Martedì 14 luglio alle ore 20.30 è convocato il secondo Consiglio Comunale uscito dalle ultime elezioni amministrative. L'Ordine del giorno è il seguente:
1. Comunicazioni;
2. Approvazione verbali delle sedute del 3 e del 20 aprile 2009;
3. Elezione del Presidente del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs 267/2000 e art. 7 dello Statuto comunale (2a votazione);
4. Elezione del Vicepresidente del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 7 dello Statuto Comunale;
5. Approvazione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni;
6. Nomina della Commissione Comunale per la formazione e l’aggiornamento degli albi dei giudici popolari;
7. Elezione componenti dell’organo di revisione economico-finanziario per il triennio 2009-2012.
Questa sera vedremo dunque se maggioranza e opposizione avranno trovato un accordo sulla nomina del Presidente del Consiglio Comunale e se i loro voti convergeranno su una figura di garanzia. I due candidati sui quali si è divisa l'assemblea alla prima seduta sono due personalità ugualmente adatte a ricoprire questo incarico: Papaleo per la maggioranza e Pedretti per l'opposizione.
L'ex assessore Anelli aveva chiesto la volta scorsa alla maggioranza di lasciare questa carica al centro sinistra, anche per dimostrare ai cittadini la volontà di coinvolgere l'opposizione in una gestione più serena e condivisa dei lavori dell'assemblea padernese. Vedremo se queste due settimane di pausa avranno portato consiglio. Certo è che l'ex vicesindaco Pedretti, di cui Alparone ha riconosciuto e quasi decantato in aula le qualità politiche, professionali ed umane, saprebbe interpretare questo ruolo molto bene, garantendo tutti e rappresentando la maggioranza dei cittadini padernesi, al di sopra delle divisioni politiche. Il risultato della votazione ci dirà se quella che si apre sarà una nuova stagione amministrativa improntata alla collaborazione, pur nella distinzione dei ruoli, tra governo e opposizione, oppure di scontro. Al di la delle belle parole, come sempre contano i fatti.
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