domenica 22 gennaio 2012

Paderno: il bilancio di metà mandato di Alparone I°

Marco Alparone rilascia al Notiziario e al suo cronista di fiducia, Simone Carcano, una lunga intervista nella quale presenta il "bilancio di metà mandato", vale a dire indica il poco e niente fatto finora e fa le sue promesse per i prossimi due anni e mezzo.
Nel 2011 egli ammette di avere portato avanti solo l'ordinaria amministrazione, cioè fornito i normali servizi (a tariffa) di pre e post scuola, dei centri estivi, e di avere in qualche caso aumentato il sostegno alle persone, senza però fornire dati al riguardo. L'evento più negativo del 2011? La tragedia Eureco (avvenuta però nel novembre 2010) che ha visto la sua giunta totalmente assente Quello positivo? La riapertura del centro Falcone e Borsellino la cui attività si è finora limitata al taglio del panettone natalizio. Sull'aumento delle tariffe delle mense e sui riscatti per gli immobili 167 ripete le sue solite bugie spudorate (gli aggiornamenti Istat e i riscatti pari a quelli dei Comuni vicini) che l'intervistatore si limita a riportare. 
E veniamo agli obiettivi del 2012. Quello generale, egli afferma, sarà "migliorare la qualità della vita in città". Come? "aprire un tavolo sulla mobilità sostenibile", e qui uno pensa a piste ciclabili, autoveicoli elettrici, potenziamento dei trasporti cittadini, ma si sbaglia. Con questo termine allusivo egli intende sempre la sua solita favoletta elettorale: portare la metropolitana gialla a Paderno. Una promessa che non costa niente dal momento che a deciderlo non può essere lui che può solo continuare a parlarne a vuoto.
Per gli altri obiettivi, quelli che invece dipendono dalla sua amministrazione, promette: presentazione del Pgt entro l'anno, nuove case comunali per giovani e famiglie povere, manutenzione delle scuole. Esclusa quella malsana e insalubre di via Tunisia che forse verrà traferita tra due anni. Il traffico e l'inquinamento verranno risolti così: metropolitana (ripetere giova) e "impianti di cogenerazione".
E le grandi opere, gli chiede Carcano? Quando ci saranno i soldi faremo il Palazzetto dello Sport, risponde il sindaco per ora faremo (obtorto collo) la metrotramvia a Calderara. Gli altri problemi non esistono o sono già stati risolti. L'inceneritore che minaccia il Villaggio Ambrosiano ad esempio per il sindaco è già "lettera morta" e la Rho-Monza "speriamo che Serravalle rinunci a farla per mancanza di fondi", lascia intendere. Del lavoro che manca e dei problemi sociali provocati dalla crisi non dice una parola, mentre alla domanda di Carcano sui giovani che erano stati al centro della sua mirabolante campagna elettorale egli risponde in sintesi: li ho portati in Consiglio Comunale e inseriti nella Giunta. E in effetti questa, va riconosciuto, è l'unica promessa che Alparone ha mantenuto. Il punto è: con quali risultati?
Ps. del Bilancio di previsione 2012 non ancora approvato nemmeno una riga per dire quando e come lo sarà 

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