Abbiamo discusso della loro situazione e del futuro che li aspettava, mentre attorno a noi la gente di Palazzolo che andava e tornava da messa, si avvicinava esprimendo solidarità.
I lavoratori mi hanno detto che sono molto delusi dallo svolgimento dell'ultimo Consiglio Comunale, della sostanziale rimozione da parte delle forze politiche del contenuto della loro "Lettera Aperta" inviata a Sindaco, Giunta e partiti, e soprattutto del "respingimento" della loro richiesta di organizzare una grande assemblea cittadina, alla quale far partecipare oltre ai padernesi, anche i responsabili delle istituzioni del territorio, Sindaci, Presidenti di Provincia e Regione, Sindacalisti, Imprenditori. Tutte istituzioni ed enti locali che nel corso di questi anni hanno definito e condiviso con i lavoratori della Lares gli accordi e le scelte che a suo tempo erano state messe in campo per rilanciare la produzione e garantire l'occupazione della storica azienda di Paderno.
"Adesso - hanno detto -, occorre fare un bilancio serio dei risultati di quelle scelte e di quegli accordi, e insieme trovare una soluzione diversa da quella che si profila, cioè il puro e semplice dissolvimento del patrimonio di professionalità, tecnologie, know how, capacità produttiva, valori sociali e umani che ancora vivono tra i 140 lavoratori dell'azienda e che chiedono di vedere riconosciuto il loro diritto ad avere un futuro".
L'Ordine del Giorno presentato martedì scorso dal consigliere Anelli e appoggiato dalla minoranza all'assemblea comunale, è stato bocciato dalla maggioranza senza entrare nel merito del suo contenuto. E' stato negato e respinto, come un barcone carico di esseri umani alla deriva nel Canale di Sicilia, per motivi incomprensibili, frutto di una visione ideologica alla quale è stata piegata quella sera la funzione di governo di una comunità. Ma anche se è stato respinto, la sua urgenza materiale e concreta non può essere ignorata e lasciata cadere.
La minoranza, in sintesi, invitava il Sindaco e la Giunta a convocare un Consiglio Comunale aperto ai soggetti istituzionali e ai cittadini per analizzare la situazione della nostra città e cercare soluzioni che possano essere di aiuto per la difesa del lavoro e dello sviluppo a Paderno Dugnano. Chiedeva un impegno comune alle Istituzioni ai vari livelli affinché vengano garantiti gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori interessati, ricercando a livello locale le forme necessarie per intervenire con aiuti alle famiglie sulle tariffe e sulle rette dei servizi scolastici. Proponeva l’istituzione di un tavolo composto da tutti i soggetti interessati in modo da avere sempre monitorata la situazione locale e seguire con attenzione e assiduità il problema occupazione e del lavoro.
E' stato risposto "no", ma se i vertici dell'Amministrazione scelgono di proseguire con questa politica del "respingimento", io credo che dovranno essere le forze politiche e sociali, che storicamente hanno scelto di stare dalla parte dei lavoratori e dei cittadini in difficoltà, a farsi carico di organizzare questa grande assemblea cittadina, dando così risposta alla domanda politica, perché di questo si tratta, avanzata dai dipendenti della Lares i quali si dicono fermamente convinti di poter trovare, se le istituzioni li aiutano, un nuovo soggetto imprenditoriale interessato a far proseguire l'attività dell'azienda.
I partiti che hanno chiesto questo impegno al Sindaco e al Consiglio Comunale, devono ora mantenere la loro posizione e trasformarla in una mobilitazione capace di dimostrare ai lavoratori Lares e ai cittadini di Paderno Dugnano che se si crede alle ragioni e ai valori della dignità, della solidarietà e del lavoro, e si è uniti nell'affrontare questa prova, si può ancora vincere.
