sabato 4 luglio 2009

Alparone cambia...il colore dei manifesti

Ho ricevuto nei giorni scorsi la lettera pubblicata qui sotto che mi segnalava il primo cambiamento visibile attuato dalla nuova amministrazione. E' un cambiamento politico-cromatico che francamente fa un po' sorridere. Il "colore di servizio" usato nei manifesti, nelle pubblicazioni (La Calderina) e nel sito internet scelto da anni dal Comune di Paderno Dugnano era il rosso amaranto. Un colore storico che deriva da quello dell'antico castello fortificato di Palazzolo contenuto nello stemma comunale in cui compaiono anche le due fasce rosse in campo argento della casata degli Imbonati, feudatari di Cascina Amata, quelle verdi sempre in campo argento dei Dugnani e la nera caldaia simbolo dei Calderari, feudatari di Paderno.
La scelta di sostituire l'amaranto con l'azzurro (colore estraneo alla tradizione padernese) è dunque del tutto immotivata a meno che Alparone non si senta davvero portatore di una grande missione storica: cancellare la memoria del nostro passato per trasportarci tutti nel futuro, ricco di nuovi colori, valori, segni e sogni. Nel blu dipinto di blu, potrebbe diventare in questo caso (è un suggerimento costruttivo) il nuovo inno cittadino. Ma il sindaco non ha cose più importanti da fare che riformare l'araldica comunale?

"Ho sempre creduto che le affissioni comunali (quelle intestate a nome della città) avessero quell'inchiostro amaranto in quanto questo è il colore dominante dello stemma cittadino. Tant'è che, anche nei miei ricordi di calciatore dilettante, l'allora Padernese, massima espressione calcistica della città, era tutta di colore amaranto.
Da quando la nuova giunta si è insediata, sono apparsi nuovi manifesti dedicati alla città (es: il bando per lo sportello affitti 2009) in cui il rosso amaranto è stato sostituito dal blu.
Nella mia testa, rosso amaranto non vuol dire "Bandiera rossa", ma vuol dire quello che descrivevo poc'anzi circa lo il colore dello stemma cittadino.
Nella sostituzione del colore amaranto con il blu ci vedo la volontà di marcare "un nuovo territorio con i colori di Silvioland...". Diversamente, se si voleva rinnovare la tonalità dei cartelli, perchè non usare il giallo? o il rosa?
Se il colore blu vuole richiamare in qualche modo una dichiarazione di appartenenza politica, allora mi sentirei molto infastidito. Stiamo giocando al ritorno dei Guelfi e dei Ghibellini, esponendo differenti merlature sulle torri? Sarei molto curioso di capire se sono io che penso male oppure se, al contrario, ci ho visto bene, anzi benissimo."

Ferruccio Porati

3 commenti:

Marco Mambrini ha detto...

Chiedo scusa, mi correggo rispetto al messaggio precedente: avevo segnalato la cosa su "La Scommessa" in data 20 giugno!

carlo arcari ha detto...

Ecco il commento che l'amico mambrini ha erroneamente postato su un altro messaggio:

Caro Ferruccio, non sei l'unico ad aver avuto questa "impressione"!
Anche io mi sono arrabbiato molto per questa cosa (che non so ancora se è il sintomo di un'arroganza che non ha limite, o più semplicemente di una profonda ignoranza della nuova Amministrazione sulla nostra Città) e infatti l'avevo segnalata il 26 giugno su "La Scommessa", in un commento. Mi fa molto piacere non essere l'unico ad essersene accorto!

adriano tominetti ha detto...

Evidentemente, il nuovo sindaco non è poi così Padernese come dice di essere, se confonde il colore amaranto, simbolo della città, con il rosso comunista, ed ecco che la prima cosa da fare è quella di cambiarlo con un bel blu (forzaitalia). come inizio non c'è male, chissa il resto .....