
L’immagine di Tsahal da ieri si è molto appannata. Il fatto che per riuscire a prendere il controllo di una carretta turca con a bordo qualche centinaio di persone, in grandissima parte inermi, escluso un piccolo gruppo armato di coltelli, spranghe e altre armi improprie, i soldati di Israele siano stati costretti a uccidere nove persone e ferirne una ventina, insomma a fare una strage, dimostra il loro grave scadimento tecnico militare. Guardando le immagini dell’azione sanguinosa, criminale nella sua imbecillità, non si può far altro che chiedersi: ma chi era il cretino al comando? Come si fa a far calare su una nave da occupare, dei soldati alla spicciolata che non appena toccavano il ponte venivano, come era logico attendersi, sommersi da decine di aggressori e che per difendersi anche solo dai pugni e dalle bastonate, che fanno male, erano costretti ad aprire il fuoco?
Insomma, non ci sono più i Sayeret di una volta e nemmeno evidentemente comandanti all'altezza della storia di quel leggendario reparto. Se è così è un guaio. Se prosegue questa decadenza militare e politica cosa succederà se un giorno, per ipotesi, una città israeliana venisse assalita in forze da Hamas? Tireranno l’atomica? La questione è seria.
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