giovedì 29 ottobre 2009

Il lavoro, la fabbrica, la crisi. In carne e ossa

Mi capita di rado di essere soddisfatto del mio lavoro. Il giornalismo oggi è una professione in decadenza e già in parte decaduta per motivi economici, tecnologici e di mercato. E io sono troppo vecchio ormai per vedere e apprezzare il nuovo modello di giornalismo che nascerà nei prossimi anni.
Oggi però sono contento perchè sono riuscito a pubblicare sulle pagine del lavoro del sito http://www.ilsole24ore.com/ due storie di lavoratori in cassa integrazione; due storie vere di persone in carne e ossa, che conosco perchè sono due padernesi e probabilmente li conoscete anche voi. Una è Maria Rosalba, 51 anni, operaia della Lares che passa le giornate a presidiare la sua fabbrica fallita sperando che arrivi presto la cassa integrazione e che si trovi un nuovo soggetto imprenditore capace di far ripartire la produzione. L'altro è Ferruccio, 44 anni, ingegnere e ricercatore elettronico specializzato nelle telecomunicazioni, che la Nokia vuol mettere fuori dal centro di ricerca di Cinisello insieme ad altri 300 ingegneri
I link alle due storie si trovano in questa pagina: http://job24.ilsole24ore.com/
Sono due vicende diverse, che hanno in comune una cosa (oltre alla Nokia che curiosamente è alla base delle sfortune sia di Lares che della ex Siemens): la precarietà di una condizione lavorativa che oggi mette sullo stesso piano operai e ingegneri, laureati e non, colletti bianchi e ricercatori, lasciandoli di fatto senza alternative. Le ricette che si ripetono in questi casi: formazione, riqualificazione, flessibilità, sono parole vuote, perché se hai più di 40 anni e perdi il lavoro le possibilità di trovarne un altro in Italia sono quasi inesistenti. Ferruccio e Rosalba, inoltre difendono non solo il loro posto di lavoro e il loro stipendio, ma la propria dignità e il patrimonio di esperienza, conoscenza, professionalità accumulato in una vita che tutti dicono preziosa, ma che messa sul mercato non rende niente perché nessuno la vuole comprare. Buona lettura.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

ferruccio ma perchè al posto di fare foto a destra e manca non vai in giro a trovarti un lavoro visto che la nokia vi ha lasciato a casa( ingiustamente a dire il vero)??? non è che tra un po ti vedremo candidato in qualche partirto??

carlo arcari ha detto...

Chissà perché questo commento davvero intelligente e acuto prima o poi me lo aspettavo. Caro Ferruccio, non te la prendere, certa gente proprio non comprende che ci sono cittadini come te che agiscono e sacrificano tempo ed energie solo per il bene comune e non perché si aspettano un cadreghino in cambio del loro impegno.

Anonimo ha detto...

Ciao anonimo.
prima di dire agli altri cosa dovrebbero fare, sarebbe bene sapere tuo nome e cognome, così magari ci possiamo vedere, guardare negli occhi e magari mi puoi ripetere in faccia la tua cacofonia.
Sei anche un lettore disattento, perchè, se avessi letto attentamente, sapresti che stiamo lottando per continuare ad avere un futuro lavorativo. Passeranno ancora molti mesi prima di finire definitivamente su di una strada e, nel frattempo, qualcosa potrebbe cambiare. Chi lo sà?
Per tua informazione: nel recente passato elettorale sono venuti tutti i "colori" a chiedermi di partecipare al valzer delle sedie. Circa le foto: non le faccio io, nè mi adopero per farle. Non me ne può fregare di meno. Le tue parole sono segno che ragioni con una logica utilitaristica perversa. Quello che scrivi è quello che frulla in testa a te, perchè tu faresti esattamente in quel modo. Io no. Un'ultima sottolineatura: le cose serie, trattale con la dovuta decenza e delicatezza. Non mischiare su tutto a casaccio. Se vuoi fare "bar sport", gira su Corno e Crudeli. Vergognati amaramente.

Ferr.

Massimo ha detto...

Certo che il meccanismo che si è venuto a instaurare nel nostro paese è veramente desolante e perverso. Automaticamente se qualcuno non si limita al totale egoismo e all'indifferenza verso gli altri ha mire politiche :-( Comunque Ferruccio, la madre degli stolti è sempre gravida. Come già scrisse il sommo: "Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna;
non RAGIONIAM di lor, ma guarda e passa".

