcari vs. alparone 41% a 59% buona fortuna!!!!!!

andrea

carlo arcari ha detto...

Scusate Antonio e Andrea, ma voi quando eravate all'opposizione cosa facevate: applaudivate o criticavate? Mi sembrano discorsi puerili dire "è facile criticare". la critica per chi sta all'opposizione è innanzi tutto un dovere, se non fa questo non fa niente. Del resto si chiama "opposizione" e si deve "opporre" innanzi tutto esercitando la critica. Poi viene la proposta alternativa, cioè figlia di quella critica. Non vi pare?
ps: smettetela di evocare la mia candidatura perché, come dice Berlusconi, le profezie se si ripetono si avverano e non so se vi conviene.

Simone Carcano ha detto...

>> la critica per chi sta all'opposizione è innanzi tutto un dovere, se non fa questo non fa niente. Del resto si chiama "opposizione" e si deve "opporre" innanzi tutto esercitando la critica. Poi viene la proposta alternativa, cioè figlia di quella critica. Non vi pare?


Non sono molto d'accordo.

Giacché si dice che l' "opposizione" si deve "opporre" innanzi tutto' percepisco una sorta di pregiudizio che si taglia col coltello. E' pur vero che il pregiudizio è la prima forma che abbiamo per giudicare, ma si può andare oltre alle volte.

Ne deduco che l'opposizione deve opporsi sempre e comunque a prescindere? Bel modo.....

Eppoi d'accordo sull'essere 'critici' ma ci sono varie sfumature di criticismo. Un conto è essere criticamente giusti: avere sotto controllo sia i pro che i contro e un conto essere criticamente infantili limitandosi a trarre le proprie conclusioni solo sulla base di pregiudizi.

Kant si rivolterebbe nella tomba......

Anonimo ha detto...

SE SI AVVERERA' LA PROFEZIA VORRA' DIRE CHE ME NE ANDRO' DA PADERNO PER UN PAESE UN PO MENO ROSSO...

carlo arcari ha detto...

Simone non mettere mai in bocca agli altri quello che non hanno detto. Fai un gran confusione tra pregiudizio, critica e criticismo, parli di critica "a prescindere" cosa da nessuno sostenuta. Io parlo di critica politica, quella che ha sempre fatto il centrodestra quando era minoranza. Permetterai al centro sinistra che oggi sta all'opposizione di fare altrettanto o vorresti sentire solole critiche che ti piacciono? Un consiglio, lascia stare Kant che non èil caso..

Anonimo ha detto...

...anch'io come Andrea Barison vorrei capire meglio....e se è come ho inteso non verrà data piu' la possibilità ai cittadini di partecipare attivamente alle problematiche che erano abituati a esternare nei consigli di quartiere.... ed è anche per questo, che alcuni consigli hanno deciso di rendersi disponibili al pubblico una volta alla settimana in un determinato orario?
Carlo sindaco?buona idea!!!
Giovanna

Simone Carcano ha detto...

>> parli di critica "a prescindere" cosa da nessuno sostenuta.

Precisamente sarebbe 'critica a prori' e mi pare che sia Lei che la sostiene dicendo:

'la critica per chi sta all'opposizione è innanzi tutto un dovere, se non fa questo non fa niente. Del resto si chiama "opposizione" e si deve "opporre" innanzi tutto esercitando la critica.'

Definisce la critica un DOVERE e unico modo per potersi far sentire dall'opposizione.

Ne deduco che poiché opposizione mi devo oppore sempre e comunque, perché o faccio quello o non faccio niente. Che alla fine è quello che sta facendo l'opposizione attuale.


>> Io parlo di critica politica, quella che ha sempre fatto il centrodestra quando era minoranza.

Per me non è critica POLITICA, piuttosto critica PARTITICA (e il suo Forum ne ha da insegnare.....).


>> Permetterai al centro sinistra che oggi sta all'opposizione di fare altrettanto o vorresti sentire solole critiche che ti piacciono?

Ma liberissimi, certo mi viene in mente un detto: chi predica bene....

Non è mai elegante scendere ai livelli di chi si addita.


>> Un consiglio, lascia stare Kant che non èil caso..

Se è necessario continuerò a fare riferimento a Kant, perché ignorarlo se può insegnare?

Anonimo ha detto...

Valerio chi ha detto che prima i consigli di quartiere si lamentavano perché il sindaco non li incontrava ? se ti riferisci all’articolo aggiunto sappi che la variazione al regolamento è stata fatta nel 2002.
Ditemi su cosa si basano i Presidenti di quartiere per dire che la partecipazione sino ad ora non ha funzionato, non certo sulla conoscenza o frequentazione dei Consigli precedenti, ad esclusione di Palazzolo, vorrei sapere a quanti consigli di quartiere hanno partecipato in precedenza. (Cassina Amata zero).
giorgio rossetti ex presidente di Cassina Amata

Anonimo ha detto...

...l'opposizione dovrebbe portare propostre concrete,alternative che magari potrebbero essere accolte o tutte o in parte,non deve opporsi a priori,e poi potremmo chiamarla MINORANZA non per forza opposizione

andrea B.