AIEA e il Comitato a sostegno dei
famigliari delle vittime e dei lavoratori Eureco, esprimono il loro
dissenso in merito alla decisione presa dalla maggioranza consiliare padernese di
non indire un Consiglio Comunale Aperto sulla sicurezza in città e
nei luoghi di lavoro.
La scelta di derubricare la richiesta ad
Assemblea cittadina, appare infatti solo un modo di prendere tempo e
rimandare a lungo termine (magari dopo le elezioni) l'assunzione di
impegni precisi in materia da parte dell'amministrazione.
Non che la parola data da eletti e amministratori valga a qualcosa, purtroppo. L'Associazione e il Comitato ricordano
agli amministratori e ai partiti di maggioranza che già nel
Consiglio Comunale Aperto del 21 febbraio 2011, tre mesi dopo la
tragedia, la giunta e il sindaco Alparone, avevano preso precisi
impegni elencati nel verbale di quella seduta che restano tuttora
lettera morta. Nella delibera di due anni fa la giunta si impegnava a: censire i siti e
le attività produttive a rischio del nostro territorio, organizzare un
gruppo di lavoro interno all'Amministrazione con l'incarico di
monitorare e aggiornare questa mappatura, a considerare tale mappa
nella VAS del PGT, a integrare i regolamenti comunali recependo le norme
regionali e degli enti preposti in materia di sicurezza sul lavoro, a
sensibilizzare le aziende locali con la promozione e il patrocinio di
seminari informativi in materia, nel rispetto del Codice degli
Appalti stabilire che oltre una certa soglia del valore dell'appalto
una parte significativa dovrà essre attribuito alla sicurezza un
adeguato valore, favorire protocolli d'intesa con enti, associazioni,
rappresentnze sindacali e di categoria finalizzati a migliorare i
controlli sulle condizioni di lavoro e sicurezza. Non era un gran che di fronte a un a strage come quella della Eureco, ma era qualcosa. Eppure neanche questo è stato fatto.
"Come associazioni riteniamo una
grave mancanza da parte di questa amministrazione comunale, che si conferma sorda e insensibile nei confronti delle vittime dell'Eureco e del lavoro,
scegliere di indire un'assemblea invece che un Consiglio Comunale
Aperto con la vergognosa scusa dei costi – sottolineano AIEA e
Comitato Eureco -. Anche indire un'assemblea in aula consigliare
comunque prevede dei costi. E quando poi si farà
quest'assemblea? Inoltre si potrebbe chiedere almeno di devolvere il gettone
di presenza (in ogni caso) a favore dei lavoratori superstiti alcuni
dei quali sono tutt'ora in condizioni veramente disperate".
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