domenica 28 agosto 2011

Solare a Paderno? La destra dice no. Perché?

La giunta padernese ha dichiarato guerra all'energia rinnovabile. Gli amministratori di destra che in linea di principio non sono contrari alla costruzione in Italia di centrali nucleari, che a Dugnano volevano costruire una centrale termica a metano in mezzo alle villette di via Pepe, sono invece contrarissimi alla realizzazione su un terreno incolto al confine con Senago di una centrale fotovoltaica che la Provincia di Milano ha già autorizzato. Una centrale energetica che sfrutta i raggi solari, che come è noto, è in tutti i sensi molto meno inquinante di una centrale termica, per non parlare di una centrale atomica, che non fa rumore e non consuma risorse.
Coerenza a parte, qualcuno mi potrebbe spiegare cosa ci sarebbe di così terribile nella realizzazione di un impianto fotovoltaico in un terreno incolto, che per sua natura non presenta impatti ambientali di sorta (è semplicemente appoggiato sul terreno, come si vede chiaramente nella foto che mostra la centrale solare di via Lombardia a Bollate)? Quale danno verrebbe fatto all’ambiente e ai cittadini padernesi?
Leggendo i giornali che hanno riportato la notizia nei giorni scorsi le amministrazioni di Paderno e Senago sarebbero contrarie perché: “ Preoccupate per l’impatto ambientale dato dalla realizzazione di questi grandi impianti che, pur producendo energia elettrica da fonti rinnovabili, sono strutture molto estese che eliminano aree a verde presenti sul territorio. Inoltre, spiega un anonimo funzionario comunale al cronista, “Queste realizzazioni sono favorite da forti incentivi fiscali e non pagano gli oneri di urbanizzazione”. Insomma le ragioni “ambientali” appaiono prive di fondamento dal momento che un prefabbricato che occupa una superficie temporaneamente (tale è l’impianto) non consuma suolo e non ha alcun impatto sul territorio. Quelle fiscali sembrano più credibili, ma si potrebbero superare con un semplice accordo tra privati e Comuni, come è avvenuto altrove in moltissimi casi. Perché allora dire di no a priori a un impianto solare che invece farebbe guadagnare tutti: le imprese che lo realizzano, l’ambiente naturale perché aumenta la quota di energie rinnovabili prodotte in alternativa a quella da combustibili fossili inquinanti, e le comunità che li ospitano? Forse l'argomento meriterebbe un approfondimento pubblico anche perché permetterebbe ai cittadini di capire qual è il piano energetico comunale e quali sono le scelte concrete di gestione territoriale di questa amministrazione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dall'affermazione fatta da questa persona si può dedurre che solo ciò che genera oneri per il Comune è positivo per la comunità. Tra tutte le giustificazioni che si possono dare per essere contrari ad impianti di questo tipo questa non l'avevo ancora sentita. Rinnovo i complimenti a questi politicanti della domenica sempre pronti a stupirci.
Gabriele

Anonimo ha detto...

Caro Gabriele meno male che c'è ancora qualcuno che ti stupisce ringrazialo. Questa amministrazione è conraria a tutto ciò che non gli da un tarnaconto. A me personalemte non piacciono impianti fotovoltaici piazzati nei terreni incolti, si possono istallare sui tetti nei parcheggi ecc Silvia

Anonimo ha detto...

Cari lettori,
Vi comunico un'anteprima.
Ho organizzato per la sere del 19-09-11 ore 21 all'auditorium Tilane
una conferenza dal Titolo.
Smaltimento rifiuti urbani,recupero energetico,teleriscaldamento,fotovoltaico.
Relatore un professore svizzero che con estrema obiettività tratterà la materia.
Segue come al solito dibattito pubblico e trascrizione su carta della serata.Seguirà locandina invito
pierino favrin