6 commenti:
buongiorno,
sono pienamente daccordo con quanto detto e credo che i lavoratori non debbano mollare,perchè è importante che abbiano un futuro,avanti cosi,ma a me risulta che ci sono anche altre forze politiche a fianco dei lavoratori,partiti anche di maggioranza,ma non ne sono sicuro,mi può spiegare lei se è vero?
grazie
Franco A.
Caro Franco, a parole al fianco dei lavoratori si sono dichiarati tutti, ma in Consiglio Comunale per ora l'unica proposta di fare un'assemblea cittadina dedicata al problema Lares è stata avanzata dalla minoranza ed è stata bocciata dai partiti della maggioranza che non risulta abbiano fatto proposte alternative. Se volessero, e io me lo auguro, possono tornare sull'argomento nella prossima seduta, presentando una loro proposta tesa però a raccogliere il massimo consenso (quindi anche con la minoranza) attorno alla giusta richiesta dei lavoratori. In questo caso credo che tutte le forze politiche aderirebbero senza difficoltà.
Lodevole il comportamento del sindaco: fuori, tutto sorrisi e paternalismi con i lavoratori, dentro, cinico e determinato a uccidere qualsiasi iniziativa in aiuto dei lvoratori. Disgustoso.
Ma attenzione, i cittadini hanno gli occhi e le orecchie ben aperte e non commetta l'errore che qualche politico un poco più in alto di lui stà commettendo:quello di credersi invincibile.Va bene l'appoggio degli accoliti, ma senza il consenso della gente non si và da nessuna parte. Duecentocinquanta famiglie,che moltiplicate per il numero dei propri componenti, amici e conoscenti, bhè fanno un bel numero di persone che non vorranno essere ignorate.
randomworker
caro randomworker ma lei pensa che con un tavolo o un incontro si risolva il problema della lares?? ormai la fabbrica non esiste più e se non c è nessun compratore ci si può riunire anche tutti i giorni e il problema rimane sempre..il tavolo sarebbe solo un ulteriore presa in giro di persone che sono in difficoltà.discorso diverso invece vale per la metalli che un futuro potrebbe ancora averlo..
La persona un po piu in alto a cui lei si riferisce è vero si che non è invincibile e ha anche lui i suoi difetti ma il caso abruzzo dimostra qualcosa..o forse lei avrà da dire anche su questo perchè lui ci è riuscito e gli altri hanno solo criticato..
davide v.
Il compratore non c'è lei ha ragione, ma ci sono molti strumenti, fondi predisposti, personaggi che si potrebebbero interpellare e che potrebbero magari rendere un pò più appetibile e interessante un'eventuale acquisizione della ditta Lares. Forse magari lei lo ignora ma la fabbrica in questione non è fallita per scarsità di ordini, tutt'altro! Certo magari avrebbe avuto più senso che le forze politiche fossero intervenute per tempo e concretamente all'epoca dei fatti invece di portare solo strette di mani e vuota solidarietà. Però magari qualcosa si può ancora fare per salvare queste famiglie e l'occupazione nel nostro territorio ma se si nega ogni possibilità di intervento semplicemente per partito preso, allora come dice lei non c'è veramente più nessuna speranza.I presunti compratori della Metalli invece sono sempre stati lì, ci sono voluti 8 mesi di occupazione, 5 operai sul tetto della fabbrica per smuovere finalmente l'attenzione delle forze politiche e spingerle a ricercare un'intesa con questi possibili compratori, mettendo eventualmente anche a disposizione dei fondi stanziati all'uopo. Come vede c'è sempre qualcosa che si può fare o che si può tentare di fare prima di gettare la spugna.
Per quanto riguarda la sua piccola polemica finale, non so lei ma io ho un solo "Lui" e spero e prego che in questo momento sia vicino a tutti i lavoratori, specialmente a quelli lasciati soli.
randomworker
caro arcari ma questa minoranza come mai fino a giugno non ritenne giusto fare assemblee aperte al pubblico? sei come loro.
antonio t.
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