giovedì 17 settembre 2009

Metalli Preziosi-Lares, occupata la Comasina

Gli operai della Metalli Preziosi hanno occupato questa mattina per circa un’ora la statale Comasina all’altezza della loro fabbrica. L’occupazione, controllata dalle forse dell’ordine è stata pacifica e simbolica e ha creato il minimo di disagio possibile agli automobilisti deviati dalla Polizia locale su percorsi alternativi. Una cinquantina di lavoratori con bandiere, striscioni e palloni colorati hanno poi attraversato il quartiere girando in corteo attorno alla fabbrica per andare a salutare i loro cinque compagni asserragliati sul tetto della cisterna dove sono saliti lunedì scorso e dove resistono nonostante la pioggia e il freddo. Oggi, gli occupanti, hanno approfittato del pallido sole uscito dalle nubi per stendere ad asciugare sacchi a pelo e vestiti bagnati.
Si sono scambiati saluti e incoraggiamenti, quelli sul tetto con un megafono e quelli in strada con l’altoparlante montato su un’auto “Non mollare Luca” hanno gridato a uno dei cinque occupanti, “Non mollate voi” ha risposto Luca Cona dal terrazzo agitando il megafono.
“A Roma abbiamo concluso poco – mi ha detto Antonio Cribiù della Cgil – il Ministero del Lavoro si è impegnato a sveltire al più presto con l’INPS la pratica della cassa integrazione arretrata i cui pagamenti sono stati bloccati dal passaggio da liquidazione a fallimento della società. Per il resto nebbia: per una ripresa del lavoro in Lares a Roma non vedono possibilità, mentre per metalli Preziosi si sarebbe presentato proprio ieri un potenziale acquirente. Per questo il Ministero ha preso un po’ di tempo per valutare l’attendibilità dell’offerta. L’appuntamento per una decisione è stato fissato a fine mese”.
Intanto la situazione dei cinque operai sul tetto diventa ogni giorno più precaria. Parlare con loro è impossibile e hanno delegato i rappresentanti sindacali a tenere i rapporti con la stampa- “Vogliono evitare eccessive drammatizzazioni o banalizzazione della loro condizione che comunque resta difficile e precaria soprattutto dal punto di vista igienico sanitario – spiega Vittorio Sarti della Uil -. Il terrazzo dove stanno è coperto sommariamente con un telone e quando piove restare lì è impossibile. Il locale dove si rifugiano di notte per dormire è un ambiente abbandonato da 30 anni, sporco, umido, senza luce né acqua, pieno di topi e scarafaggi, e dormire per terra con un sacco a pelo è davvero poco igienico, soprattutto per quelli più anziani tra loro. Ce n’è uno che ha più di 50 anni. Per precauzione abbiamo richiesto la presenza di un’ambulanza”.
I cinque comunque sono decisi a non scendere e oggi erano loro a rincuorare quelli in strada. Domani continua la mobilitazione e una folta delegazione di lavoratori si recherà a Milano per incontrare i vertici della Provincia.


vedi video su youreporter
http://www.youreporter.it/video_Operai_licenziati_occupano_la_strada_a_Paderno_Dugnano_1

1 commento:

Unknown ha detto...

ecco le cose che non mi piacciono per niente..
occupare così le strade porta solo a disagi per i cittadini che la mattina vanno a lavorare, a che ora è stata fatta? si è risolto qualcosa?