Il Cda della Scuola Don Bosco non
ha apprezzato il mio equilibrato post sulle notizie anonime
che circolano in rete e che danno notizie della crisi
(licenziamenti di docenti ritenuti illegittimi dal Tribunale e altre
illegalità) che attanaglia da molti mesi la scuola cattolica
padernese e vede molte famiglie di ragazzi schierate contro i dirigenti. Uno dei sui membri mi scrive accusandomi di “diffondere
notizie false e fuorvianti” e di non fare “buon giornalismo”, solo perché ho dato notizia dell'esistenza di quel documento senza
pubblicarlo né commentarlo, perché anonimo.
Il giornalismo è un
mestiere difficile anche perché sono molti a preferire che le
notizie non vengano date e moltissimi quelli che dall'alto della loro
arroganza pretendono di darti lezioni su come andrebbe fatto. Riporto
perché ritengo sia di interesse pubblico il carteggio tra il rappresentante del
CDA della Don Bosco e il sottoscritto.
Buon giorno
ho trovato questo indirizzo sotto l'intestazione del vostro blog.
Faccio parte del Consiglio di Amministrazione della Scuola don Bosco, volevo chiedervi se voi siete al corrente che state contribuendo a diffondere notizie false e fuorvianti sulla suddetta scuola. Riportare affermazioni di chi rimane anonimo e non fornisce alcuna prova di ciò che afferma non è buon giornalismo. Non fa un buon servizio alla verità e alla società civile.
Con vivo rincrescimento.
Gabriele Porfidio
ho trovato questo indirizzo sotto l'intestazione del vostro blog.
Faccio parte del Consiglio di Amministrazione della Scuola don Bosco, volevo chiedervi se voi siete al corrente che state contribuendo a diffondere notizie false e fuorvianti sulla suddetta scuola. Riportare affermazioni di chi rimane anonimo e non fornisce alcuna prova di ciò che afferma non è buon giornalismo. Non fa un buon servizio alla verità e alla società civile.
Con vivo rincrescimento.
Gabriele Porfidio
Gent. Porfido, non credo di fare e di aver fatto quello
di cui lei mi accusa. Al contrario, come ho scritto a chiare lettere
nel mio blog mi sono rifiutato di pubblicare e commentare il testo
anonimo che gira in rete e che mi è stato inviato. Certo ho dato
notizia della sua esistenza e della sua messa in rete e questo, mi consenta, è giornalismo,
che vuol dire dare le notizie non nasconderle come vorrebbe lei. Il mio post
si concludeva cosi: "Chi mi ha inviato il testo mi ha sollecitato
a pubblicarlo e commentarlo,ma io non posso farlo se non in questa
forma, cioè dando la notizia che esiste, dal momento che il testo mi
è giunto anonimo, non firmato e io non posso certo sottoscriverlo
dichiarando essere "LA VERITA" (ovviamente tutto maiuscolo)
il suo contenuto".
Che cosa vuole da me Sig. Porfido? Il silenzio? Ha
sbagliato indirizzo.
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