Massimo Negrisoli

Anonimo ha detto...

massimo mettici pure "rosso di sera e bel tempo si spera" cosi le abbiamo tutte le frasi fatte,,
antonio

Anonimo ha detto...

caro Ferruccio non te la prendere a male ma questo blog è il bar dello sport virtuale..basta vedere il tenore degli articoli quindi è normale che si arrivi a certi messaggi.
Forse se ci fosse non dico obbiettività negli articoli ma almeno un po di correttezza allora certi messaggi magari non arriverebbero piu'..
L' obbiettivo di Arcari è creare polemiche e divisione nella città e ci sta riuscendo..

carlo arcari ha detto...

caro Anonimo, adesso la colpa di chi manda messaggi anonimi, idioti e offensivi è mia? Ma che strano modo di ragionare..Io creo un luogo di discussione aperto a tutti e vengo accusato di dividere la città. Ma tu, oltre a pensare e scrivere queste cose, per la città cosa fai?

Anonimo ha detto...

Ultima replica ad un anonimo:
non ti permetto di prenderti gioco di me senza che io sappia chi tu sia. L'articolo sui problemi del lavoro non ha niente a che vedere con i giudizi e le posizioni che possono trasparire da altri articoli di attualità. Se sei stato tu a scrivere il primo commento, sei solo un gran maleducato oltre che, ribadisco, assai mal informato un pò su tutto quello che scrivi in quelle 5 righe.

O nome e cognome, oppure non si replica più.

Ferr.

Massimo ha detto...

Caro Antonio, di frasi fatte ce ne sarebbero a iosa. Comunque visto il livello culturare che traspare dai commenti di molti anonimi hai ragione, è quanto mai sprecato disturbare il sommo. Secondo te quindi avrebbe diritto di risposta e meriterebbe un seppur minimo cenno di attenzione il codardo anonimo che per primo ha aperto la discussione con un'affermazione demenziale??? Pensi forse che Ferruccio e altri che si 'sbattono' per portare all'attenzione cittadina i problemi di Paderno e quello che ci stanno preparando, invece di perdere tempo a informare e lottare non starebbero meglio con i propri cari? Fortunatamente è proprio grazie a gente che non si limita solamente a zappare il proprio orticello che in molti casi si sono ottenuti importanti risultati per tutti.
A proposito di frasi fatte mi corre l'obbligo di correggere quella che avevo inserito nel commento precedente: La mamma dei cretini è sempre incinta e purtroppo .... sono tutti parti multipli.

Massimo

Anonimo ha detto...

All'anonimo. Perchè non vai davanti alle fabbriche a fare questi commenti idioti.
Anzi no lascia stare, chiuditi in casa e non uscire gente come te in giro costituisce un pericolo x la società

Emiliano Abbati

Anonimo ha detto...

Caro Carlo.
sono un lavoratore Lares, che ha avuto la fortuna di trovare lavoro per un anno, ma non per questo ha smesso di vedere i suoi colleghi, e quindi sono molto contento che la storia di una di noi sia stata pubblicata.
Ieri, sono stato al presidio e ho scoperto come mai, nelle ultime settimane vi è un silenzio assordante sul futuro di Lares e Metalli; la risposta è semplice, non c'è più futuro, stanno chiudendo definitivamente, tra spettacoli e incontri fatti per dare, giustamente, solidarietà.
Ma nessuno, tra istituzioni, politici e sindacati ha il coraggio di dirlo. Hai lavoratori rimangono solo 6 mesi di cassa, e poi la mobilità, e nientaltro. E al comune di Paderno rimane da pagare la messa in sicurezza del sito Lares, bomba ecologica per il cittadini che vivono li vicino, e forse anche del sito Metalli, mentre il sig.Astolfi causa di tutto ciò, in puro stile italiano, gira liberamente come se nulla avessa fatto.
Carlo fai in modo che l'attenzione si sposti verso le risposte, negative o positive che siano, che questi lavoratori attendono, e verso le responsabilità che esistono e che ancora oggi non escono e si nascondono, massacrando ulteriormente i lavoratori e le loro famiglie.
Alessandro

carlo arcari ha detto...

Caro Alessandro, ci proverò con le poche risorse di cui dispongo. Gli spazi che si riescono oggi a trovare nei giornali per parlare di questi problemi fatti di carne e di sangue sono sempre più stretti e la colpa non è di noi giornalisti. Ti faccio un esempio: oggi pomeriggio ho proposto al vicedirettore di un quotidiano con il quale collaboro un servizio sull'incontro di presentazione dell'ultimo libro del Cardinale Tettamanzi dal titolo "Capitalismo ed Etica" in cui l'arcivescovo di Milano si chiede se "un'altra economia è possibile?". E' una mia amica, ma mi ha risposto: "non ce ne frega niente di questi preti di sinistra". Hai capito? Pertanto domani la mia marchetta quotidiana (50-60 euro lordi) dovrò farla occupandomi della crisi del lusso. Perché il vero problema in Italia è che la Ferrari nei primi 6 mesi del 2009 ha venduto l'8% in meno delle sue "rosse" e bisogna correre ai ripari. Ci proverò, anche se sono senza un contratto e senza un giornale, ci proverò. Ciao

Anonimo ha detto...

Grazie a nome di tutti i lavoratori.
Alessandro