sabato 18 luglio 2009

Graffiti contro la cultura e l'arte. Che fare?

Il 13 maggio scorso a Palazzolo sono state ricollocate al loro posto all'inizio del viale monumentale di Villa Bagatti Valsecchi due colonne storiche appositamente restaurate. A due mesi di distanza le due colonne appaiono così (vedi foto), sconciate da scritte tracciate con spray colorato, probabilmente indelebile.
Che tristezza e che noia vivere circondati da persone così disturbate, malate di insicurezza, irrilevanza sociale e solitudine psichica al punto di essere incapaci di accettare l'esistenza di un mondo che non metta anche visivamente al centro il loro disagio, la loro infelicità, il loro bisogno di riconoscimento.
I graffiti e i graffitari sono un fenomeno antico, che in parte appartiene all'espressione artistica, ma solo in parte. Un conto infatti è dipingere, magari anche senza avere chiesto il permesso, sul muro di una fabbrica, un affresco dedicato a Michael Jackson. Altra cosa è imbrattare con sigle (dette in gergo Tag) opere d'arte o manufatti antichi appartenenti a edifici storici appena restaurati. Nel primo caso si tratta di un atto d'amore evidente, nel secondo di un gesto gonfio di rancore egoistico verso il resto del mondo. Non si può proprio evitare che avvenga tutto questo con così prevedibile puntualità?

3 commenti:

Unknown ha detto...

la mamma degli imbecilli è sempre incinta

gio.ross ha detto...

Non so come si possa evitare tutto questo, la soluzione sta nel far comprendere il rispetto delle cose altrui.
Ma diventa difficile far comprendere questo ai giovani se hanno come esempio l'operato di un partito dell'attuale maggioranza in comune (Lega) che si può considerare il maggiore attore a livello padernese di imbrattamento. Si vedano le scritte inneggianti a Roma ladrona , gli adesivi attaccati ovunque e per ultimo l'affissione abusiva di manifesti per reclamizzare la venuta del loro capo a Paderno Dugnano.

phs_lover ha detto...

guarda io sono un writer (o come l'hai definito tu un graffitaro :P), e condivido pienamente quello che hai detto. secondo me andare ad imbrattare monumenti o opere d'arte è una cretinata ed una vera e propria contraddizione. però quello che manca qui in italia sono gli spazi dedicati ai writer. ti saluto ;)