venerdì 31 luglio 2009

Scuole: a Paderno arriva il dialetto. Facoltativo

All'apertura del prossimo anno scolastico nelle scuole elementari e medie di Paderno Dugnano forse si insegnerà una materia in più: lingua e storia locale. Non per gli insegnanti come si era temuto (e qualcuno aveva sperato), ma solo per gli studenti ai quali le famiglie decideranno di imporre questo ulteriore basto culturale. La bella pensata è del neo assessore alla cultura padernese, il leghista Tagliabue, che alla riapertura delle scuole incontrerà direttori e presidi per verificare la possibilità di inserire la nuova materia nel pacchetto delle ore previste dal piano del diritto allo studio.
Nessun obbligo naturalmente si è affrettato ad assicurare il mite Tagliabue, che non è certo Borghezio per fortuna dei padernesi, ma sembra determinato comunque ad avviare il programma culturale del suo partito iniziando dai fondamentali. La cosa non appare, così come viene presentata, inaccettabile, tuttaltro. Io che sono un milanese vero, essendo nato in via Anfiteatro a Milano, e avendo imparato a parlare da mia nonna, cioè prima in dialetto cantato che in italiano, la trovo un'iniziativa carina. Soprattutto se poi dovesse sfociare nella costituzione di una compagnia dialettale capace di mettere in scena i classici del teatro meneghino, in alcuni dei quali recitai anch'io da ragazzino al teatro dell'oratorio di San Sempliciano. Mi piacerebbe proprio rivedere e risentire, non dico "El nost Milan" (nella foto il grande Mazzarella) , ma almeno le divertenti scenette de "La class di asen" e de" El duel del sciur Panera". Senza contare l'operetta "Un milanes in mar", musiche di Giovanni Danzi, nella quale interpretai un marinaretto, mezzo secolo fa. Che nustalgia.

2 commenti:

Andrea Barison ha detto...

Sulla storia locale di Paderno sarei anche d'accordo ma solo se servisse a stimolare e a far crescere nelle future gererazioni l'affetto per la propria città.
Il rispetto per i luoghi pubblici e privati, la voglia di impegnarsi per migliorarla (volontariato, politica, informazione...), partecipare alle manifestazioni e le feste che si svolgono durante l'anno. Credo che in questo modo i futuri padernesi, di qualsiasi provenienza e colore, possano apprezzare di più la loro città.
Cordiali Saluti
Andrea

Anonimo ha detto...

Ciao!
A giudicare da quanto male è stato scritto il comunicato stampa sulla Rho-Monza, sarebbe più saggio organizzare dei corsi sull'uso corretto della lingua italiana, rivolta agli amministratori pubblici padernesi, al fine di evitare il pandemonio che si è scatenato questa volta, a causa dell'incomprensibilità del testo nel suo complesso. Questo è molto più grave se si pensa che quel comunicato-stampa è un atto pubblico ufficiale...
Infine, ultima considerazione, a giudicare dai cognomi dei componenti del consiglio comunale, quali Papaleo, Torraca, lo stesso Alparone, De Simone, D'Onofrio, e via discorrendo, il recupero degli idiomi locali lombardi mi pare che avverrebbe, in questi casi, un pò contro quelle che sono le loro vere radici storiche e culturali. Posso permettermi di definire ciò, nel loro caso, "una forzatura"?
Buona domenica a tutti.
Costanzo Maurizio.